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Di Lynn Conway
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Parte I:
Nozioni di base sul genere
E il transgenderismo
 
 
Traduzione in italiano di Camille

(Inglese)

 

 

 Foto di Lynn e del suo partner  (ora marito ) Charlie, nella tarda estate del 2000.

Abbiamo saputo dalla storia di Lynn  che nacque e fu allevata come un ragazzo, e più tardi durante la sua vita divenne una ragazza tramite trattamento con ormoni femminili e pesanti procedure chirurgiche. A causa di questo passato, Lynn  viene talvolta chiamata una donna  “transessuale”. Perché questo è accaduto a Lynn e cosa è il transessualismo, ad ogni modo?

Per capire il transessualismo, dobbiamo prima rispondere ad alcune domande di base sul sesso. Cosa è l’identità sessuale ( o di genere )? Da dove viene? Quali eventi si verificano in natura che interferiscono col corretto assegnamento del genere? Queste pagine ambiscono a rispondere a queste domande. Vengono poi forniti dei “link” per avere ulteriori informazioni su identità di genere, transgenderismo, transessualismo e intersessualità e per avere informazioni sui metodi e le tecnologie per la modificazione del sesso fisico. 

Le conoscenze in questo campo sono in rapida evoluzione. Ci sono difficoltà nel definire, separare e dare una “etichetta” ai vari fenomeni e nel fare una stima della loro frequenza. Ci sono anche differenti interpretazioni della conoscenza di base di questi fenomeni e differenti punti di vista sulla evoluzione dei protocolli sociali e medici per risolvere queste situazioni. 

Tuttavia, si sa molto di più adesso riguardo l’identità di genere che solo pochi anni fa e questa nuova consapevolezza è veramente degna di essere condivisa e diventare la base di ulteriori sviluppi. Anche il “tabù” riguardo questi argomenti è stato rotto, così che ora possiamo discutere apertamente di queste importanti questioni senza paura, vergogna o imbarazzo.

Come vedremo, molte più persone di quanto si sospettasse prima soffrono di problemi di identità di genere, e le vite di milioni di persone sono condizionate da questioni di identità di genere. La chiave per migliorare la qualità di quelle vite è una migliore conoscenza e una comprensione più diffusa di quella conoscenza.
 

(It) = Italiano

 

Parte I: Conoscenze di base sul genere e il transgenderismo

Parte Ia: (TG continuazione) (It)

Parte II: Transessualismo (MtF)

Parte III: La vita come donna dopo la transizione 
 
 
 
ADDITIONAL REFERENCE WEBPAGES:
 

 Documentazione per donne TS

 Successi di donne TS  (It)

 Chirurgia per la femminilizzazione del viso ( FFS )

 Link di informazione TG/TS/IS

 Successi di uomini transessuali   (It) (New) 

 Chirurgia di riassegnamento del sesso ( SRS )
 
 
 

 
 
Parte I - Contenuti:
 
 NOZIONI DI BASE SUL GENERE:
 Cosa ci rende maschio o femmina? Cosa determina la nostra identità di genere?
 Condizioni intersessuate – inclusi quei bimbi intersessuati il cui sesso alla nascita è ambiguo.
 La pratica di “correggere chirurgicamente” i genitali degli infanti intersessuati per renderli normali.

 Come questi tentativi di “correzione” rivelano che le vecchie teorie sulla formazione

 dell’identità di genere erano sbagliate.

 Altre lezioni dalle persone intersessuate riguardo l’identità di genere.
 La teoria che la identità di genere viene costruita socialmente è alla fine infranta.
 La teoria che un imprinting prenatale sul cervello e le strutture CNS determinano una identità di genere innata.
 
 TRANSGENDERISMO:
 Introduzioni
 Terapia psicologica e trattamento medico per le donne transgender e transessuali.
  Altre situazioni sovrapposte o spesso combinate con il transessualismo e il transgenderismo:
 Ad es. gay, drag queens, impersonatori di personaggi femminili, crossdressers ("travestiti"), travestis, feticistialtri
 Perché alcune persone reagiscono alle persone transgender con tanta ostilità?
 Sfumature di grigio: combinazioni e gradazioni di identità di genere e preferenza per i partners.

 Andare oltre le “etichette” e pensare invece in termini di sensazioni di genere,

 comportamenti condizionati dal genere e traiettorie di genere.

 Parte I continuazione – nella Parte Ia: (It)
 Confronto tra transizioni transgender ( TG ) e transizioni transessuali ( TS ).
 Riflessioni sui crimini legati a odio e discriminazione nei confronti di gay e persone transgender.

 Tristemente, la transfobia è anche spesso espressa da gay, lsbiche e femministe

 ( e come le cose ora stanno cambiando ).

 I bambini transgender che vengono allontanati o cacciati.
 I bambini transgender che vengono aiutati dalle loro famiglie.

 Tuttavia, persino quei bambini transgender che engono accettati dalla famiglia

 affrontano molti pericoli in questo momento.

 Gli sforzi per estendere la protezione completa dei diritti umani alle persone transgender.
 Panoramica delle differenze nelle situazioni delle persone TG e TS nei differenti paesi del mondo.
 Il ruolo importante che internet sta giocando nell’aiutare le persone transgender e transessuali.
 Le speranze per il futuro.
 
 
 
 

 
 
 
NOZIONI DI BASE SUL GENERE:
 
 

Il genere è la parte più fondamentale dell’identità di un essere umano. La primissima domanda che chiunque si fa riguardo a noi è : “ è un maschio o una femmina?”

Anche se è una cosa così importante, la maggior parte delle persone non riflette mai riguardo al genere. Esse non hanno idea di cosa dia origine al loro senso di appartenenza al genere maschile o femminile. Non avendo mai sofferto di disturbi dell’identità di genere, prendono il loro genere per garantito, come l’aria che respirano, senza rifletterci sopra. E’ indiscutibilmente un privilegio di nascita appartenere certamente ad un genere.

Il senso comune suggerisce che le persone sono o ragazzi che diventeranno uomini o ragazze che diventeranno donne. Ci sono solo due possibilità, e tu sei una cosa o l’altra. E’ ovvio fin dalla nascita dal tuo “sesso genitale” e questo è tutto! Tuttavia, come vedremo, la realtà non è così semplice.

 

Cosa rende una persona un maschio o una femmina? Cosa determina la nostra identità di genere?  

