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Parte II: Transessualismo
Traduzione in italiano di Camille |
Photo of Lynn, July 2006. |
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Abbiamo visto nel capitolo La storia di Lynn (It) che è nata ed è stata cresciuta come un ragazzo e più tardi è diventata una donna tramite trattamento ormonale e procedure chirurgiche. A causa di questo passato, Lynn viene talvolta chiamata una donna “transessuale”. Perchè è successo questo a Lynn e, in ogni modo, cosa è il transessualismo?
Nella Parte I (It), abbiamo prima risposto ad alcune domande di base riguardo il “genere” e il “transgenderismo”. Abbiamo appreso la natura della identità di genere, da dove nasce e quali eventi possono occorrere in natura ad interferire con il corretto assegnamento del genere. Abbiamo anche appreso riguardo il transgenderismo e le transizioni ( sociali ) di genere.
Qui, nella Parte II (It), forniremo informazioni dettagliate riguardo il transessualismo MtF, includendo informazioni storiche, cross-culturali e statistiche. Descriveremo anche i metodi e la tecnologia attuali per una transizione transessuale MtF completa e forniremo i links per una maggiore informazione riguardo la transizione TS ( sociale e fisica ).
Poi, nella Parte III, discuteremo della vita di una donna dopo la transizione transessuale MtF. Molti problemi pratici a breve termine si presentano a queste donne ed esse devono anche gestire questioni a più lungo termine, come la decisione se nascondere la propria condizione o ammettere apertamente il proprio passato, recuperare o tagliare le relazioni famigliari e con gli amici di prima, gestire una varietà di problemi legali, avere assistenza sanitaria, trovare un buon impiego e gestire la propria carriera, adattarsi alla propria nuova sessualità e gestire una relazione, raggiungere una completa assimilazione sociale come donna.
Le conoscenze in questo campo progrediscono rapidamente. I tabù a questo riguardo sono stait spezzati, così possiamo discutere apertamente di queste importanti questioni senza paura, vergogna o imbarazzo. Si sa molto di più riguardo il transessualismo e i metodi di transizione rispetto a solo pochi anni fa e vale la pena condividere queste nuove conoscenze ed investirci sopra. Molte più persone di quanto ci si aspetti sono affette da transessualismo. La chiave per migliorare la qualità della loro vita è una migliore conoscenza e una più diffusa comprensione di questa conoscenza.
Parte II: Transessualismo (MtF) |
Pagine di riferimento:
Donne TS di successo (It) |
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Parte II - Contenuti:
Realmente è necessario conoscere la causa per trattare questa condizione? |
Come viene trattato dal punto di vista medico il transessualismo MtF? |
Transizione "On the Job", e come la FFS può assicurare continuità nell’impiego |
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Transizionare presto nella vita |
Il grande ostacolo della transizione : la sfida di confrontarsi e far fronte alla paura |
La paura spesso è aumentata dall’attivismo GLBT che dipinge tutti i TG's & TS's come “vittime” |
WARNING: siate sicure di visualizzare i reali rischi della transizione e i fattori che possono influire sul suo successo |
Prevedere i rischi, prendere decisioni, le azioni da intraprendere durante la transizione |
Come possono famiglia, amici, insegnanti, colleghi aiutare una donna transessuale durante la transizione ? |
Con una migliore comprensione, come potrebbe essere trattato in futuro il transessualismo ? |
TS Success Stories: Websites di donne Post-op TS di successo |
Parte II: TRANSESSUALISMO (*MtF)
I transessuali sono le persone transgender più intensamente afflitte. Essi sentono fortemente di essere, o che dovrebbero essere, appartenenti al genere fisico opposto a quello con cui sono nati e sono stati cresciuti. Il corpo con cui sono nati non corrisponde per nulla alle loro sensazioni legate al genere e all’immagine che hanno di sè o vogliono dare di sè, nè si trovano a proprio agio nel ruolo di genere che la società si aspetta essi giochino. La maggior parte di loro è dolorosamente consapevole di questa incongruità fin dalla prima infanzia. Mentre coloro che fanno una transizione transgender si sentono fortemente spinti a correggere il proprio ruolo sociale, i transessuali si sentono spinti fortemente a correggere anche il proprio genere fisico.
Se avete visto il film Boys Don't Cry ( I ragazzi non piangono ), allora forse potete avere una idea dei sentimenti e delle passioni che spingono un teenager transessuale ( in quel caso un transessuale da femmina a maschio (FtM) ) ad attraversare la linea di demarcazione tra i sessi , la gioia che provano quando vengono accettati e trovano l’amore e d’altro canto il terrore e l’umiliazione che li attendono se il loro status viene scoperto.
Anche il film Different
for Girls ( Per le ragazze è differente )
descrive la natura e l’intensità di precoci sensazioni transessuali ,
specialmente nella potente e drammatica scena iniziale della “doccia”. Qui un
giovane transessuale da maschio a femmina (MtF) viene mostrato nel suo
sperimentare sensazioni fisiche femminili, con i genitali nascosti alla vista.
In questa fantasticheria, ella sperimenta alcune delle gioie dell’essere una
donna sensuale, almeno per un attimo.
Improvvisamente, viene scoperta ed attaccata violentemente da un gruppo
di ragazzi testimoni del suo comportamento:
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Fortunatamente, viene salvata da un altro ragazzo che affronta il branco,
le mette il suo giubbotto sulle spalle e la conforta:
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Questa scena tratta dal film Different for Girls cattura così tanto della esperienza interiore dell’essere una giovane ragazza transessuale, dallo sperimentare la sensazione conturbante di una sensualità femminile che sta fiorendo allo sperimentare i pericoli di venire attaccata per il fatto di rendere evidenti le proprie sensazioni.
Potete vedere nelle sue reazioni a questa situazione improvvisa, nel suo solitario terrore e nella vulnerabilità dei suoi occhi, nel suo abbandonarsi nelle braccia del suo salvatore che ella è intimamente una ragazza, anche se in questo momento esiste nel corpo di un ragazzo. Il film descrive bene l’intima femminilità di questa ragazza transessuale, in contrapposizione all’effeminatezza esagerata che si vede spesso nei ragazzi gay.
Per saperne di più su questa scena, consultate la pagine di Victoria Jefferies "Boys - personal reflection", che si trova nel suo meraviglioso sito dedicato alle giovani transessuali , "From Within". Mille grazie a Vicky per aver catturato questi fermo-immagine dal film! (Notate che Vicky ebbe una esperienza simile da ragazza .) Il sito intero di Vicky comunica in modo molto forte come ci si sente ad essere giovani e trans, ed è una lettura molto raccomandata .
Il comportamento di esibire una sensualità femminile nascondendo i genitali è molto comune tra le giovani transessuali. Quando crescono e cominciano ad essere mascolinizzate dal testosterone, arriva il momento in cui non possono più nascondere a se stesse e agli altri gli effetti della orribile trasformazione che viene forzata nel loro corpo. Da questo momento in poi, esse possono sviluppare stress emotivo e ansia.
Così molte persone transessuali si sentono quasi claustrofobicamente intrappolate e destinate a vivere la loro vita “imprigionate in un corpo sbagliato”, a meno che non correggano la situazione con gli ormoni, un intervento di riassegnazione del sesso ( SRS ) e una completa transizione fisica. Esse desiderano fortemente vivere la propria vita nel genere corretto non solo dal punto di vista sociale, ma nella loro vita privata e intima, nel corpo corrispondente alle loro sensazioni di genere.
Si sentono come potreste voi se all’improvviso vi trovaste fisicamente cambiati nel sesso opposto e obbligati a vivere in quel ruolo, mantenendo le sensazioni e l’identificazione sociale del vostro vecchio sesso. E’ una esperienza che disorienta profondamente avere un corpo completamente sbagliato dal punto di vista del genere. Ognuno cerca di trovare l’amore nella propria vita. Potete immaginare quanto spaventoso e difficile sia se avete il sesso sbagliato?
Potete trovare una eccellente introduzione all’argomento del transessualismo sia MtF che FtM nel libro : True Selves: Understanding Transsexualism - for Families, Friends, Coworkers and Helping Professionals, di M. L. Brown e C. A. Rounsley, Jossey-Bass Publ., 1996.]. Potete trovare informazioni sui protocolli ormai standardizzati a livello internazionale per il trattamento chirurgico del transessualismo in "HBIGDA Standards of Care, Version Six" dell’associazione Harry Benjamin International Gender Dysphoria Association.
[ *Nota: in questa pagina web ci focalizziamo sulla condizione da maschio a femmina [MtF] , dal momento che questa rientra nell’esperienza diretta di Lynn. Tuttavia, esiste una condizione completamente simmetrica di transessualismo da femmina a maschio [FtM] , quasi altrettanto comune di quella MtF. Per avere maggiori informazioni sul transgenderismo e transessualismo FtM consultate il sito web FtM International e The American Boyz. L’articolo "Girls will be Boys", di T. Eve Greenaway discute dell’improvviso emergere del transgenderismo FtM transgenderism dall’ombra in molti collegi e università negli U.S.. Per informazioni approfondite su transgenderismo e transessualismo FtM potete leggere il recente libro di Jason Cromwell, Transmen & FtMs. Potete vedere anche le pagine di questo sito che elencano una serie di weblinks e le foto della sezione Uomini Transessuali di successo (It). ]
Manifestazioni del transessualismo nella storia e nelle varie culture
Il transessualismo non è una scoperta dell’era moderna. Invece, è una variazione del genere umano non insolita , naturale, che è stata osservata e documentata sin dall’antichità.
In molte culture, inclusa quella dei nativi nel Nord America, i transessuali hanno per lungo tempo avuto la scelta di vestirsi e vivere la propria vita come donne, potendo anche prendere marito. Anche l’alterazione chirurgica dei genitali per dare sollievo a questa situazione non è stata “inventata nel ventesimo secolo”. In alcune culture, incluse alcune molto antiche, molti transessuali si sono volontariamente sottoposti ad interventi per modificare il proprio corpo in modo da “cambiare sesso”.
I metodi chirurgici e gli effetti della castrazione si potevano vedere comunemente. L’uso della castrazione nell’addomesticamento degli animali insegnò rapidamente agli antichi che la rimozione dei testicoli in un uomo in età sufficientemente giovane avrebbe evitato la mascolinizzazione. Una persona in questo modo sarebbe rimasta per sempre simile ad un bambino, o “femminile”. Questi interventi erano anche spesso fatti sugli schiavi maschi adulti per “addomesticarli” come eunuchi. Fare un intervento del genere su un maschio in età post-puberale non cambia le sensazioni legate al genere o l’identità di genere, anche se riduce le pulsioni sessuali e l’abilità di sviluppare una muscolatura maschile.