 

Durante la prima fase della gravidanza, un feto che ha cromosomi maschili ( XY ) di solito si sviluppa in un bimbo con genitali maschili. Si sviluppa in una bimba con genitali femminili se ha cromosomi femminili ( XX ). Questo succede ben più che nel 99% dei casi. I dottori e i genitori guardano i genitali del neonato alla nascita e semplicemente lo dichiarano maschio o femmina.

Quelli che vengono dichiarati maschi di solito crescono come maschi, con una identità di genere maschile, e quelle dichiarate femmine di solito diventano donne con una identità di genere femminile. Ancora, tutto sembra veramente semplice.

Anche se più del 5% di tutti gli uomini e le donne diventeranno gay e cercheranno partners del loro stesso sesso e/o genere, anche essi di solito hanno identità di genere normali, rispettivamente maschile gli uomini e femminile le donne.
 
 
Le condizioni intersessuate - inclusi quei neonati il cui genere alla nascita è ambiguo:

Anche se la maggior parte dei neonati appare normalmente maschio o femmina, varie anomalie genetiche e di sviluppo possono portare in alcuni casi a neonati che hanno genitali ambigui, così che persino i medici non riescono ad essere sicuri se si tratti di un maschio o una femmina. In altri casi, i genitali appaiono quelli corretti per un genere, ma non sono coerenti con i geni del neonato. In altri casi ancora, i geni del neonato sono qualcosa di più complesso che i semplici XX o XY e la identità di genere del bimbo e il suo sviluppo fisico legato al genere possono essere difficili da prevedere in anticipo. I bambini che hanno queste variazioni genitali e/o genetiche vengono chiamati “intersessuati”. Nasce un bambino così circa ogni 1000 nascite.

Per esempio, in circa 1 su 13000 casi un feto XY ( geneticamente maschio ) non risponde agli ormoni fetali maschili, e sviluppa genitali  che sembrano quelli di una femmina, salvo che per la mancanza di organi riproduttivi interni. Questi neonati XY affetti da “ sindrome completa di insensibilità androgina” ( cAIS ) vengono semplicemente dichiarati femmine e vengono cresciuti come femmine. Anche se non possono avere figli, spesso si sviluppano come snelle, attraenti donne con una identità di genere femminile. Si mormora che un certo numero di splendide modelle siano donne cAIS. 

In altri casi, una “sindrome di insensibilità androgenica parziale” ( PAIS ) determina un aspetto dei genitali esterni che può variare lungo l’intero spettro da maschile a femminile. (  Consultate il sito web Androgen Insensitivity Syndrome Support Group (AISSG) per maggiori informazioni sulla condizione AIS ). Incredibilmente, molte di queste bambine non vengono informate della vera natura della loro condizione, perché i medici e i genitori provano tanta vergogna e imbarazzo riguardo a questo “terribile segreto”, cioè che queste bambine hanno geni maschili. Invece, generalmente vengono loro dette cose come “non hai sviluppato organi interni femminili, così non potrai avere figli”, e spesso scoprono la verità riguardo alla loro condizione in modo accidentale più tardi durante la loro vita ( per esempio, leggete la storia di Sherry sul sito AISSG ).

La nostra società è quasi completamente inconsapevole dell’esistenza di ragazze CAIS, e ciò ha causato loro molti problemi. Per esempio, per più di trent’anni il Comitato Olimpico Internazionale ( CIO ) ha condotto esami sul corredo genetico di tutte le atlete per assicurarsi che fossero “veramente femmine” ( questo veniva fatto per impedire di gareggiare alle persone che avevano “cambiato sesso” ). In un certo numero di casi, questi esami individuavano ragazze CAIS, le identificavano come “maschi” e le squalificavano dalle competizioni. Queste erano false identificazioni veramente tragiche, dato che la presenza del cromosoma Y nelle ragazze AIS non le rende maschi né nei genitali né nell’identità di genere, né dà loro alcun vantaggio in termini di forza fisica. Queste situazioni venivano spesso rese pubbliche, causando una totale umiliazione alle donne coinvolte.

In una significativa e recente rivoluzione in questa terribile politica, il CIO ha fermato tutti questi controlli genetici, a cominciare dai giochi olimpici estivi del 2000. Poi, il 17 Maggio 2004, il CIO ha annunciato che le donne e gli uomini transessuali operati potranno gareggiare, sotto certe condizioni, a partire dai giochi estivi del 2004. Pertanto, la discriminazione contro la partecipazione di persone IS e TS alle Olimpiadi è finalmente terminata.

Per una panoramica sulle molte categorie e sull’incidenza delle condizioni intersessuate, consultate la pagina della Intersex Society of North America intitolata “Quanto sono comuni le condizioni intersessuate?”. For more information, see Wikipedia’s excellent page on intersexuality, which includes links to many websites about specific conditions.

L’esistenza di neonati intersessuati XY ( geneticamente maschi ) che hanno genitali femminili e crescono con identità di genere femminile ( ragazze CAIS ), è stata una delle situazioni di intersessualità più presto riconosciute, che ha portato anni fa gli scienziati a riconoscere che la identità di genere NON E’ determinata direttamente dai geni XY o XX. Invece, gli scienziati hanno teorizzato che la identità di genere sia neutrale alla nascita e sia determinata più tardi, nella prima infanzia, dai genitali e dalla educazione. Il principale sostenitore di questa tesi è stato John Money della John Hopkins University.

Secondo questa teoria, un bimbo che abbia una vagina e sia cresciuto come una ragazza svilupperà una identità di genere femminile, indipendentemente dai suoi geni. In modo simile, la teoria sostiene che un bimbo che abbia un pene e sia cresciuto come un maschio svilupperà una normale identità di genere maschile, indipendentemente dai suoi geni. Se la identità di genere del bimbo non era congruente con questa teoria, gli psicologi e gli psichiatri assumevano che qualcosa fosse “andato storto” nella educazione del bambino, o che il bimbo fosse mentalmente disturbato o deluso in qualche modo ( cioè “malato di mente”). La soluzione ad ogni problema di identità di genere veniva ricercata attraverso la psichiatria, basandosi sull’assunzione che questo “disturbo mentale” poteva essere corretto.

 
La pratica della “correzione chirurgica” dei genitali dei bimbi intersessuati per renderli “normali”:

Negli anni ’60, i progressi nella chirurgia plastica combinati con la teoria sulla identità sessuale “Genitali + educazione” portarono i medici a raccomandare interventi chirurgici “correttivi” su molti tipi di neonati intersessuati. L’idea era di rendere l’aspetto estetico dei genitali corretto per un maschio o una femmina, e poi crescere il bimbo in accordo con l’aspetto dei suoi genitali, credendo che il bimbo sarebbe cresciuto sviluppando congruentemente una normale identità sessuale.

John Money, della John Hopkins University, che gradualmente divenne la autorità dominante nella comunità medica riguardo agli “studi sull’identità di genere”, era il maggiore sostenitore di questa prassi. Sostenitore della psicologia comportamentale, secondo cui la mente di un neonato è un foglio bianco senza innate caratteristiche di personalità, John Money teorizzò  che l’identità di genere fosse solamente il prodotto di educazione e socializzazione.

Il motivo per eseguire operazioni chirurgiche “correttive” sui neonati era risolvere “l’emergenza sociale” causata da una nascita intersessuata. La stessa esistenza in natura di molti neonati intersessuati, con le loro molte variazioni nei genitali, in realtà spezza la stretta dicotomia maschio-femmina della nostra cultura. Così, l’esistenza dei bambini intersessuati mette in gioco molte profonde questioni religiose e legali. I genitori e i medici sono soggetti  a una pressione sociale incredibile per eliminare queste “deviazioni”. John Money fornì una base teorica che validava la chirurgia “correttiva “ sui neonati, per farli apparire “scientificamente sani”.

Dato che era più facile creare chirurgicamente “una femmina” anziché “un maschio”, accadeva di frequente che neonati XY che avevano un pene molto piccolo o assente venivano trasformati in femmine. Il fatto che del tessuto genitale sensibile fosse perso in questo processo non dissuadeva i chirurghi, perché per molti anni la nostra società non ha riconosciuto apertamente che la maggior parte delle donne ha forti pulsioni sessuali e la capacità di raggiungere un orgasmo. Se il neonato veniva trasformato in una femmina, i medici non si preoccupavano che potesse avere in seguito forti pulsioni sessuali e godere nel fare l’amore; si preoccupavano solamente che potesse funzionare sessualmente per il piacere del suo partner maschile 

La chirurgia corretiva sui neonati intersessuati è stata fatta per molti anni, con una frequenza di circa 1 ogni 2000 nascite. In molti casi la correzione crea delle femmine. Sorprendentemente, non è mai stato organizzato uno studio scientifico per seguire nel tempo questi casi!

Persino nei primi anni di questa pratica chirurgica, c’erano persone che raccomandavano prudenza, particolarmente un giovane ricercatore di nome Milton Diamond, adesso Professore alla Università delle Hawaii. Mentre era ancora uno specializzando, Diamond fece una critica audace alla teoria di Money in una pubblicazione del 1959 intitolata “ Una valutazione critica della genesi del comportamento sessuale umano”.  Le riflessioni di Diamond erano basate sulle sue osservazioni durante la sperimentazione con animali. Inoltre portò “prove biologiche, psicologiche, psichiatriche, antropologiche, endocrinologiche per convincere che la identità sessuale è cablata ( hardwired ) nel cervello virtualmente fin dal momneto del concepimento” ( consultate “Come la natura lo ha fatto “ – “As Nature Made Him - , pag. 44 ).

Tuttavia, la convinzione che gli esseri umani “fossero andati oltre le influenze della evoluzione biologica in fatto di sessualità” e che il genere e la sessualità di una persona fossero “costruiti socialmente” era già stata profondamente impressa nella comunità medica. Sotto l’influenza del “profeta dell’identità di genere” John Money, questa visione dominò il pensiero medico e psicologico per le rimanenti decadi del 20esimo secolo. Interventi chirurgici su neonati intersessuati furono fatti a migliaia durante quelle decadi, e ancora senza alcuno studio a posteriori. Solo verso la fine del secolo questioni orribili cominciarono ad essere sollevate, quando occasionali verifiche a posteriori rivelavano che le cose non erano andate come previsto da John Money.
 
 
Come questi “tentativi di correzione” rivelano che le vecchie teorie sulla formazione dell’identità di genere erano sbagliate:

In anni recenti, molte persone intersessuate si sono trovate via internet e hanno cominciato a confrontare le loro esperienze. Come risultato, è diventato chiaro alle persone intersessuate che molti degli “interventi correttivi” non hanno funzionato secondo le teorie dei medici. Invece, molte persone intersessuate sono state lasciate “genitalmente mutilate” da quegli interventi correttivi. Molte soffrivano anche di crisi di identità di genere, per il fatto di avere subito un riassegnamento del genere arbitrario, basato sulla cosa che “era più facile fare” per i chirurghi.

Sotto la pressione degli attivisti intersessuati, specialmente appartenenti al gruppo di recente formazione ISNA, sono alla fine cominciati studi a posteriori ( follow-up ) sui neonati che avevano subito una “correzione chirurgica”. Il primo di questi studi, su 25 neonati geneticamente XY a cui mancava il pene (cloacal exstrophy syndrome) e che erano stati chirurgicamente trasformati in femmine e allevati come ragazze, ha rivelato che tutti e 25 avevano sviluppato una identità di genere MASCHILE.

Tutti quei bimbi, anche se allevati come femmine, avevano esibito il comportamento rude e irruente dei maschi da piccoli. Come teenagers, tutti questi ragazzi avevano sostenuto, contro ogni evidenza dei loro genitali e della loro educazione femminili, di essere dei maschi e volevano diventare maschi. Molti di essi disperatamente cercavano una ragazza, proprio come ogni altro ragazzo di quella età.

Invece di reindirizzare la loro innata identità di genere e fare diventare questi ragazzi intersessuati femmine, gli interventi chirurgici di correzione li avevano in effetti trasformati nell’equivalente di un transessuale FTM! Molti di questi ragazzi hanno affrontato la terapia ormonale e il riassegnamento di genere sociale da femmina a maschio. Tragicamente, gli effetti degli interventi chirurgici di correzione subiti da neonati precludono la possibilità di ricostruire dei genitali maschili e in molti casi anche la possiblità di sperimentare il piacere sessuale e l’orgasmo.

 
Altri insegnamenti riguardo l’identità di genere dai casi di intersessualità:

Questi recenti studi mettono in discussione l’intera pratica attualmente in uso di correzione chirurgica sui neonati intersessuati.