La conoscenza accumulata sugli effetti della castrazione fu ulteriormente estesa per aiutare le ragazze transessuali MtF : milioni di loro nascostamente hanno cercato e si sono sottoposte volontariamente ad interventi molto più rischiosi della mera castrazione e dagli effetti più drammatici. In questi interventi venivano completamente de-mascolinizzate rimuovendo completamente testicoli, pene e scroto. Inoltre, l’area pubica esterna veniva grezzamente modellata per apparire come una vulva femminile. Nessuno sa di preciso come questo cominciò, ma questi interventi erano ben conosciuti al tempo dell’antica Grecia e in epoca romana. Queste trasformazioni venivano inserite in tradizionali “rituali religiosi” che fornivano a queste “donne” una sorta di giustificazione per quello che avevano fatto e in questo modo un modo per trovare un posto nella società.
Sottoponendosi a questi interventi, le ragazze transessuali MtF ( se sopravvivevano ) non solo evitavano di diventare uomini, ma ottenevano anche dei genitali che assomigliavano in qualche modo a quelli femminili. Pur mancando di una vagina e degli effetti femminilizzanti di una terapia ormonale, tuttavia potevano vivere una vita migliore come donne dopo tali interventi. Mantenendo fattezze femminili e un aspetto soffice tipico dell’infanzia e evitando la crescita di peli dappertutto e di sviluppare fattezze facciali spigolose, alcune di loro riuscivano ad attrarre e ad avere partners maschi. In alcune società esse potevano persino sperare di trovare un marito che avesse cura di loro.
Molti resti di donne transessuali modificate chirurgicamente sono stati scoperti dagli archeologi, che usualmente le catalogano come eunuchi o travestiti, come nella storia della BBC "Dig reveals Roman transvestite ( Scavo archeologico rivela travestito dell’epoca Romana )" riguardante uno scheletro trovato recentemente in Inghilterra. Di seguito un estratto e una foto dall’articolo :
Estratto da una notizia recente della BBC :
"Gli archeologi hanno scooerto in North Yorkshire lo scheletro di un eunuco vestito da donna risalente al 4° secolo D.C.. La scoperta è stata fatta durante gli scavi di un insediamento Romano a Catterick, cominciati nel 1958.
Lo scheletro, trovato in abiti e monili femminili, è ritenuto appartenere ad un prete castrato adoratore della dea orientale Cibele. --- Il giovane uomo è stato trovato in una tomba a Bainesse, una fattoria vicina a Catterick, un tempo insediamento vicino alla città romana.
Indossava una collana di giaietto, un bracciale di giaietto, una cavigliera in bronzo --- durante la vita probabilmente era considerato un travestito ed era probabilmente un gallo, uno dei seguaci della dea Cibele che si castravano in suo onore. " |
E’ così triste che gli archeologi nascondano ingenuamente e fondamentalmente ridicolizzino l’identità di genere di questa ragazza chiamandola “eunuco travestito”. Tali commenti rivelano la loro mancanza di comprensione della natura umana in genere e la loro mancanza di apprezzamento di quanto sofisticate fossero alcune civiltà antiche nel venire incontro alle variazioni di genere. I bene informati riguardo transgenderismo e transessualismo riconosceranno che questa persona non è un “eunuco” ( un ragazzo con identità di genere maschile che è stato castrato – nell’antichità tipicamente gli schiavi ) nè un travestito ( una persona con identità di genere maschile che si veste da donna per soddisfare una pulsione erotica maschile ).
Al contrario questa persona molto probabilmente era una ragazza transessuale che disperatamente e volontariamente si era sottoposta ad un intervento di demascolinizzazione in giovane età, probabilmente da teenager, ed aveva poi vissuto la sua vita come una “sacerdotessa”. L’evidenza che si sia sottoposta a questa forma primitiva di cambiamento di sesso in giovane età si evince dalla foto sopra: la ragazza non ha l’arcata della fronte sporgente sopra e tra gli occhi ( guardate attentamente la foto sopra ). Giudicando dai suoi tratti arrotondati e dalla struttura esile, potrebbe essere stata una ragazza molto bella. La sua sepoltura elaborata, dopo la sua morte intorno ai vent’anni di età, suggerisce che fosse molto amata, forse curata e protetta da un amante o un protettore.
Queste antiche pratiche continuano in alcune parti del mondo anche oggi. In India e Bangladesh molte giovani transessuali disperate fuggono dalla famiglia per rifugiarsi nella casta degli "Hijra" . Per diventare Hijra, queste giovani si sottopongono volontariamente ad un intervento di completa demascolinizzazione in condizioni primitive, proprio come nei tempi antichi, usando solo l’oppio come anestetico. La maggior parte affronta l’intervento da teenager, appena dopo l’inizio della pubertà, con risultati quali si possono vedere nella foto di una giovane Hijra sulla webpage SRS di Lynn's . Venendo castrate sufficientemente presto esse possono evitare lo sviluppo di caratteri sessuali secondari maschili ( ad eccezione dello scurirsi della voce ) e i loro corpi rimangono per sempre soffici, fanciulleschi e femminili. Questi “cambiamenti di sesso” e i loro effetti sono avvolti nel mistero e nei simbolismi religiosi.
La possibilità di sottoporsi a queste trasformazioni è ben nota in India ed esercita un richiamo incredibilmente forte su tutte le giovani transessuali in quel paese. Circa una su quattrocento di tali giovani scappano da casa nell’India moderna per diventare Hijra, e ad oggi ve ne sono all’incirca un milione nel paese.
Contrariamente alle credenze popolari, la de-mascolinizzazione completa dopo la pubertà non rende necessariamente una persona “asessuata”. La castrazione dopo la pubertà lascia intatte nelle giovani Hijra la capacità di eccitarsi sessualmente e di raggiungere l’orgasmo. Mentre l’impatto psicologico di un tale intervento danneggerebbe la libido di un maschio normale, l’effetto su una giovane transessuale è esattamente opposto: l’intervento è liberatorio e permette una piena espressione della sua sensualità e libidine.
Proprio come nel caso delle donne transessuali post-op dei giorni nostri, molte Hijra possono avere forti sensazioni di eccitazione sessuale in quel che rimane dei loro genitali interni ( anche se mancano loro i tessuti nervosi esterni che vengono preservati nella moderna chirurgia SRS ). Anche se le Hijra mancano di una vagina, molte godono fortemente ( fino all’orgasmo ) di attività penetrative ( anali ) con gli uomini. A casua della loro completa demascolinizzazione, i genitali e la zona pelvica delle Hijra hanno un aspetto molto “femminile”. Molti uomini in India apprezzano fortemente fare l’amore con una Hijra e così queste ragazze possono trovare in piccola misura un contatto intimo, passione e amore nella loro vita.
La maggior parte delle Hijra vivono con altre Hijra in “gruppi famigliari”, guadagnandosi da vivere esibendosi nelle cerimonie nuziali e per la nascita dei bambini. Molte lavorano come prostitute o fanno accattonaggio, come membri della casta di livello più basso della tradizione Indiana. Alcune Hijra oggi hanno la fortuna di avere accesso agli ormoni femminili e possono femminilizzare i loro corpi facendo crescere il seno e sviluppando fattezze femminili. La combinazione della demascolinizzazione in giovane età con gli estrogeni fa sì che alcune Hijra diventino molto belle, anche se ,tristemente, non hanno genitali femminili ( una vagina ) e non sono accettate socialmente come donne.
La comunità delle Hijra e le sue tradizioni, inclusa questa forma molto primitiva di “cambiamento di sesso” da maschio a femmina hanno una storia ben documentata da oltre 4000 anni in India. Questa pratica ampiamente diffusa in India permette ai fanciulli transessuali di sfuggire al fato della mascolinizzazione dovuta alla pubertà e dà loro un posto sicuro, anche se di livello molto basso, nella società. L’estrema agonia che questi giovani transessuali affrontano per avere “approssimativamente un sesso femminile”, ben consapevoli che non rivedranno mai più le proprie famiglie e che affronteranno il degrado sociale per il resto della loro vita è la testimonianza della realtà e di quanto estremo sia il conflitto di genere che vivono interiormente
Oggi in India le Hijra sono viste come un “terzo sesso” e sono spesso chiamate eunuchi a causa del fatto che i Britannici usano quel termine per definirle. Questo uso del termine eunuco è inappropriato e molto infelice, perchè questo termine inglese è stato a lungo usato per indicare maschi castrati adulti senza problemi di genere. La parola richiama immagini di perdita e di castrazione, piuttosto che di femminilizzazione e risoluzione di un conflitto di genere. Così la parola non indirizza la natura transessuale delle Hijra e tende ad emarginarle ulteriormente dal punto di vista sociale.
Questo era in verità il loro destino durante il periodo della oppressione coloniale Inglese. Prima della dominazione Inglese molte Hijra vivevano vite relativamente sicure lavorando come “domestiche” nelle case di gente facoltosa ed esibendosi in numerose cerimonie rituali. Tuttavia, molti ruoli sociali tradizionalmente legati alle Hijra furono eliminati dagli omofobici Inglesi, incapaci di capire il senso profondo delle tradizioni Hijra. Molti tra gli stessi Indiani cominciarono a vedere le Hijra come gente di strada deviata, attingendo alle attitudini “ moderne e avanzate” del colonialismo Inglese verso le minoranze di genere.
Alla luce della stigmatizzazione della casta, le Hijra sono reticenti riguardo le pratiche chirurgiche. Alcune dicono di essere state rapite ed evirate contro la propria volontà, facendo sembrare che “non sia colpa loro”. Anche se vedono l’evirazione come un “cambiamento di sesso”, le Hijra riconoscono realisticamente di non essere realmente donne. Tuttavia, indossano abiti femminili, prendono nomi femminili e usano pronomi femminili. Esse abbracciano il loro ambiguo status come preferibile, per loro, all’essere uomini. Questa pratica è molto diffusa in India e Bangladesh ( vedete il Paragrafo sulla prevalenza , più sotto). Per maggiori informazioni andate al website di Kinnar (Hijra) all’indirizzo http://www.kinnar.com/
Anche se nascosta nel mistero e nei segreti della casta, la condizione che spinge molte delle teenager che diventano Hijra è chiaramente il transessualismo. Dice Dhanam, leader di una famiglia Hijra in India (i.e., una Hijra 'Guru'):
"siamo nate con una crisi di identità di genere. Non è una imitazione o una cosa che si impara, ma un istinto naturale che ci spinge ad essere donne. '' - Dhanam
Nota importante: nel 2002 Lynn cominciò a comunicare con un certo numero di donne HiJra in India, suggerendo loro con forza di eliminare il più possibile l’uso del termine “eunuco” per riferirsi a loro. Lynn suggerisce che venga sostituito col termine "transgender" o "transsexual"se usano la lingua inglese. Se le Hijra saranno in grado di introdurre gradualmente questa diversa terminologia, saranno più correttamente viste come donne transgender o transessuali invece che come una sorta di uomini “travestiti-castrati” Questo cambiamento di attitudine riguardo la loro natura potrebbe aiutare nella battaglia per i “diritti dei transgender” in India. |
Persino nel moderno mondo occidentale alcune transessuali veramente disperate che non riescono a trovare assistenza medica si auto evirano. Evirandosi e poi ricorrendo all’assistenza medica per “sistemare le cose”, possono avere una sorta di SRS a basso costo da giovani. Un certo numero di ragazze negli USA hanno fatto così, femminilizzando il proprio corpo in seguito con gli estrogeni per diventare velocemente ragazze “che passano” e carine ( sfortunatamente, la perdita del tessuto del pene e dello scroto rende un successivo intervento di SRS molto più complicato ). Questi atti disperati erano più frequenti qualche decina di anni fa quando le ragazze TS negli U.S. avevano grosse difficoltà a trovare assistenza medica. Una pratica ancora più comune è stata, tra le ragazze TS ricorrere ad una auto castrazione ( rimozione dei propri testicoli ) per evitare la mascolinizzazione.
Le Hijra sono, in molti modi, un equivalente di lunga tradizione, in India, delle “trans da strada” che si vedono sulle strade di notte in molte grandi città degli U.S. e invero ( come “travestiti” ) nelle città di tutto il mondo ( per esempio, vedete il recente rapporto sui transessuali in Malaysia). Nessuna di queste società è consapevole che molte di queste persone sono transessuali che hanno un disperato bisogno interiore di essere donne e che, senza documenti di identità, posizione sociale o famiglia, di solito non hanno altre possibilità di impiego che la prostituzione.
Qui negli U.S. le “trans di strada” vengono viste dalla buona società come “persone sessualmente deviate che hanno perso la testa”. Sono molto spesso classificate erroneamente come maschi “gay”, quando in effetti esse spesso si identificano come ragazze e i loro clienti sono per lo più maschi eterosessuali ( non gay ) a cui piace fare sesso con le "she-males". Così sia le Hijra in India che le trans di strada femminilizzate con gli ormoni negli U.S. sono per lo più transessuali. Entrambi i gruppi sono incompresi e male identificati dalla società e trattati come maschi ai margini della società. Invece, sono persone che stanno semplicemente facendo del loro meglio per essere , e vivere come, delle donne.
Foto di Pokaraji, una giovane e carina Hijra a Calcutta, tratta dal libro
Hijra-The Third Gender in India
Qui trovate le foto di altre due donne Hijra tratte dal libro di Takeshi Ishikawa's (qui maggiori informazioni ). Come potete vedere, alcune Hijra sono molto belle. Sonamu (sulla sinistra ) è cresciuta come una bambina di strada a Bombay, India, e poi è diventata Hijra da teen ager . Era così bella da diventare piuttosto famosa a Bombay.
Sonamu |
Patora |
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Nota importante: nel settembre 2003, l’organizzazione Peoples’ Union for Civil Liberties, Karnataka (PUCL-K) ha pubblicato un importante rapporto sulle violazioni dei diritti umani contro la comunità transgender in India. Nella primavera del 2004, ho avuto la fortuna di avere una copia del rapporto, di cui voglio rendervi parte su questo sito.
A pag 117 del rapporto PUCL si forniscono estese informazioni di base sul contesto sociale, culturale e politico delle Hijra. Esso documenta anche le violenze sulle Hijra e discute della base istituzionale di queste violenze. Documenta i recenti sforzi delle Hijra di organizzarsi e protestare contro le violenze che devono subire e fa importanti raccomandazioni su come migliorare la situazione penosa delle persone transgender in India. Questo rapporto è una fonte eccellente di informazioni aggiornate cross-culturali sulle Hijra e vi raccomando caldamente di leggerlo. Consultate la pagina web seguente per avere maggiori informazioni e trovare i link per scaricare il rapporto in formato pdf :
http://ai.eecs.umich.edu/people/conway/TS/PUCL/PUCL Report.html
Qual’è la causa del transessualismo?
Negli anni sono state proposte molte cause del transessualismo. Come discusso sopra, si sa da lungo tempo da molti casi di persone ermafrodite che i geni non determinano l’identità di genere. I recenti studi a posteriori sugli interventi chirurgici compiuti sugli infanti ermafroditi mostrano inoltre che “genitali e educazione” non determinano l’identità di genere. Invece, i risultati scientifici attuali suggeriscono con forza una origine neurobiologica per iil transessualismo: sembra che qualcosa accada durante lo sviluppo intra-uterino del sistema nervoso centrale ( CNS ) che fa sì che il bimbo transessuale abbia una innata, forte percezione del proprio corpo e di sè come appartenenti al genere opposto. Ancora non sappiamo la causa certa di ciò ed è necessario svolgere ulteriori ricerche. Ma la direzione neurobiologica che devono prendere queste ricerche sembra ormai certa.
Per esempio, la ricerca più recente suggerisce che il transessualismo MtF possa derivare da una differenziazione in senso femminile in un maschio genetico della porzione BSTc dell’ipotalamo dovuta ad interazioni tra il cervello in fase di sviluppo e gli ormoni sessuali fetali; questa regione del cervello è essenziale ai fini del comportamento e delle sensazioni sessuali. La prima ricerca in questo senso è datata 1995: consultate NATURE, 378: 60-70, 1995 (questo articolo è anche accessibile dal web all’indirizzo http://www.symposion.com/ijt/ijtc0106.htm ). Estensioni di questo primo lavoro sono datate Maggio 2000 (leggere l’estratto qui sotto, dove trovate anche il link all’intero articolo ) :
The Journal of Clinical
Endocrinology & Metabolism,
May 2000, p. 2034-2041 Copyright 2000, The Endocrine Society Vol. 85, No. 5 Male-to-Female Transsexuals Have Female Neuron Numbers in a Limbic Nucleus Frank P. M.
Kruijver, Jiang-Ning Zhou, Chris W. Pool, Michel A. Hofman,
Graduate School
Neurosciences Amsterdam (F.P.M.K., J.-N.Z., C.W.P., M.A.H., D.F.S.),
Netherlands Institute for Brain Research, 1105 AZ Amsterdam ZO, The
Netherlands; Department of Endocrinology (L.J.G.G.),
Address all correspondence and requests for reprints to: Frank P. M. Kruijver, M.D., or Prof. Dick F. Swaab, M.D., Ph.D., Graduate School Neurosciences Amsterdam, Netherlands Institute for Brain Research, Meibergdreef 33, 1105 AZ Amsterdam ZO, The Netherlands. E-mail: F.Kruijver@nih.knaw.nl.
Estratto I transessuali si sentono appartenenti al sesso opposto, malgrado abbiano caratteristiche biologiche di un sesso preciso. Una domanda cruciale emersa da uno studio precedente sui transessuali male-to-female era se la differenza, relativa all’identità di genere, riscontrata nella parte centrale della “stria terminalis (BSTc)”, fosse basata su una differenza neuronale nel BSTc stesso o semplicemente un riflesso di una differenza or just a reflection of a difference in vasoactive intestinal polypeptide innervation from the amygdala, which was used as a marker. Pertanto, abbiamo determinato in 42 soggetti il numero di neuroni somatostatin-expressing nel BSTc in relazione a sesso, orientamento sessuale, identità di genere, status ormonale passato e presente. Indipendentemente dall’orientamento sessuale, gli uomini avevano all’incirca il doppio di neuroni somatostatine rispetto alle donne (P < 0.006). Il numero di neuroni nel BSTc dei transessuali MtF era simile a quello delle donne (P =3D 0.83). Al contrario, il numero di neuroni nei transessuali FtM era nel range maschile. Trattamenti ormonali o variazioni negli ormoni sessuali in età adulta non sembravano aver influenzato il numero di ormoni nel BSTc. Le conoscenze attuali nelle differenze nei somatostatin neuronal sex nel BSTC e il loro ribaltamento rispetto alle caratteristiche del proprio sesso nei transessuali supportano chiaramente il paradigma che nei transessuali la differenziazione sessuale del cervello e dei genitali può andare in direzioni opposte e attestare una base neurobiologica del disordine di identità di genere. |
Tuttavia, pur NON AVENDO ALCUNA evidenza scientifica a supportarli, molti psichiatri e psicologi negli ultimi quarant’anni hanno semplicemente assunto che il transessualismo sia una “malattia mentale”. DEFINENDO questa condizione, socialmente impopolare, come una malattia mentale, gli psichiatri hanno indotto gran parte dell’ establishment medico e sociale a considerare i transessuali come “devianti sessuali psicopatologici”. Tuttavia, questi punti di vista stanno gradualmente scomparendo man mano che la vecchia generazione di psichiatri “comportamentisti” scompare e che si comincia a capire la base neurobiologica di molti comportamenti umani di base.
Per una discussione più completa sui vecchi concetti di “malattia mentale” associati al transessualismo e un paragone con l’evidenza scientifica emersa più di recente di una causa neurobiologica, consultate le pagine di Lynn all’indirizzo
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E’ realmente necessario conoscere le cause per trattare la condizione transessuale?
Perchè ci si fissa così tanto sulle “cause”? La risposta è semplice : il transessualismo è stata una condizione tanto penalizzata socialmente nel passato che il problema “qual’è la causa” viene sempre sollevato nelle discussioni su “cosa fare al riguardo”. Nel passato molti psicologi e psichiatri comportamentisti hanno in sostanza accusato i transessuali di essere causa della propria “ devianza sessuale come malattia mentale”, attribuendosi in questo modo una responsabilità di “trattare e curare i transessuali” e dando alla società una ragione per discriminarli, emarginarli e ghettizzarli.
Tuttavia, come abbiamo visto, il transessualismo è molto più probabilmente una condizione neurologica di origine ancora sconosciuta, non una “malattia mentale”. Ci sono molte altre condizioni neurologiche molto forti come la paura, la depressione, i disordini bipolari di cui non sappiamo le cause, ma ne sospettiamo la natura biologica. Sappiamo che queste condizioni sono reali perchè vediamo le persone star male e trattiamo quelle persone dal punto di vista medico e con compassione per alleviare le loro sofferenze.
Perchè dovrebbe essere differente coi transessuali?
Sappiamo come alleviare la condizione dei transessuali, con molte opzioni per consigli pratici, transizione sociale e riassegnamento del sesso ormonale/chirurgico. Perchè non accettare questi trattamenti come validi, dal momento che davvero alleviano la sofferenza e migliorano la qualità di vita, anche se non siamo certi delle cause reali? E perchè stigmatizzare una persona semplicemente perchè ha cercato di avere un trattamento medico per questa condizione?
Con quale frequenza si presenta il transessualismo?