Gli studi poi indicano qualcosa di ancora più terrificante: ribaltano la teoria che i genitali e l’educazione determinano l’identità di genere, facendo scattare un cambiamento nel pensiero della comunità medica riguardo alla vera natura della identità di genere. Le esperienze personali di persone intersessuate che hanno attraversato percorsi differenti ( alcune “corrette chirurgicamente” come neonati, alcune no ) stanno diventando note e stanno aiutando a sviluppare una migliore comprensione delle molte variazioni nella identità di genere che sono indipendenti dalla fisicità ( physicality ) di ognuno.

Per esempio, in una condizione intersessuata come il mosaico XY-Turner ( mixed gonadal dysgenesis ) un bimbo può mostrare alla nascita genitali maschili normali ed essere cresciuto come un maschio, ma poi non sviluppa caratteristiche maschili durante la pubertà e rimane invece esile e di aspetto femminile. Questi ragazzi possono trovarsi di fronte a grandi difficoltà se la loro condizione non è correttamente diagnosticata e/o se non sono al corrente delle opzioni per il suo trattamento. Se essi non hanno una ben definita identità di genere maschile, può essere una scelta difficile per loro se intraprendere un trattamento con testosterone per diventare uomini o invece affrontare un trattamento con estrogeni e l’intervento chirurgico di correzione dei genitali per diventare donne. In alcuni casi, i ragazzi XY-Turner hanno identità di genere femminile e se viene lasciata loro la possibilità di scegliere sceglieranno di diventare donne.

L’articolo “Cosa sanno i bambini?” ("What do children know?" ), di Jane Spalding, racconta la interessante storia di uno di questi ragazzi che, allevato come un maschio, aveva invece identità di genere femminile e che ha affrontato un riassegnamento ormonale e chirurgico per diventare donna tra i venti e i trent’anni. L’esistenza di questi casi ancora una volta confuta il proclama di John Money che l’aspetto dei genitali e l’educazione stabiliscono l’identità di genere.

Jane Spalding
 
Mal guidata dalle teorie di Money per molte decadi, la classe medica ha causato la mutilazione fisica irreversibile di migliaia e migliaia di bimbi intersessuati. Per un interessante approfondimento riguardo la traumatica esperienza di vita di una persona intersessuata “corretta” chirurgicamente alla nascita e cresciuta senza sapere cosa le era stato fatto, leggete la recente intervista a Cheryl Chase in “Between the Lines: coming to terms with children born intersexed”, di Victoria Tilney McDonough.
 
Cheryl  è la fondatrice e direttrice della Società delle Persone Intersessuate del Nord America ( ISNA ) e la leader storica del movimento per far terminare la vergogna, la segretezza e le correzioni chirurgiche non volute su quelle persone nate con una anatomia riproduttiva atipica. La ISNA sta lavorando per far finire l’idea che la condizione intersessuata sia vergognosa o anomala. Nei soli Stati Uniti, 5 bimbi ogni giorno vengono sottoposti a non necessari e dannosi interventi chirurgici correttivi. La ISNA preme sui medici affinchè usino una prassi di cura che sia mirata al benessere del paziente, anziché all’occultamento della sua condizione. Per un ulteriore approfondimento su questi temi, guardate il documentario di Discovery Channel “E’ un maschio o una femmina?”, prodotto con la partecipazione dell’ISNA.
 
 
Cheryl Chase, Direttore Fondatore dell’ISNA

“Quando nasce un bambino intersessuato,

la prassi è di solito eseguire un intervento correttivo,”

dice Cheryl Chase, che fu chirurgicamente “corretta” in femmina all’età di 18 mesi.

“ I medici vogliono ‘riparare’ ciò che non è giusto,

poi schiaffare un pannolino addosso al bambino e mandarlo incontro alla sua vita”.

 
 

La teoria che la identità di genere viene costruita socialmente è alla fine demolita:

L’allontanamento dal paradigma di John Money è avvenuto rapidamente, dopo che la comunità scientifica è venuta a conoscenza che Money ha nascosto per molti anni prove nitide che le sue teorie erano sbagliate. L’ultima goccia è stato il caso, fortemente pubblicizzato, di “John/Joan”, presentato nel libro “Come la natura lo ha fatto: il ragazzo che fu allevato come una ragazza”, di John Colapinto.

Alcuni decenni fa, John Money consigliò ai genitori di un neonato, che aveva perso la gran parte del suo pene in un “incidente” medico, di correggerlo chirurgicamente in una femmina – secondo la teoria che “ella” sarebbe cresciuta come una ragazza normale invece che come un “ragazzo anormale”. Questo è stato un caso veramente degno di nota per i ricercatori scientifici perché il bimbo era nato con un gemello identico, che poteva servire come base di confronto nello studio dello sviluppo dell’identità di genere. Come primo passo, il neonato fu castrato e la rimanenza del suo pene rimossa. Poi fu allevato come una femmina. Tuttavia, esibendo chiaramente una innata identità di genere di un maschietto, “ella” cominciò a dichiarare di essere “in realtà un maschio” e si ribellava ai tentativi di obbligarla a comportarsi come una “femmina”. Durantre la pubertà, ancora all’oscuro del suo intervento chirurgico correttivo, resistette ai tentativi dei genitori e del medico di femminilizzarla con gli estrogeni e ulteriori interventi chirurgici. Alla fine, ha affrontato la transizione per diventare un uomo, come avrebbe fatto un transessuale FtM. In questo caso, crescere un maschietto con genitali femminili come una femmina chiaramente NON ha alterato il senso innato del bambino di appartenere al suo vero genere.

Durante molte decadi, John Money ha fatto riferimento al caso di John/Joan come una vittoria, fabbricando prove che indicavano che questo caso era stato un “completo successo”. Money non permise mai a nessuno di avvicinarsi a Joan per evere informazioni sulla sua vita, impedendo ogni contatto in nome della privacy. Il caso gradualmente divenne così leggendario che divenne la pietra migliare del supporto all’intera teoria sull’identità di genere di Money. 

Ma alla fine venne fuori la devastante notizia che John Money conosceva perfettamente il fatto che la chirurgia correttiva su quel neonato non aveva funzionato affatto. E ancora peggio, egli aveva deliberatamente nascosto questa confutazione delle sue teorie per decadi, durante le quali altre migliaia di neonati erano state sottoposte a mutilazioni chirurgiche. Esattamente, fu il Prof. Milton Diamond, lo scienziato che coraggiosamente aveva contrastato Money da giovane laureato decadi prima, a rivelare l’imbroglio.