'Prevalenza' è il numero di casi presenti in una data popolazione in un dato periodo di tempo. Se ci sono 100 casi di una certa condizione in una città di 100mila abitanti, allora la prevalenza in quel momento è di 1 a 1000 (1:1000). Fortunatamente, possiamo fare una buona stima della prevalenza del transessualismo senza essere degli esperti della ricerca. Qualunque buon giornalista potrebbe facilmente estrapolare da una buona stima. Le autorità mediche spesso indicano una prevalenza di 1 su 30000 per il transessualismo MtF e di 1 su 100000 per il transessualismo FtM. Vedrete questi numeri ancora e ancora, come nei recenti articoli sul Washington Post e il New York Times. Ma non vi sembra strano? Essi descrivono il transessualismo come incredibilmente raro. Tuttavia, molte persone oggi conoscono una persona transessuale o sanno della sua presenza nella propria scuola, azienda o piccola comunità. Da dove deriva dunque questa stima di “estrema rarità”?
Queste stime vengono dal “Manuale diagnostico e statistico sui disordini mentali (DSM-IV “ della Associazione psichiatrica Americana. Questi numeri vengono spesso inviati ai media dai 2 centri psichiatrici “di elite” che hanno a lungo dominato e diffuso le idee riguardo le “teorie psichiatriche sul transessualismo”, cioè il Clarke Institute di Toronto, Canada e il Johns Hopkins School of Medicine in Baltimore, MD.
Tuttavia, queste stime derivano da dati vecchi di decadi, quando fu introdotta la tecnica chirurgica moderna per il riassegnamento del sesso ( SRS ) e includono solo i dati delle persone che coraggiosamente tirarono dritto e chiesero di essere sottoposte a SRS in un tempo in cui la discriminazione era incredibilmente forte. Il buon senso dice che c’erano molte più persone che soffrivano in silenzio di quelle che si esponevano. Ma quante ?
Facciamo una sorta di “investigazione sui numeri”. Possiamo triangolare la prevalenza del transessualismo MtF negli U.S. stimando quanti transessuali si sono già sottoposti a SRS. Possiamo dividere quel numero per la popolazione dei maschi adulti negli U.S. ( fino all’età di 60 anni, dal momento che le persone più anziane avevano difficilmente accesso agli interventi chirurgici nel passato ).
Prima del 1960, solo una piccola manciata di interventi SRS erano stati fatti su cittadini degli U.S. Georges Burou, chirurgo di Casablanca, Marocco, poi, cominciò a fare un gran numero di interventi negli anni ’60 usando una tecnica molto migliorata di “inversione del pene”. Harry Benjamin, M.D., un medico statunitense che aveva fatto
le prime ricerche e trattamenti clinici del transessualismo cominciò a mandare molte pazienti americane dal Dr.Burou e da altri chirurghi che adottavano la nuova tecnica di Burou ( Lynn più tardi venne a sapere dal Dr. Benjamin di essere stata tra le prime 600 o 700 donne transessuali ad essere sottoposte a SRS negli U.S. ) .
Harry Benjamin, M.D.
Il grande pioniere della medicina e medico compassionevole
[foto scattata da Lynn Conway nel 1973]
I numeri negli U.S. crebbero negli anni ’70 quando i programmi sull’identità di genere al John Hopkins e alla Stanford University ridussero le restrizioni sulla SRS negli ospedali americani, e diversi chirurghi americani cominciarono ad eseguire interventi si SRS. Nel 1973 Lynn apprese dal Dr. Benjamin che 2500 interventi di SRS erano stati eseguiti su pazienti americane a quella data.
La tabella qui sotto mostra le stime di Lynn Conway a partire da quella data riguardo gli interventi di SRS eseguiti da importanti chirurghi sia negli U.S. che all’estero su cittadini U.S. , estrapolati per includere anche quelli eseguiti da molti chirurghi di second’ordine ( quelli che eseguivano un piccolo numero di interventi all’anno ) . Viene fornito un range di valori, da una stima conservativa ad una più realistica.
Oggi circa 800-1000 interventi di SRS MtF vengono eseguiti negli U.S. ogni anno, e almeno altrettanti vengono eseguiti su cittadini U.S. all’estero ( ad esempio in paesi come la Tailandia, dove la qualità degli interventi è eccellente e i costi molto più bassi ) . I tre maggiori chirurghi U.S. (Eugene Schrang, Toby Meltzer e Stanley Biber) insieme adesso eseguono un totale di 400/500 interventi di SRS ogni anno. Stanley Biber da solo ha fatto più di 4500 interventi di SRS da quando cominciò nel 1969; per molti anni il Dr. Biber eseguì due interventi al giorno, per tre giorni alla settimana !
"I Numeri di Lynn Conway": Stime degli interventi SRS MtF tra i residenti U. S. :
1960's |
1970's |
1980's |
1990 - 2002 |
1,000 |
6000-7000 |
9,000-12,000 |
14,000-20,000 |
Sommando queste cifre troviamo che ci sono almeno da 30000 a 40000 donne transessuali post-op negli U. S. Naturalmente alcuni interventi eseguiti da chirurghi Americani sono su stranieri ( forse il 15%? ) e alcuni di quelli che si sono sottoposti all’intervento sono morti. Tuttavia, la maggior parte delle donne transessuali post-op sono state operate negli ultimi 15 anni e una gran parte di loro è ancora in vita. Il piccolo gruppo di donne TS che sono state operate tra gli anni 60’ e la metà degli anni 80’ era per lo più fatto di giovani – tra i venti e i trent’anni e così molte di queste persone sono ancora vive. Anche tenendo conto della mortalità, Lynn stima che il numero di donne post-op negli US sia maggiore di 32000.
Per determinare la prevalenza di SRS MtF, semplicemente dividiamo 32000 per 80000000, che è il numero di maschi US tra i 18 e i 60 anni ( il range da cui la maggior parte delle donne post-op di adesso ha avuto origine ) :
32000/80000000 = 1/2500.
Scopriamo con sorpresa che almeno una persona ogni 2500 nate maschi negli US ha GIA’ affrontato l’intervento SRS per diventare femmina! Questa stima di 1:2500 è molto più grande della stima 1:30000 così spesso riferita dalla comunità medica. Il numero indicato dal DSM-IV è chiaramente sbagliato, e almeno di un fattore 12! Tuttavia, ad una analisi più approfondita troviamo che l’errore è addirittuta molto maggiore!
Ma ricordate : la “stima” del The DSM-IV riguarda la prevalenza del transessualismo, non degli interventi SRS. Articoli giornalistici recenti la interpretano sempre in questo modo e riferiscono la stima 1:30000 al numero di transessuali.
Lynn stima che il numero di persone che soffre di transessualismo MtF intenso sia almeno 3-5 volte il numero di coloro che si sono sottoposte a SRS. Le ragioni sono ovvie: molte persone transessuali non sono a conoscenza delle opzioni e dei trattamenti per risolvere la loro condizione e soffrono in silenzio pensando di non avere speranza. Molti sono terrorizzati dal “coming out” e cercano aiuto per paura di emarginazione sociale. Molti di più non possono affrontare i costi medici della transizione. Così i casi di transessualismo intenso in US che non vengono trattati sono nell’ordine di 100000-200000.
Così il numero di casi , trattati e non trattati, deve essere circa da 130000 a 240000. Se fosse 160000, vicino al limite inferiore di questo range, allora la prevalenza del transessualismo intenso è 160000/80000000 = 1:500. Questo valore è solo una STIMA AL RIBASSO della prevalenza e il valore reale potrebbe essere molto più alto.
[*Consultate anche la NUOVA PAGINA contenente la recente stima di Donna Patricia Kelly sulla prevalenza del TS nello UK. Donna usa la metodologia di calcolo di Lynn e i suoi risultati per lo UK sono molto consistenti coi risultati di Lynn per gli USA. ]
Questi studi cominciano a triangolare su una probabile prevalenza del transessualismo MtF intenso all’interno di un range di 1:500 to 1:250. Questo è circa 100 volte il numero (1:30,000) pubblicato dall’APA nel rapporto DSM-IV-TR! Quindi, le cifre sulla prevalenza del DSM-IV sono sbagliati per più di due ordini di grandezza*.
Per confronto, considerate la prevalenza di altre condizioni che hanno profondo impatto sulla vita delle persone: la prevalenza approssimativa della distrofia muscolare è 1:5000, della sclerosi multipla è 1:1000, del labbro leporino 1:1000, della paralisi cerebrale 1:500, della cecità 1:350, della sordità 1:250, della epilessia autodiagnosticata 1:200, della schizofrenia circa 1:100, dell’artrite reumatoide circa 1:100. Tutte queste condizioni suscitano grande attenzione nella nostra società e c’è grande empatia per quelli che ne soffrono. Ci sono grandi fondi per studiare e trattare queste condizioni e i pazienti hanno facile accesso a qualunque trattamento medico esistente per alleviare queste condizioni.
Confrontate questi numeri con quelli relativi al transessualismo, che ha un impatto ugualmente profondo sulla vita di una persona. Questa condizione, socialmente impopolare, è totalmente fuori della consapevolezza della società e l’accesso ai trattamenti medici è fuori della portata della gran parte di chi ne soffre. Nel frattempo, l’establishment medico è completamente inconsapevole della prevalenza e del tragico impatto di questa condizione.
Per più perticolari sulla prevalenza del transessualismo e una discussione su come e perchè la comunità psichiatrica fa stime così sbagliate, consultate la webpage di Lynn all’indirizzo
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Le importanti implicazioni dei ”numeri”
Con 1500-2000 persone negli USA che oggi si sottopongono a SRS MtF ogni anno ( e almeno la metà di questo numero che si sottopongono a interventi FtM ), il transessualismo è abbastanza comune da far sì che grandi scuole ed aziende di tanto in tanto si imbattano in un caso di transizione. Tutti lo sanno. I media sono pieni di storie di transizioni. Le università in particolare hanno visto recentemente molte transizioni tra i membri di ruolo delle facoltà che riescono a “farla franca” con una transizione alla luce del sole senza perdere il lavoro. I numeri ormai sono abbastanza grandi da garantire una revisione formale delle policies di scuole ed aziende così che le transizioni possano procedere senza intoppi e con successo.
Man mano che si diffonde la consapevolezza che le condizioni TG e TS non sono poi così rare e che molte persone giovani hanno affrontato la transizione con successo, diventa più probabile che i bambini TG e TS trovino la loro identità, confessandola a sè stessi, e mediamente cerchino aiuto in età molto più precoce che nel passato. E’ anche più probabile che trovino aiuto, perchè più psicologi e consulenti famigliari stanno aggiungendo ai loro servizi professionali le consulenze sul genere e perchè molta informazione è accessibile adesso via web.
Tuttavia, il vecchio mito della “estrema rarità del transessualismo” Ha portato ad alcune conseguenze sociali severe, compresa la abitudine di associare le condizioni TG/TS con “l’essere gay” e il sottobosco di “trans di strada” che non vengono registrati dalle inchieste sociali, come discusso nella parte I. Solo nel momento in cui la società realizzerà che le condizioni TG/TS non sono così rare, tutte queste problematiche verranno prese più seriamente.
I numeri contano! Fanno realmente la differenza! Numeri ben interpretati forniscono un metro di misura della società molto migliore che affidarsi alla difforme, non basata sul senso comune, interessata propaganda di un gruppo di professionisti prevenuti ( gli psichiatri ) che hanno un interesse particolare nei “piccoli numeri” e nella “intransigenza” riguardo il transessualismo. Medici, ingegneri, epidemiologi e politici sanno che “buone statistiche” hanno una grande importanza e possono influire su decisioni politiche, sociali, progettuali e scientifiche nel mondo reale. E’ ora che gli psichiatri si confrontino con la realtà della diffusione delle condizioni TG e TS.
Come viene trattato il
transessualismo dal punto di vista medico?
Che sia la struttura cerebrale o strutture più profonde nel CNS o qualche altro meccanismo a causare una innata identità di genere, una cosa è certa : l’identità di genere non può essere alterata da trattamenti psicologici o psichiatrici secondo il vecchio modello di “malattia” mentale. Un gran numero di persone TS e TG hanno subito per decine di anni trattamenti psichiatrici, fino allo elettroshock e al ricovero coatto, e non c’è evidenza di alcuna “guarigione” ottenuta in questo modo.
Tuttavia, i drammatici progressi della medicina e chirurgia moderna hanno reso possibile correggere completamente i conflitti di identità di genere di persone intensamente transessuali. Seguendo una terapia ormonale e sottoponendosi ad un intervento di riassegnazione del sesso ( SRS ) per cambiare l’aspetto dei genitali, il sesso “fisico” può essere alterato per essere coerente col sesso “neurologico”, risolvendo così l’incongruità di genere dei transessuali MtF. Questi trattamenti sono generalmente condotti seguendo le linee guida definite nello "Standard di cura HBIGDA , Versione 6" della Harry Benjamin International Gender Dysphoria Association.
Nel passato, molte donne transessuali erano obbligate a vedere psichiatri che fungevano da rigidi “lasciapassare” per tutti gli aspetti della transizione. Essi sostenevano che il loro permesso era necessario per il trattamento ormonale, per la transizione sociale e per la SRS e questo veniva dato spesso dopo anni di terapia. Sfortunatamente, pensando al transessualismo come ad una malattia mentale e avendo scarsa conoscenza dei molti aspetti pratici della transizione, questi psichiatri dimostrarono di essere consiglieri molto scadenti. Oggi è molto più comune per le persone in transizione ottenere informazione ed aiuto da consiglieri specializzati e ben informati, che possono effettivamente aiutarle ad avere successo nella transizione.
Prima della SRS, la persona in transizione completa un periodo di femminilizzazione ormonale e di transizione sociale vivendo full-time come una donna. Dopo che è passato qualche tempo ( di solito circa un anno ) e la persona è ancora sicura di voler effettuare una transizione completa, si sottopone alla SRS. Durante questo intervento i genitali esterni maschili vengono rimossi e parti di quei genitali vengono utilizzate per ricostruire genitali femminili, inclusi una vagina sessualmente funzionale e una clitoride dotata di sensibilità. La SRS di base è spesso seguita da una “plastica labiale” per rifinire l’aspetto esterno dei nuovi genitali femminili formando piccole e grandi labbra di aspetto normale. L’aspetto e la funzionalità dei genitali così ricostruiti sono virtualmente indistinguibili da quelli delle donne naturali. Una discussione approfondita dello sviluppo storico e dei dettagli riguardo la chirurgia SRS è contenuta nella pagina web di Lynn's sulla SRS .
Molte transessuali MtF post-op continuano a sperimentare forte eccitazione sessuale e a godere di un rapporto vaginale proprio come qualunque donna. Molte donne TS post-op raggiungono l’orgasmo, alcune in modo molto intenso ( vedete la discussione sull’eccitazione e l’orgasmo nelle donne post-op sulla pagina web di Lynn's sulla SRS ).
Sfortunatamente, la maggior parte delle persone non è ben informata sulla chirurgia per la riassegnazione del sesso ed erroneamente pensa che consista solo nella rimozione dei genitali maschili, come accade per le Hijra in India. Tale ignoranza favorisce superstizioni e pregiudizi riguardo le donne transessuali post-op MtF, specialmente riguardo la loro sessualità e comportamenti sessuali ( molte persone ignoranti sono convinte che le donne post-op possano avere solo rapporti anali, non sapendo che queste donne sono realmente dotate di una vagina ) Tuttavia, ci sono oggi molte risorse sul web che coprono ogni aspetto della SRS e tale ignoranza sta diventando meno comune tra la gente.
I trattamenti ormonali ( specialmente dopo la SRS ) alterano moltissimo le sensazioni fisiche, emotive e i caratteri sessuali secondari, stimolando la crescita del seno, rendendo la pelle più delicata, ridistribuendo il tessuto adiposo, e così via. Nel tempo l’effetto può essere una sorprendente e praticamente completa trasformazione fisica da un corpo maschile a un corpo femminile. Liberata dalla gabbia dell’incongruità di genere, la nuova donna può trovare una guarigione emotiva e auto-accettazione e può andare avanti a vivere una vita vera e piena di gioia.
Per informazioni più dettagliate riguardo queste trasformazioni fisiche , inclusi diagrammi e fotografie, consultate la pagina web di Lynn sulla
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Cosa è la transizione transessuale?
Transizione TS è un termine usato dalle persone transessuali per il periodo di tempo in cui stanno affrontando il “cambiamento di genere sociale e fisico”. Per le giovani trans da strada, generalmente la transizione significa transizione TG, cioè assumere ormoni per femminilizzare il proprio corpo e cominciare a vivere apertamente come ragazze. Tristemente, a causa delle difficoltà a trovare impiego, in molti casi queste ragazze possono aspirare solamente a vivere la propria vita come transgender, senza sottoporsi a SRS. Per altre ragazze in transizione che hanno maggiori possibilità economiche, come studentesse della classe media e adulti con un buon impiego, la transizione significa la stessa cosa, ma con la meta di raggiungere un cambiamento fisico di genere completo attraverso un intervento chirurgico ( SRS ) e poi andare verso una completa assimilazione sociale come donna.
In un’era in cui le donne transessuali sono ancora fortemente stigmatizzate in molte comunità, la infrastruttura che supporta le transizioni TS è molto simile alla “ferrovia sotterranea” Negli USA che aiutò gli schiavi afro-americani a scappare dal Sud. Come discusso sul sito web NPS e sul sito web del National Geographic, la ferrovia sotterranea non era nè sotterranea nè una ferrovia, ma era una lasca rete di assistenza ed aiuto per gli schiavi fuggitivi. Forse un centinaio di migliaia di schiavi furono in grado di scappare in quegli anni tra la Rivoluzione Americana e la Guerra Civile.
Più o meno allo stesso modo, una rete moderna di assistenza, che include esperti specializzati sulla consulenza sul genere, specialisti di elettrodepilazione, endocrinologi, chirurghi, avvocati e molti altri, quietamente e in modo piuttosto defilato fornisce assistenza e aiuto a quelle persone che cercano di scappare dalla prigione del loro sesso di nascita. In questo caso, molti fuggitivi sperano di assimilarsi dopo la fuga, in modo che le proprie origini vengano cancellate e possano essere “completamente liberi”. Questa fuga è molto simile a quella di uno schiavo scappato dal Sud prima della Guerra Civile, abbastanza fortunato da “passare per bianco” nel Nord e quindi di essere bene accolto nella comunità di maggioranza bianca.
Tristemente, c’è un prezzo a livello psichico da pagare per passare “di nascosto” per le donne TS, così come c’era per gli schiavi che passavano per bianchi, cioè la perdita di contatto con la famiglia e i vecchi amici e la paura costante di essere riconosciute e di perdere tutto. Tuttavia, per molte questo è un piccolo prezzo da pagare per la libertà e per la opportunità di una vita piena.
Una transizione transessuale completa da maschio a femmina ( inclusa la SRS ) di solito dura almeno 2 o 3 anni, spesso di più. Il processo comincia con guide e consigli, il supporto di persone nella stessa condizione e poi l’inizio della terapia ormonale, L’effetto degli estrogeni, presi in dosi massicce pre-intervento, è sottile ma profondo, dato che la pelle diventa più soffice, il seno comincia a svilupparsi, il tessuto grasso gradualmente si ridistribuisce in modo femminile.
Viene anche cominciata l’elettrolisi per rimuovere la barba e i peli in eccesso sul corpo. L’elettrolisi è un processo doloroso, costoso, che dura molto, in cui piccoli aghi vengono inseriti nel follicolo del pelo e lo brucia. Spesso ci vogliono da 100 a 200 ore per rimuovere soltanto la barba. Il processo causa molti problemi logistici e di gestione del tempo per le persone in transizione, perchè la barba deve crescere per almeno un giorno fuori dalla pelle per poter essere trattata e l’area trattata è spesso rossa ed irritata per un giorno o due dopo il trattamento. Tuttavia, a meno che la barba non venga rimossa, la nuova donna non ha alcuna chance di “passare”, perchè la barba si nota sotto la pelle anche se perfettamente rasata e coperta con il fondotinta.
Finchè l’elettrolisi del viso non è completata, le persone in transizione di solito utilizzano uno speciale makeup correttivo come il Covermark o il Dermablend.
Questi prodotti sono studiati per persone con problemi seri di colorito come voglie o vitiligine. Copriranno temporaneamente una barba ben tagliata senza sembrare troppo “spessi” e sono stati a lungo usati dalle drag queens e da altri “female impersonators” per femminilizzare l’aspetto del proprio viso. Tuttavia, molte persone in transizione cercano di andare quanto più in là possibile con l’elettrolisi prima di tentare la transizione sociale del periodo di RLE, per minimizzare l’impatto della elettrolisi sui propri impegni di lavoro e minimizzare la propria dipendenza dai cosmetici correttivi e aumentare le proprie possibilità di “passare” bene.
Prima e durante la RLE, molte persone in transizione si sottopongono anche ad interventi chirurgici che femminilizzano ulterioremente il proprio viso e il proprio corpo, specialmente riducendo le strutture ossee facciali mascoline ( arcata sopraccigliare sporgente, mascella e mento ). Alcune di queste procedure mediche, come la chirurgia di femminilizzazione facciale, sono spesso molto dolorose e le ragazze transessuali devono prepararsi psicologicamente ad affrontare questo aspetto molto traumatico della transizione.
Tuttavia, ci sono molte più cose coinvolte che solo i trattamenti medici e chirurgici. La persona in transizione MtF deve cambiare completamente e permanentemente il proprio genere sociale. Oltre ad imparare come vestirsi e truccarsi per sembrare carina, deve anche aggiustare un incredibile range di manierismi e gestualità e imparare un insieme completamente nuovo di protocolli sociali. Una volta intrapreso questo percorso e mutato l’aspetto fisico in modo visibile, molte persone avranno paura di associarsi , o persino di farsi vedere con lei, finchè non è arrivata abbastanza in là da “passare”.