Il Prof. Diamond aveva sempre avuto sospetti sui risultati di Money. Durante gli anni aveva cercato tramite numerosi studi e pubblicazioni di persuadere gli altri studiosi a considerare almeno la possibilità che l’identità di genere fosse innata. Tuttavia, i suoi sforzi non avevano risultato, dato il dominio intellettuale di Money in questo ambito. 

Alla fine, nei primi anni ’90, Diamond riuscì a rintracciare la “bambina Joan”, ora presumibilmente una donna cresciuta, il cui caso era stato il fondamento dell’intera teoria di Money. Semplicemente desiderando verificare cosa le era o non era successo, Diamond scoprì l’incredibile fatto che “ella” non si era mai sentita una femmina per nulla ed ora era un uomo sposato!*

[*The story later came to a very tragic end.  Although "John" had been able to socially and surgically reverse his childhood reassignment and become a male, "he acknowledged a deep well of wrenching anger that would never go away. "You can never escape the past," he told the Seattle Post-Intelligencer in 2000. "I had parts of my body cut away and thrown in a wastepaper basket. I've had my mind ripped away.""  "John" committed suicide on May 4 2004.]

Diamond e un collega, Sigmundson, a questo punto lavorarono instancabilmente per documentare cosa era successo in questo caso, e scrissero una pubblicazione per rivelare i risultati. La pubblicazione era così scottante che molti giornali scientifici semplicemente la respinsero! L’influenza di Money e knee-jerk buy-in (?) sulla corrente di pensiero ormai affermata riguardo all’identità di genere era grande fino a questo punto. I vari giornali scientifici semplicemente non potevano credere all’evidenza che era davanti a loro!

La pubblicazione, “Riassegnamento del sesso alla nascita: osservazione a lungo termine e implicazioni cliniche”, di Milton Diamond e H.Keith Sigmundson, alla fine fu pubblicata nel 1997 negli “Archivi di medicina pediatrica e della adolescenza”. Ci fu un incendio di reazioni sui media e nella comunità scientifica alle sbalorditive notizie riportate. Venne pubblicamente rivelato che John Money aveva falsificato l’evidenza e nascosto la contro-evidenza proprio nel caso che costituiva la pietra migliare della sua intera teoria sull’identità di genere. Entro i due anni successivi lo scrittore John Colapinto pubblicò un dettagliato resoconto dell’intera storia, portandola al grande pubblico.
 

 
 
 

La storia di John/Joan ottenne iniziale attenzione pubblica tramite un articolo di John Colapinto sul magazine Rolling Stone dell’11 Dicembre 1997 intitolato “La vera storia di John/Joan”. Qui di seguito ecco un estratto dall’ultima pagina di quell’articolo:

”- - - La sua storia ha scosso alle fondamenta il castello di teorie costruito da John Money dagli anni ’50. E ha esposto il difetto principale della teoria che ha dominato la maggior parte del ventesimo secolo. Fu Sigmund Freud ad affermare per primo che un sano sviluppo psicologico come maschio o femmina dipende in gran parte dalla presenza o assenza del pene – il concetto principale della teoria di Money dello sviluppo sessuale e la ragione ultima per cui John Thiessen fu dapprima trasformato in una femmina. E’ un concetto che, oggi, è anche stato chiamato in causa dalla ricerca neurobiologica che, nel campo sessuale, è la scienza leader, per raggiungere la conclusione che, come dice il Dr. Reiner, “l’organo sessuale più importante non sono i genitali; è il cervello - - -“

 
 
 
John Money, Ph.D.

“Teorico” dell’identità di genere che sosteneva che l’identità di genere viene costruita socialmente.
Ha imposto le sue teorie grazie al predominio personale nel suo campo e falsificando e sopprimendo i risultati delle ricerche contrari alla sua visione.

 
Milton Diamond, Ph.D.

Professore di anatomia e biologia riproduttiva che ha distrutto la teoria di Money a lungo accettata che l’identità di genere sia costruita socialmente. Il suo lavoro invece suggerisce fortemente che l’identità di genere sia innata biologicamente.

Il Prof. Diamond ha da allora ottenuto riconoscimenti importanti per il suo lavoro. Direttore del “Pacific Center for Sex and Society” alla Università delle Hawaii, ha scritto molto sull’argomento dell’identità di genere e sugli interventi chirurgici correttivi su neonati intersessuati. Vi raccomando caldamente le sue pubblicazioni, per esempio : “Sex and Gender are Different: Sexual Identity and Gender Identity are Different ” e “An Emerging Ethical and Medical Dilemma: Should Physicians Perform Sex Assignment on Infants with Ambiguous Genitalia? ( “Sesso e genere sono differenti: l’identità sessuale e l’identità di genere sono differenti” e Costituiscono un dilemma emergente dal punto di vista etico e medico: dovrebbero i medici eseguire interventi correttivi su neonati con genitali ambigui?”).

La confutazione delle teorie di John Money sta finalmente portando ad uno spostamento delle convinzioni non solo nella comunità scientifica, ma anche in quella medica, anche se qui i progressi saranno più lenti, data la perdurante influenza della visione di Money tra i medici “più anziani”. Sta anche portando ad un assalto legale alla continuazione della pratica di correzione chirurgica sui neonati da parte dei chirurghi “tradizionalisti”. Consultate in particolare il recente articolo sulla Yale Law Review ( rivista di legge di Yale ) che sottolinea la emergente consapevolezza dei problemi medico-legali in questo campo.
 
 
 
La teoria che un imprinting del cervello prima della nascita e le strutture CNS determinano identità e sensazioni di genere innate:

Bene, se non sono i geni a determinare l’identità di genere ( la presenza di ragazze cAIS lo prova ) , e se non sono l’aspetto dei genitali e l’educazione a determinarla ( i ragazzi con “cloacal exstrophy” lo provano ), allora cosa diavolo determina l’identità di genere di una persona?

Sta crescendo l’evidenza scientifica che in qualche modo alcune strutture del cervello nell’ipotalamo ( la regione BSTc ) determinano in una persona le sensazioni sessuali profonde e una innata identità di genere. Queste strutture sono “fisicamente cablate” ( hard wired ) prima della nascita nei centri più remoti del cervello ( lower brain centers ) e nel sistema nervoso centrale ( CNS ) durante la prima parte della gravidanza, durante un processo di imprinting del sistema nervoso centrale ( CNS ) modulato dagli ormoni.