Nella maggior parte dei casi, alla fine dovrà lasciarsi alle spalle la sua vecchia vita – spesso tagliando i ponti con amici e famiglia – come fecero i primi immigranti da terre straniere o gli schiavi del Sud nel 1800.
Solo questo tipo di assistenza è possibile ottenere dai consulenti, dai fornitori di servizi medici e dai gruppi di supporto. Così la maggior parte della responsabilità della pianificazione e della implementazione di questo difficile viaggio ricade sulla donna transessuale stessa.
Perciò, una transizione transessuale è un evento significativo, socialmente destabilizzante, emotivamente traumatico ed è davvero una delle cose più difficili che una persona può fare. Questo cammino può essere un viaggio molto solitario, perchè tutte le sfide fisiche, emotive, sociali che si incontrano lungo la strada devono di solito essere affrontate da soli, senza molto aiuto da famiglia e amici. Tuttavia, la fuga da un corpo e dalla gabbia quotidiana di un ruolo totalmente alieno è come la fuga da una schiavitù. Qualunque ragazza TS che riesce a vedere la via per una transizione completa, non importa quanto spaventosa o difficile sia, di solito sceglierà questa corsa verso la libertà.
Fortunatamente ci sono oggi molti siti web con informazioni di valore riguardo i molti aspetti della transizione TS. Queste eccellenti guide rivelano la rete sotterranea di servizi e di assistenza sanitaria che possono aiutare la persona in transizione nelle varie fasi del suo viaggio. Il migliore di questi siti è "TS Roadmap" di Andrea James. Andrea è una splendida donna di successo post-op. Il suo sito contiene conoscenza in abbondanza ed è ormai la “Bibbia” della transizione MtF.
La guida più completa alla transizione MtF sul web è il sito "TS Roadmap" di Andrea James. Chiunque stia pensando alla transizione dovrebbe studiare attentamente il sito di Andrea ed usare i suoi contenuti come base per il proprio piano di transizione
Andrea James |
I cambiamenti interiori importanti
Mentre la transizione procede, la femminilizzazione ormonale non causa solo visibili cambiamenti fisici, ma accresce anche cambiamenti psichici, sottili ma profondi. Sotto l’influenza degli estrogeni ( specie dopo la SRS ) diventa più facile spostare le proprie “sensazioni interiori” da ogni parvenza di “mascolinità vigilante” ( specialmente un viso “tirato”, non sorridente che evita lo sguardo diretto ) a una “calda femminilità” ( che si proietta in una vulnerabilità non minacciosa, che si manifesta specialmente in un sorriso caldo e aperto ). Di seguito alcuni suggerimenti riguardo agli aspetti importanti della transizione psicologica:
Nel ruolo maschile, le pressioni sociali rinforzano la tendenza a stare sempre sul chi vive e a mantenere le distanze tra sè e gli altri. Ai maschi talvolta sembra come se potesse scatenarsi una lite in qualunque momento e quindi debbano stare sempre in guardia. E’ molto importante durante la transizione di genere eliminare ogni reminiscenza di questi atteggiamenti. Rilassarsi e lasciarsi andare a sentirsi vulnerabile e aperta, e sorridere in modo caldo, aiuterà il procedere della transizione interiore.
Forse per la prima volta vi sentirete completamente aperte alle vostre sensazioni femminili, aumentate dagli estrogeni. Comincerete a provare un profondo spostamento della vostra emotività verso un soffice calore, una vulnerabilità meravigliosa e una apertura verso un caldo contatto emotivo con gli altri. Mentre questo avviene, avrete sensazioni interiori diverse, ma sarete percepite diversamente anche dagli altri. Il feedback sociale che riceverete come donne rinforzerà allora le vostre sensazioni interiori.
Le altre persone “leggono” le sensazioni legate al genere come se inconsciamente le attribuissero a fattezze maschili e così persone in transizione molto carine possono non sembrare femminili se ancora “provano sensazioni” maschili. Così, è importante proiettare all’esterno le proprie sensazioni il più presto possibile durante la transizione. Altrimenti, un feedback negativo dalla società può bloccare i progressi verso la auto-accettazione– spingendo la persona in transizione in un circolo vizioso di risentimento e rifiuto.
Fortunatamente, i cambiamenti ormonali durante la transizione tendono a rinforzare questi cambiamenti emotivi. Ma anche questo può spaventare. All’inizio della transizione, le persone sono spesso molto fragili. Molte diventano molto più emotive di prima, con emotività e pianto che si manifestano più facilmente, e hanno bisogno di essere rassicurate che questa è una reazione normale. Spesso sono molto più aperte al dialogo ed interattive. Talvolta per la prima volta nella loro vita si accettano e si fanno valere, non nascondendo il loro vero io o la loro sofferenza di aver dovuto sostenere un ruolo falso nel passato. Questa è una esperienza molto profonda per la persona in transizione. Questi cambiamenti possono essere così evidenti che amici, famiglia e persone amate possono esserne confusi per un po’.
Può volerci del tempo per la persona in transizione per liberarsi completamente della maschera che doveva portare e delle pressioni che ha subito, a volte per decine di anni. Anche se la maggior parte delle donne transessuali non ha mai corrisposto realmente allo stereotipo del comportamento maschile che la società cerca di imporre loro, tuttavia è stata sottoposta ad una estrema tensione per uniformarsi. Questo fardello è spesso doloroso durante la fanciullezza, quando sono meno capaci di resistere alle pressioni, sentendosi totalmente sole e tradite e tormentate dalle persone il cui dovere è proteggerle. Tali esperienze possono avere conseguenze devastanti e provocare una sofferenza cronica in alcuni casi. Tuttavia, un terapista scelto con attenzione, veramente volenteroso, rispettoso, aperto e amorevole, che agisce come guida e alleato ( invece che come guardiano ) può aiutare molto con questi problemi così come con altri aspetti del viaggio della persona in transizione.
Alla fine, sono la scoperta e la manifestazione del proprio vero io , lasciandosi alle spalle le vestigia del passato, che rendono l’identità femminile delle persone in transizione ovvie per chiunque.
Allenamento della voce:
Un altro passo molto difficile per molte persone in transizione è l’aggiustamento di una voce profondamente maschile ad un timbro femminile. Ecco alcuni suggerimenti da parte di Lynn:
"Io ho alzato gradualmente la mia voce, durante la transizione, fino a portare il tono fondamentale intorno ai 180 Hz. Poi ho cercato di renderla “breathy” o “fumosa” e un po’ sexy, ispirandomi in qualche modo sulle voci di vecchie attrici come June Allison and Lauren Bacall. Ho preso l’abitudine di controllare di tanto in tanto la mia frequenza fondamentale confrontandola con i tasti F (fa : 175 Hz) e G (sol: 192 Hz) del pianoforte sotto il DO di mezzo per essere sicura di stare sopra i 180 Hz. Vi raccomando di usare lo stesso espediente una volta che la vostra voce si è alzata di tono.
In questo range di frequenze la voce può passare sia per maschile che per femminile a seconda se sia soffice e “breathy” e con intonazione femminile, piuttosto che dura e monotona ( maschile).Così potete lavorare sul portare la frequenza in questo range e mantenerla anche quando vi presentate come maschi. L’aggiustamento a femminile viene poi fatto usando l’intonazione e una forma di voce “breathy”.
Una volta transizionato permanentemente, cercate di alzare ulteriormente la frequenza fino al DO centrale (262 Hz). Se riuscite a portarla in quell’intorno, sarà entro un range femminile e sarà un grosso risultato per voi.
Qualunque cosa voi facciate con la vostra voce, il test chiave è se siete in grado di passare sempre come donne al telefono con uno sconosciuto ( cioè se venite chiamate signora da chi non può vedervi ma solo sentire la vostra voce ) Se questo succede sempre, allora la vostra voce è OK. Altrimenti, DOVETE continuare a lavorarci!
Quando Lynn affrontò la transizione alcuni decenni fa, noi donne TS dovevamo combattere da sole per sviluppare la nostra voce, per tentativi, giudicando dal feedback talvolta duro degli sconosciuti. Oggi ci sono eccellenti ausilii per aiutarvi a sviluppare la vostra nuova voce. Le persone in transizione possono avere grandi benefici studiando e partecipando agli esercizi sul sito web TS Voice website. Raccomando anche fortemente che le persone in transizione comprino e studino attentamente le lezioni video di Andrea James e Calpernia Addams intitolate "Finding Your Female Voice" (disponibili in VHS e DVD).
The breakthrough program for vocal feminization from tsroadmap.com
Your hostess, Andrea! |
In seguito al successo di quel video, Andrea e Calpernia hanno proseguito producendo un corso in due DVD ( disponibile anche in VHS ) intitolato Becoming You: The Fast Track To Your Female Face ( Diventare te stessa : la via veloce per il tuo volto femminile).
Questo nuovo corso copre gli aspetti di make up e presentazione, includendo sezioni dedicate alla perdita dei capelli e all’attaccatura, alla gestione della depilazione, ai vestiti, alle scarpe, gioielli e accessori, alla gestione delle emozioni e delle situazioni sociali che circondano il processo di transizione. Di seguito alcuni estratti di Andrea e Calpernia riguardo il loro nuovo corso:
"La maggior parte delle istruzioni sul make up disponibili nella comunità TS è pensata per persone che si “travestono” per piacere. Va bene, ma noi siamo focalizzate sull’essere accettate come donne nella vita di ogni giorno. Questo corso è pensato per donne come te che desiderano una transizione senza problemi verso una vita a tempo pieno nella società. --- Mentre il tono di questo video è allegro e divertente, so che per voi non è solo gioco e divertimento. La vostra transizione è un impegno importante. Volete essere accettate come donne nel lavoro e nella società, non solo a casa di fronte ad uno specchio o nella penombra di un bar nei week ends. "
Questo è un corso veramente fuori dal comune. Tratta di molti skills essenziali molto difficili da apprendere efficientemente e completamente in altro modo e contiene anche molti pensieri positivi e di incoraggiamento. Raccomando caldamente alle persone in transizione di comprare e studiare attentamente questo fantastico corso:
Becoming You: An accelerated course in makeup and skin care
Your hostess, Calpernia! |
Real Life Experience (RLE).
Come passo fondamentale nel protocollo formale di trattamento, la donna transessuale affronta ciò che viene chiamato "Real Life Experience" (RLE). La donna di solito entra nella RLE solo dopo aver lavorato duramente, durante il periodo di pre-transizione, per imparare a femminilizzare la voce, l’aspetto del viso e il modo di presentarsi e dopo essere stata sotto trattamento ormonale e aver fatto l’elettrolisi per un periodo sufficiente a femminilizzare il proprio aspetto.
La RLE è un periodo in cui, sotto la guida di un consigliere di genere, ella affronta la transizione sociale vivendo e lavorando full-time nel suo nuovo ruolo femminile per almeno un anno.La RLE è un periodo in cui la sua capacità di stare in società, il suo aspetto, modo di vestire e di presentarsi vengono raffinati e la confidenza e la autostima vengono sviluppate nel nuovo ruolo sociale. E’ anche un periodo in cui gestire molte delle difficoltà famigliari, relazioni, impiego, aspetti legali e burocratici del cambio di sesso. Infine, è un periodo di profonda introspezione, durante il quale ella deve prendere la decisione deifnitiva se sottoporsi o meno alla SRS ( accertatevi di avere letto il paragrafo di WARNING più sotto!).
Illustration from cover of
Supplemento 154 del 1993 Scandinavian Journal of Urology and Nephrology.
[Notate le vecchie nozioni sulla necessità di trattamento psichiatrico e di permessi prima di poter assumere ormoni o effettuare la transizione ( cambiare identità ).
Sfortunatamente questo è ancora il caso in alcuni paesi .]
Se la donna TS vuole procedere con la SRS dopo aver concluso con successo il periodo di almeno un anno di RLE e se è in buone condizioni fisiche e mentali il suo consigliere di genere le fornirà i documenti necessari per poter affrontare l’intervento. Tuttavia, dopo l’intervento di riassegnazione del sesso ci sono ancora molte, molte cose che ella deve fare per completare la transizione e stabilizzarsi nel suo nuovo ruolo.
Anche se le procedure e le consuetudini della comunità transessuale per i cambiamenti sociali, la RLE e i trattamenti medici sono ben definiti, la transizione è spesso un periodo doloroso e spaventoso per la donna che sta nascendo. Ella deve affrontare molte sfide nel relazionarsi con gli altri, mantenere l’impiego, mantenere la propria autostima e confidenza di fronte allo scherno pubblico, al rifiuto della famiglia e alla stigmatizzazione sociale. C’è sempre il rischio che la transizione fallisca nel momento in cui una persona perde il lavoro e non riesce più a progredire stabilmente con i trattamenti medici e le procedure e alla fine viene emarginata dalla società e ributtata sulla strada ( vedete per esempio A Tragedy's Tragic End). Il fallimento della transizione spesso ha conseguenze terribili e la persona in transizione deve pianificare e lavorare con molta attenzione per evitare di fallire.
D’altro canto, decine di migliaia di donne transessuali hanno completato con successo la transizione e stanno vivendo la loro vita da donne. Molte di queste donne hanno avuto avventure romantiche e meravigliose relazioni amorose dopo la transizione. Molte hanno trovato partner stabili e molte sono sposate con successo ( come in molte storie sulla pagina "TS Women's Successes"). Alla fine, essere capaci di trovare un partner per la vita ( sia maschio che femmina ) e iniziare una relazione amorosa sensuale e appagante sentendosi nello stesso tempo coerenti con il proprio corpo, questa è la ricompensa definitiva per tutte le paure, i costi e i sacrifici della transizione.
Transizione "On the Job"; Come la chirurgia di femminilizzazione facciale ( FFS ) può assicurare continuità nel lavoro:
Fortunatamente, all’aumentare della consapevolezza e dell’accettazione delle transizioni transessuali un certo numero di compagnie di punta ha fissato delle regole e delle linee guida per proteggere e supportare le transizioni “on the job” ( OTJ ). Molte compagnie ora hanno ( in aggiunta a quelle sull’orientamento sessuale e sulle discriminazioni sessuali ) alcune regole di protezione riguardanti il genere comprese nelle loro policies EEO: tra queste compagnie American Airlines, Apple, Avaya, Eastman Kodak, Lucent, Verizon, e Xerox. Da notare tra queste compagnie è Lucent, che ha linee guida molto ben definite per tali transizioni. In queste e in molte altre compagnie la donna TS non rischia di perdere il lavoro e di dover fare la transizione azzerando il suo passato – ella può fare la transizione mantenendo la sua posizione attuale. Vedete anche l’articolo "More Transsexuals Start New Life, Keep Old Job ( Un numero maggiore di transessuali comincia una nuova vita, mantenendo il vecchio lavoro )" sul Washington Post.
Seguendo un diffuso recente trend, molte donne TS affrontano un intervento di femminilizzazione facciale (FFS) apprena PRIMA della loro transizione sociale sul lavoro, per rimuovere i segni della mascolinizzazione delle ossa facciali dovute al testosterone. Questo è un modo eccellente per assicurare una transizione veramente tranquilla OTJ, perchè rende molto più facile ai colleghi “vederle veramente come femmine”. La continuità dell’impiego e la possibilità di continuare una buona carriera spesso più che compensa il costo di questo intervento. Sally è un buon esempio di questo approccio. Ella ha affrontato la transizione OTJ appena dopo la FFS e da allora ha avuto un buon avanzamento di carriera nella sua azienda.
Per esempio, considerate il caso di Sally, raffigurata nelle prossime tre foto. La prima foto ( sulla sinistra ) la mostra quando ancora era un ragazzo, oltretutto molto carino. La seconda foto la mostra dopo due anni di ormoni ed elettrolisi. Molte donne transessuali si sentirebbero meravigliose dopo un cambiamento come quello tra la prima e la seconda foto, sentendosi molto soddisfatte della differenza.
Tuttavia, sebbene le sue sembianze facciali siano ammorbidite e in qualche modo femminilizzate nella seconda foto, noterete che ha ancora un aspetto da “tranny”. L’arcata sopraccigliare sporgente, il mento alto e la mascella decisa che la rendevano bella come uomo rovinano il suo aspetto come donna. La terza foto la mostra dopo aver affrontato l’intervento di FFS presso il dott. Doug Ousterhout, M.D. Adesso vediamo quali erano i problemi nella seconda foto e perchè non era carina. La trasformazione dovuta alla FFS, per quanto sottile, è veramente profonda. Ora è una donna sorprendentemente bella, anche senza make up. Questo è un risultato eccellente. Ora, non tutti gli esiti saranno così sorprendenti. Tuttavia, il risultato è spesso determinante per l’impatto sulla passabilità e la autostima.
Prima della transizione; dopo due anni di ormoni ed elettrolisi; dopo la FFS con il Dr. Ousterhout
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Bene, cosa è successo qui? Cosa ha fatto cambiare così tanto l’aspetto di Sally? La risposta è chiara nelle foto di profilo. Anche se non ci guardiamo mai di profilo, è la direzione da cui spesso gli altri ci guardano. Ed è il profilo del nostro viso che determina maggiormente la bellezza e l’appartenenza di genere piuttosto che la vista di fronte. Così è un profilo di tipo maschile che rimanda una immagine da “tranny” e impedisce alla donna TS di apparire carina.
LA foto di profilo di Sally mostra i cambiamenti veramente sorprendenti apportati dalla FFS. Il suo aspetto di profilo prima della FFS era molto poco lusinghiero per una donna, anche se sembrava “OK” di fronte. Dopo la FFS la sua arcata sopraccigliare pronunciata è scomparsa, rimpiazzata da un contorno arrotondato e femminile. Il suo naso è stato rimodellato e inserito nel nuovo profilo. L’altezza e l’angolazione del suo mento sono stati radicalmente modificati. L’ampiezza e la visibilità della sua mascella sono state ridotte di molto. L’attaccatura dei suoi capelli è stata spostata avanti in modo significativo :
Immagini di profilo di Sally prima e dopo la FFS:
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Sally adesso ha sembianze facciali simili a quelle che avrebbe avuto se avesse affrontato la pubertà come una ragazza: con gli estrogeni e senza testosterone. I risultati finali sono meravigliosi e veramente risolutivi, come dimostra la foto seguente. Questo risultato mostra anche come sia importante, nella nostra società, aiutare una ragazza TS il più presto possibile durante la sua vita, per evitare di sviluppare fattezze del viso pesantemente mascolinizzate, che richiedono interventi chirurgici dolorosi e costosi per essere corrette.
Sally – adesso una donna molto bella
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Non meraviglia il fatto che Sally abbia avuto una tranquilla transizione OTJ dopo la FFS. Come potete immaginare, avere successo nel mantenere un buon lavoro e continuare un buon percorso di carriera può avere un impatto molto forte sulla vita di una persona in transizione e così una attenta pianificazione su come ottenere questo scopo può essere critica per la riuscita finale della transizione. Una calda accettazione sul lavoro può essere seguita da una spirale positiva verso nuove relazioni sociali e verso una vita più piena nella propria nuova identità.
Facial Feminization Surgery with Dr. Ousterhout (38 min) |
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Godetevi la conversazione illustrata tra Andrea
James
, autorità sull’argomento transizione, e il famoso
chirurgo , pioniere della FFS Dr.
Douglas Ousterhout
riguardo le procedure chirurgiche presso il
California Pacific Medical Center. Sarà come essere lì!
Se state prendendo in considerazione la FFS, informandovi sui chirurghi o sulle procedure, questo seminario è per voi. |
Caratteristiche che la chirurgia attuale e i trattamenti medici non possono trasformare:
I casi e le foto sopra mostrano quanto spettacolari e decisivi siano i cambiamenti che la chirurgia FFS può realizzare. Tuttavia, ci sono alcune cose che non possono ad oggi essere corrette. Per esempio, nessuna chirurgia può trasformare una persona alta con le spalle larghe in una persona minuta ed esile.
Le donne trans che sono più alte e hanno spalle più larghe della
norma devono trovare altri modi di gestire e persino sfruttare il loro fisico.
Trovarsi a proprio agio col proprio corpo è molto importante, non solo per una
transizione con esito posititvo, ma anche per una vita felice dopo la
transizione.
Se le donne transessuali alte si guardano intorno, scopriranno molte altre donne alte che possono fungere da modelli molto positivi. Esse provano che una donna può avere una vita piena e felice indipendentemente dalla propria altezza. Trovare questi modelli di ruolo rivelerà che essere alte e magari un po’ atletiche può essere una caratteristica molto positiva e attraente in una donna, specialmente se si mantiene ben in forma.
C’è anche una estesa rete di siti internet e di negozi indirizzati alle donne alte, che possono aiutare una donna alta a presentarsi nel miglior modo possibile. Le donne alte possono così godere dello shopping e della moda come qualunque altra donna ed avere la possibilità di trovare bellissimi vestiti di alta qualità e della foggia preferita, sia adatti al al lavoro che eleganti, pratici e sportivi e femminili e pieni di fantasia.
Inoltre, ci sono molti club per uomini e donne alti e gruppi sparsi in cui queste donne si sentiranno piccole di fronte agli uomini! Ci sono anche molti partner potenziali che adorano stare con una donna alta, sicura di sè, che, per esempio, gradisce le attività outdoor ed è una buona compagna quando si fanno attività sportive o avventurose. Seguendo ed esplorando questa varietà di opportunità, una donna alta può trovare molti amici, compagni e partners e vivere una vita felice.