Sembra che, se quelle strutture del cervello e del CNS vengono mascolinizzate nella prima parte della gravidanza dagli ormoni nel feto, allora il bimbo avrà percezioni maschili e una identità di genere maschile, indipendentemente dai geni e dai genitali. Se quelle strutture non vengono mascolinizzate nella prima fase della gravidanza, il bimbo avrà percezioni femminili e una identità di genere femminile, ancora una volta indipendentemente dai geni e dai genitali. Come nel caso di neonati intersessuati con genitali ambigui, ci sono senza dubbio molte gradazioni di intersessualità delle strutture del cervello e del CNS, così che mentre alcuni neonati sono completamente transsessuali ( cross-gendered ), altri lo sono solo in parte.

Ricerche più recenti indicano che il cervello comincia a differenziarsi in maschi e femmine embrionali persino prima, forse addirittura prima che gli ormoni sessuali embrionali entrino in gioco, con un meccanismo non ancora compreso – l’identità di genere diventa quindi un complesso effetto della interazione tra la differenziazione del cervello che avviene prima e gli ormoni embrionali che agiscono in seguito. Per saperne di più su questa ricerca emergente vedete “Lo sviluppo del cervello, il più importante organo sessuale” ("Brain development: The most important sexual organ"), Nature magazine, January 29, 2004 (Nature 427, 390 - 392)

Questo è il motivo per cui è possibile per alcuni bambini avere identità di genere inconsistenti coi loro geni. Nei casi cAIS, per esempio, le strutture del cervello di quelle persone sono probabilmente insensibili agli effetti mascolinizzanti del testosterone del feto, così come lo sono i loro genitali. Perciò, esse sviluppano le strutture cerebrali e l’identità di genere di una femmina, anche se geneticamente sono XY. 

Questo è anche il motivo per cui è possibile per alcuni bambini avere identià di genere inconsistenti coi loro genitali e la loro educazione. Nei casi di bambini con “cloacal exstrophy” ( micropeni ) presi in considerazione in precedenza, le loro strutture cerebrali e del CNS probabilmente erano state mascolinizzate sotto l’influenza del testosterone del feto, portandoli più tardi a sviluppare identità di genere maschili, anche se erano stati chirugicamente “corretti” in femmine e allevati come femmine. 

Le osservazioni di quei casi di “cloacal exstrophy” stanno già avendo un profondo impatto sulla comunità dei ricercatori medici. Queste stanno alla scienza che studia il genere come le osservazioni di Galileo delle lune di Giove.

Queste sono osservazioni drammatiche, senza precedenti, innegabili che spostano il paradigma di pensiero precedentemente accettato, in un’area della scienza che che è stata soggetta a così tanta cattiva informazione e tabù. Nel caso di Galileo, lo spostamento fu da un universo terra-centrico a uno sole-centrico. In questo caso, lo spostamento è da una teoria sulla identità di genere basata su “genitali + educazione” a una teoria basata sullo “sviluppo neurobiologico del sistema nervoso centrale ( CNS )”.

Le implicazioni di questo cambiamento portano lontano, specialmente per quelli che soffrono di identità cross-gender. Invece di considerare questi problemi di identità come “psicologici”, si capisce ora che essi possono essere considerati di natura “neurologica”.

Ascoltate attentamente le conclusioni di William Reiner, M.D., clinico pediatrico e ricercatore al John Hopkins Hospital, basate sul suo lavoro con i bambini intersessuati ( Reiner ora è impegnato nello studio a posteriori della Cloacal Exstrophy, che sta confermando le sue conclusioni ):
 
 

“Alla fine, sono solo i bambini stessi che possono e devono identificare chi e cosa sono. Noi clinici e ricercatori dobbiamo ascoltare e imparare. Le decisioni cliniche devono in definitiva essere basate non su considerazioni anatomiche, o sulla “correttezza” della funzione sessuale, perché questa non è né una questione morale né di conseguenze sociali, ma devono essere basate sul percorso più appropriato in relazione al più probabile pattern di sviluppo psicosessuale del bambino. In altre parole, l’organo che appare essere critico nello sviluppo psicosessuale e nell’adattamento è il cervello, non sono i genitali esterni”.

William Reiner, M.D., To Be Male or Female--That is the Question, 151 Arch Pediatr. Adolesc. Med. 225 (1997)].

   

E’ sorprendente che gli psichiatri abbiano completamente ignorato tutto questo nel passato, e così a lungo assunto che l’identità sessuale fosse neutrale alla nascita, e più tardi generata dalle interazioni sociali. Le stesse persone con problemi di identità di genere hanno a lungo riferito che non si tratta di problemi di PENSIERI, ma di percezioni cross-gender e di SENSAZIONI CORPOREE – da bambino piccolo le sensazioni di come il corpo vuole muoversi, come rispondi ad essere toccato, quanto aggressivo o viceversa tenero sei, come interagisci con gli altri bambini. Poi, dopo la pubertà, la sensazione quando vieni eccitato sessualmente, se questa profonda “urgenza” sia maschile ( bisogno di penetrare ) o femminile ( bisogno di essere toccata e penetrata ).

Uno non “costruisce col pensiero” queste sensazioni sessuali e di genere maschile/femminile , prodotte dal CNS, semplicemente le prova! I meccanismi base di percezione coinvolti sono innati ( hard-wired ) e non possono essere cambiati con cure psichiatriche più di quanto si possa cambiare permanentemente la percezione del caldo con quella del freddo e viceversa.

Qualunque processo prenatale ( in-utero ) le determini, le sensazioni sessuali e l’identità di genere di una persona fanno parte del nucleo del suo essere.L’identità di genere è fissata, immutabile e irreversibile da ogni espediente medico o psicologico conosciuto. Ora sappiamo anche che c’è solo un metodo per determinare la tua identità di genere. Bisogna chiedere a TE! Il tuo genere è una percezione : TU sei la sola persona che sa di sicuro quale è e nessun altro può dirlo al posto tuo.
 
 
 
TRANSGENDERISMO:

Ora che abbiamo qualche nozione di base su genere e identità di genere e abbiamo approfondito un po' le difficoltà incontrate dalle persone intersessuate, siamo preparati per apprendere e capire riguardo al transgenderismo e transessualismo. 

In questa pagina web ci focalizziamo sulla condizione "da maschio a femmina" ( MtF), dato che questa è la diretta esperienza di Lynn. Tuttavia, c'è un insieme di condizioni "da femmina a maschio( FtM )" completamente simmetrico  e quasi altrettanto comune. Per maggiori informazioni sul transgenderismo e transessualismo FtM consultate i siti di "FtM International" e "The American Boyz".   L'articolo " Ragazze che saranno ragazzi", di T.Eve Greenaway discute l'improvviso emergere allo scoperto del transgenderismo FtM in molti colleges e università degli Stati Uniti.  Per un approfondito background sul transgenderismo e transessualismo FtM, consultate il recente libro " Transmen & FtMs", di Jason Cronwell e anche il libro di Jamison Green "Becoming a Visible Man". Consultate anche la nuova pagina web di Lynn che propone foto e weblinks di Uomini transessuali di successo.
 
Introduzione:

Si parla poco e in genere si nasconde il fatto che alcuni ragazzi apparentemente normali  non sono affatto ragazzi, ma avrebbero dovuto essere ragazze. Anche se hanno geni normali XY, genitali maschili normali, e vengono cresciuti come ragazzi, nondimeno essi hanno sensazioni di genere, sensazioni fisiche e identità di genere femminili. In modo simile, ci sono ragazze che non sono affatto ragazze, ma avrebbero dovuto essere ragazzi. Non capita molto spesso, ma succede. Ed è sempre stato così.

Forse una volta su 200 o 400 nascite,qualcosa probabilmente va storto negli stadi iniziali della gravidanza così che gli ormoni sessuali non hanno l'effetto usuale sull'integrazione del cervello del feto.In questi casi, nascono bambini che hanno un sesso neurologico e una identità di genere innata che sono in contrasto con quelli suggeriti sia dai loro geni che dai loro genitali.  Dato che questi neonati appaiono normali, verranno cresciuti nel modo sbagliato rispetto al loro sesso neurologico. Crescere nel ruolo di genere sbagliato causa loro una profonda disforia di genere e una profonda angoscia durante la crescita. Questi sono i "transessuali (TS)", i più intensamente affetti dal "transgenderismo (TG)" . 

In molti più casi, forse uno su 50, sembra che il “grado di transgenderismo” sia meno pronunciato, ma ancora presente – e questo succede sia nei maschi che nelle femmine. Possiamo stimare queste cifre dal numero di persone con problemi di genere che si sono sempre mescolate con la comunità gay. Anche se si tratta di una piccola frazione di quella comunità, esse sono forse l’1% o il 2% della popolazione totale. Questo gruppo di bambini presenta un’ampia scala di gradazioni nel sentirsi cross-gender ( proprio come il gruppo dei bimbi intersessauti presenta una grande varietà di anomalie genitali ). Molti di questi bambini avranno grandi problemi di adattamento se forzati in un ruolo di genere troppo definito.  

Le donne si accorgono di queste situazioni, specialmente quando si tratta di bambini molto effeminati che veramente avrebbero dovuto essere femmine. Spesso diranno tra sé e sé “ avrebbe dovuto essere una bambina”. Queste reazioni dovute al buon senso sono raramente discusse al di fuori di una compagnia strettamente femminile. Specialmente i padri faranno ogni sforzo per “raddrizzare” questi questi bimbi. I bambini effeminati sono erroneamente giudicati come “pre-omosessuali”. Ogni sforzo viene fatto per “salvare il bambino da quel destino”. D’altro canto, a una bambina che si sente un maschio è spesso concesso di diventare un “maschiaccio” e non essere criticata per questo – di fatto ella può persino essere approvata per il suo comportamento aperto e aggressivo in una società dominata dai maschi. Tuttavia, anche lei può provare angoscia riguardo al ruolo di genere che le viene assegnato, come succede ai ragazzi transgender MtF.

Non c’è alcuna prassi socialmente accettata per tali ragazzi per dire a qualcuno “ mi sento una femmina” e ottenere assistenza attiva per il loro problema di identità di genere. Invece, i giovani transgender spesso fanno propria l’idea dei genitori e dei compagni di scuola che il loro destino è quello di diventare “uomini gay”. Alcuni in seguito provano a “diventare gay” e a farsi accettare nella comunità gay maschile, ma di fatto questa strada molto raramente funziona. Gli uomini gay cercano uomini come partners, non persone la cui identità di genere è femminile. L’ultima cosa al mondo che un giovane MtF potrebbe mai diventare è un uomo gay che è compiaciuto della sua mascolinità e delle sue parti maschili persino di più di un maschio normale 

Molti altri giovani transgender trovano segretamente il modo di travestirsi in abiti femminili come modo per esplorare e manifestare il loro sentire femminile, spesso cominciando a fare questo ben prima della pubertà. La negazione di opportunità di esprimere apertamente i loro desideri riguardo al proprio genere e la necessità di mantenere completa segretezza riguardo al loro travestirsi sono spesso fonte di tremeda angoscia, ansia e depressione per questi giovani.

Pochi teenagers transgender e transessuali MtF cecheranno di apparire apertamente come ragazze e può essere che attraggano ragazzi normali come partners ( cioè, ragazzi che le amano come ragazze ). Altri teenagers MtF cercheranno la compagnia delle ragazze, e ne saranno attratti e le ameranno come se essi stessi fossero lesbiche. In questi casi, se le loro partner li accettano, essi possono essere amanti e partner attenti e meravigliosi. Tuttavia, molti giovani transgender proveranno così tanta vergogna e umiliazione a causa delle loro tendenze femminili che nasconderanno le loro “ terribili segrete tendenze” a tutti, talvolta persino a se stessi, per molto, molto tempo.

Per quelli fortemente transgender o transessuali, vivere senza una precisa collocazione di genere genera una separazione da incubo dalla “danza della vita”. Che si tratti di avere appuntamenti, trovare amore, corteggiare, sposarsi, crescere bambini, e in generale fare tutte quelle piccole cose quotidiane che continuamente mettono in evidenza l’appartenenza di genere di ognuno, i transgender rimangono spesso ai lati, a guardare come spettatori. O, peggio, pur sentendosi sgradevoli e ridicoli nel loro ruolo sociale di maschi, sono costretti a “recitare”, contro ogni loro sentire, un ruolo estraneo alla loro intima natura femminile.