Alla fine, vivere come una donna felice e raggiante non ha nulla a che fare col cercare di aderire ad uno stereotipo, ma è legata all’abilità personale di accogliere ed amare la donna dentro di sè e poi vivere in accordo con il proprio cuore, portando gentilezza e calore nelle proprie relazioni.
A quale età si effettua la transizione? Quanto costa?
Tradizionalmente, la maggior parte delle donne TS ha fatto la transizione da sola in età adulta ( dopo i 18 anni ) a causa della mancanza di supporto dalla famiglia e dalla società per una transizione più precoce. La procedura complessiva di assistenza psicologica, terapia ormonale, elettrolisi per rimuovere i peli del viso e intervento chirurgico di riassegnazione può essere molto costosa ( da $30K a $40K) e raramente coperta dalla assicurazione sanitaria. La SRS da sola costa circa $20K negli U.S. (inclusa la plastica labiale ). Molte devono spendere anche di più per importanti interventi di ricostruzione come la FFS.
Madeleine Williams – prima, durante e dopo La sua facial feminization surgery by Douglas Ousterhout, M.D. Madeleine, adesso una bella donna, ha fatto la transizione OTJ in una compagnia high-tech subito dopo la FFS. |
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Perciò, la maggior parte delle donne TS devono aspettare fino intorno alla fine dei 20 anni o all’inizio dei 30 per essere in grado di risparmiare abbastanza soldi o costituire un credito finanziario sufficiente a completare la transizione ( inclusa la SRS ). Tuttavia, il costo per il paziente è basso se rapportato al beneficio, soprattutto se ammortizzato durante la vita intera: a fronte ad un costo da ammortizzare tra i $1000 e i $3000 all’anno durante la vita adulta, il transessuale si lascia alle spalle tutta la sofferenza e la paura e passa ad una vita normale nel suo genere corretto.
Lynn ha compilato una pagina con foto e link alle storie di molte donne post-op che hanno avuto successo, per dare una chiara evidenza di quanti successi ci siano là fuori. Su quella pagina potrete trovare molti esempi di donne che hanno completato con successo la transizione a molte età diverse. Studiando attentamente le loro storie, sarete in grado di visualizzare meglio cosa comporta la transizione TS e come l’età possa influenzare la transizione. Di seguito qualche esempio dalla pagina "TS Women's Successes":
Esempi di donne che hanno affrontato la transizione con successo verso la fine dei 20 anni o l’inizio dei 30:
Esempi di donne che hanno affrontato la transizione con successo nei loro 40 anni:
Molte donne adesso cercano di completare la transizione tra i 20 e i 30 anni se possibile, specialmente quelle che hanno sensazioni transessuali molto intense e sono assolutamente certe di doverlo fare. Alcune donne possono aver bisogno di più tempo o di fare la transizione dopo, specialmente se la situazione famigliare o i problemi finanziari interferiscono con i loro piani.
Tuttavia, le estreme difficoltà, i rischi e le paure legate alla transizione spesso fanno esitare molte persone TS per anni, anche se economicamente possono permettersi i costi. Questo è vero specialmente per quelle persone di mezza età dai tratti fortemente mascolinizzati, che pensano di non poter mai “passare” come donne. Tristemente, alcuni perdono ogni speranza e si suicidano. Una spirale di depressione, abuso di farmaci e poi il suicidio è un percorso probabile per molti casi irrisolti di transessualismo; questa è senza dubbio la spiegazione dietro molti suicidi altrimenti inspiegabili.
Dal momento che in anni recenti la stigmatizzazione del transessualismo si è attenuata, un numero sempre maggiore delle persone transessuali più vecchie, a lungo depresse, stanno decidendo di affrontare la transizione prima che per loro sia troppo tardi. Perciò, negli anni più recenti si è visto emergere un gruppo piuttosto visibile di “persone in transizione in età avanzata”. Facendo la transizione nei tardi 40 anni o 50 o persino più tardi, queste donne devono affrontare problemi molto più grandi delle persone più giovani. Inoltre hanno meno tempo per godersi il risultato della transizione, se riuscita.
Effettuare la transizione tardi nella vita può essere molto difficile, perchè molte non possono “ricominciare tutto daccapo” di nascosto in età avanzata. Semplicemente esse devono affrontare molte questioni famigliari, finanziarie e di carriera per essere capaci di cominciare una nuova vita in cui essere conosciute solo come donne. Molte hanno anche difficoltà a “passare” come donne, a causa degli effetti a lungo termine degli ormoni maschili sul loro corpo. Esse possono rimanere facilmente identificabili come “transessuali” a meno di non affrontare dolorosi e costosi interventi ricostruttivi e devono anche lavorare molto duramente per perdere decenni di “atteggiamenti maschili”. Alla fine per esse può essere molto difficile essere assimilate completamente nella società come donne. Alcune riflessioni su queste difficoltà, viste dal punto di vista di un membro della famiglia, si possono trovare nel saggio di Stephen Gunther intitolato "My transsexual father ( Mio padre transessuale)".
Molte transizioni in tarda età scaturiscono da matrimoni di lunga data. Non solo queste persone lamentano i migliori anni della loro vita spesi nel corpo sbagliato, ma devono anche essere consapevoli che molto probabilmente il loro matrimonio finirà. Se hanno figli, probabilmente dovranno affrontare battaglie per l’affido e i diritti di visita e molto possono perdere del tutto il diritto di vederli.
Anche trovare un nuovo partner, indipendentemente dal suo sesso, probabilmente è difficile per le più anziane. Devono affrontare i propri limiti nel “passare” e la mancanza di esperienza come donne. C’è qualche rischio che non riescano a trovare un partner e devono esserne ben consapevoli.
Quelle attratte dalle donne possono temere di essere rifiutate dalle donne lesbiche della loro età, molte delle quali si sono schierate contro le donne transessuali nel passato, e questo può spingerle a non cercare una relazione. Quelle eterosessuali possono non avere mai provato la gioia di un rapporto da giovani, cosa che può generare profondo rammarico. Tristemente, queste donne sono spesso e senza motivo spaventate dall’affrontare una relazione e uscire con uomini, a causa della paura di una vita di reazioni violente da parte degli uomini.
Tuttavia, non importa quale sia il loro orientamento sessuale, alcune di queste donne supereranno la paura e troveranno un partner, spesso cercandolo tra coloro interessati ad una relazione che preveda una intimità emotiva e una complicità profonde, invece di focalizzarsi semplicemente sul sesso ( come le coppie più giovani spesso fanno ). Questi partners esistono e la loro ricerca per un partner può essere tanto lunga ed incerta quanto quella delle donne transessuali. Tuttavia, perchè abbia successo nel trovare l’amore, la donna transessuale deve trovare abbastanza pace, gioia e stima di se stessa da essere una buona partner in una relazione.
Malgrado debbano affrontare molti di questi handicaps, molte persone transessuali decidono tardi nella vita di “dover” fare la transizione e alcune riescono ad avere molto successo. Parecchie delle donne sulla webpage Lynn's "TS Women's Successes" hanno fatto la transizione dopo i 50 anni e hanno proseguito molto bene: tra queste Deirdre McCloskey, Leandra Vicci, and Jamie Kaufman.
Esempi di donne di successo che hanno affrontato la transizione dopo i 50 anni :
Anche se molte donne che fanno la transizione tardi sono ben consapevoli dei rischi, altre non lo sono. Spesso hanno aspettative molto poco realistiche, difficoltà nel giudicarsi oggettivamente e nel migliorarsi. Possono anche trovare molto difficile districarsi tra matrimonio, famiglia, carriera e responsabilità. Così possono finire per sentire di “avere perso ogni cosa” nella transizione, avendo in cambio guadagnato molto poco nella loro nuova vita come donne. Altre, specialmente i cross-dressers a lungo termine, ( che spesso non hanno identità di genere femminile ) possono affrontare la transizione per le ragioni sbagliate, cosa che può portare a difficoltà anche maggiori di adattamento successivo (consultate i WARNING).
Dato che le circostanze forzano molte persone che fanno la transizione in tarda età ad essere visibili, le persone più anziane e solo marginalmente passabili sono diventate una immagine comune del moderno transessualismo per i media. Il maggiore numero di persone che hanno fatto la transizione presto o in età media che sono cambiate tranquillamente e con successo e vivono nascostamente, ben assimilate come donne, sono semplicemente “invisibili” per i media, per il pubblico e persino per le altre persone in transizione.
Veramente pochi gruppi di supporto per transgender sono ora costituiti di persone che si travestono intensivamente, alcuni dei quali intraprendono una transizione TG tardi durante la loro vita, anche se non sono sicuri delle loro possibilità di successo. Le immagini tetre di alcuni di questi casi, che spesso permangono nei gruppi di supporto a lungo dopo la transizione, possono spaventare le persone giovani in transizione, che possono chiedersi se “finiranno in quel modo”.
Queste paure sono spesso infondate, perchè cercando e trovando aiuto appropriato in età più giovane la maggior parte delle ragazze TS può affrontare la transizione e proseguire poi vivendo una vita piena e felice, ben assimilate dentro la società.
Notate che è importante per le giovani in transizione trovare amici e gruppi di supporto in cui le loro preoccupazioni vengono considerate importanti e in cui le transizioni in giovane età sono la norma. Dopo tutto, le giovani in transizione si trovano in una età in cui le preoccupazioni sono molto differenti da quelle delle persone in transizione in età avanzata. Esse stanno cercando il loro posto nella vita, stanno imparando cosa significa l’amore e stanno cercando di diventare autonome e di allontanarsi dal punto di vista economico dalla famiglia e così via.
E’ anche essenziale che trovino un gruppo in cui, indipendentemente dall’orientamento sessuale, l’intensità dei loro desideri, sensazioni ed attrazioni come giovani donne non siano solo benvenute e rispettate, ma anche pienamente validate. Devono sapere che hanno tutte le possibilità di vivere una vita appagante dal punto di vista emotivo, affettivo e sensuale, come ogni altra donna. Hanno bisogno di essere rassicurate che le loro sensazioni fisiche e il loro desiderio di amore e passione sono completamente “naturali e OK” e che dopo la transizione le loro vite potranno essere veramente dolci, contemplando l’avere un ragazzo e il matrimonio proprio come per qualunque altra ragazza, se lo vogliono.
Per tutte queste ragioni è importante che le giovani ( e le loro famiglie ) divengano consapevoli del fatto che la transizione in giovane età può metterle in grado di vivere quasi tutta la loro vita in un corpo e in un ruolo appropriati e che devono cercare con grande determinazione di non perdere questa opportunità.
Nel prossimo capitolo, continueremo la discussione sulle opzioni e i metodi per una transizione in giovane età ( consultate anche la pagina di Andrea James Transitioning Early in Life ( transizionare presto nella vita ) ).
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