Il nome che raggruppa tutte queste forme di intense sensazioni “cross-gender” è disforia di genere, o disordine dell’identità di genere. (Questa condizione viene spesso chiamata “disordine dell’identità di genere” (GID). Tuttavia, noi ci asteniamo dall’usare il termine “disordine”, perchè consideriamo questa condizione come una variazione naturale dell’identità di genere. Invece, preferiamo usare la perifrasi “disforia di genere” per riferirsci all’angoscia dell’essere obbligati a vivere secondo il genere sbagliato).  Per una descrizione più formale del GID e per avere informazioni sulla ricerca in questo campo, potete seguire il seguente collegamento al sito della “Gender Identity Research and Education Society (GIRES)

 

GIRES Main Page

Disforia di genere [2002]

Definizione e sinossi della eziologia del disordine dell’identità di genere negli adulti e del transessualismo

 

 “In conclusione, il transessualismo è strettamente associato con lo sviluppo neurologico del cervello … Si è trovato che questa condizione non è modificata ( superata ) nè da una socializzazione in senso opposto, nè da trattamenti psicologici o psichiatrici … Questi individui possono trarre giovamento da un approccio che comprende un programma di trattamento ormonale e di chirurgia correttiva per riallineare il loro fenotipo con la loro identità di genere, insieme con un intervento psico-sociale ben integrato per assisterli nell’adattamento al ruolo sociale appropriato per loro …I trattamenti possono variare e dovrebbero essere personalizzati in base alle esigenze e circostanze particolari di ogni individuo.” 

 

-Estratti dal compendio GIRES della ricerca corrente sulle cause del GID; questo documento porta la firma delle massime autorità della ricerca in questo campo.

 

 
Terapia e trattamento medico delle donne transgender e transessuali: 

Adesso esistono servizi di consulenza sessuologica e gruppi di supporto in molte grandi città per aiutare le persone transgender nella diagnosi della loro condizione e ad informarsi delle possibilità di trattamento medico e di transizione sociale. Il web ora offre un gran numero di siti di supporto per persone transgender e transessuali, che forniscono una gran quantità di informazioni pratiche riguardo i servizi di consulenza e la transizione. Molti di questi siti mantengono liste aggiornate di fornitori di servizi per persone TG/TS ( consulenti, endocrinologi, chirurghi, istituti per la termocoagulazione dei peli ). Alcuni di questi siti ( come il TG Forum) mantengono liste di club, gruppi di supporto e informano riguardo eventi importanti a livello nazionale in cui le persone TG possono incontrarsi per un aiuto reciproco.

In molti casi, vincoli di ruolo sessuale rilassati e flessibilità nel vestire, nel comportamento e nel modo di presentarsi possono alleviare il disagio delle persone transgender e migliorare di molto le loro possibilità di una onesta espressione di sé e di provare un senso di benessere e felicità. In molti casi in cui l’individuo trova un certo grado di pace interiore e di accettazione di sé in questa maniera, può andare avanti e trovare un partner e godere di una vita piena senza ulteriori sforzi per modificare il suo genere. 

Tuttavia, persone con forti pulsioni transgender possono considerare un cambiamento fisico, assumendo ormoni sessuali, e un cambiamento sociale vestendo permanentemente in abiti femminili, affrontando così una “transizione di genere”, di solito con il consiglio e la guida di un buon consulente. Molte persone ora affrontano una transizione di genere ogni anno, e poi vivono la loro vita secondo il genere sociale in cui si sentono più a loro agio, pur rimanendo in qualche modo nel mezzo dello spettro di variazioni fisiche possibili ( cioè, senza affrontare un riassegnamento chirurgico di sesso per modificare i propri genitali ).

Le traiettorie di genere delle donne TG variano considerevolmente da persona a persona, dipendentemente da molti fattori, inclusi l’intensità della loro condizione e il momento e metodo iniziali di esprimersi apertamente riguardo alla loro condizione.  

Per esempio, nelle decadi passate era molto comune per giovani ragazze intensamente TG migrare verso la “scena dei travestiti” gay ( vedi sotto ) , dove avevano la possibilità di vestire apertamente in abiti femminili e di esibirsi in pubblico, e di provare l’esperienza di essere attraenti per gli uomini e di guadagnarsi i loro favori ( anche se di uomini gay, che le consideravano maschi ). Non era un segreto che c’era sempre stata una minoranza di “drag queen” gay che non erano affatto ragazzi gay, ma che erano in realtà ragazze transgender ( o addirittura transessuali ).  

Con la recente proliferazione di club e gruppi di travestiti maschi eterosessuali ( vedi sotto ), e con le molte possibilità per travestirsi in modo “sicuro” in tali ambienti, oggi è diventato persino più comune per le giovani TG il pensare inizialmente di essere maschi inclini al travestimento ed essere attratte dalla scena dei travestiti. Solo col tempo esse si rendono conto di non essere solamente interessate a travestirsi per la propria autoeccitazione sessuale. Sentendo di non essere in realtà come la maggioranza dei traverstiti maschi( che usualmente hanno mogli e fidanzate a casa ), cominciano a confrontarsi con il loro problema di disforia di genere. Una volta che questa consapevolezza del proprio essere differenti si fa strada, la persona TG di solito si allontana dalla scena dei travestiti per interagire con sessuologi e gruppi di supporto TG.

Anche le conferenze sui problemi di genere a livello nazionale adesso permettono a persone che stanno cominciando ad esplorare i loro problemi di genere di partecipare in modo anonimo a grandi eventi ed avere informazioni sull’intera gamma di possibilità per la transizione. Conferenze come “Southern Comfort” e “Colorado Gold Rush”, anche se sono principalmente grossi momenti di aggregazione per travestiti eterosessuali, includono anche eccellenti seminari e workshop per aiutare le persone ad iniziare la transizione. Chiunque abbia dubbi sulla propria identità di genere può partecipare a una di queste conferenze ( come maschio o femmina ) incontrare e parlare con persone ad ogni stadio di transizione e ottenere rapidamente un sacco di informazioni sul “come fare” ( how-to ), sui problemi e sulle possibilità della transizione. 

Il Web ha avuto un profondo effetto sul mondo TG stimolando una propagazione molto rapida delle conoscenze riguardo la transizione e aiutando le persone a mettere in rete e condividere informazioni. Con l’emergere del Web e la vasta disponibilità di informazione in formato elettronico sul transgenderismo e il transessualismo, molte persone TG adesso evitano il passaggio attraverso i club di travestiti gay ed eterosessuali per fare le loro prime esperienze riguardo i loro problemi di genere. Invece, esse vanno direttamente alle grandi conferenze su questo tema, dai sessuologi e dai gruppi di supporto TG per avere assistenza, e quietamente ed anonimamente esplorano le opzioni per una correzione del genere e una possibile transizione transgender. Anche ragazze intensamente transessuali ( TS ) talvolta intraprendono la transizione TG e vivono come donne TG per lunghi periodi prima di sottoporsi ad un intervento di riassegnamento del sesso ( vedi Parte II : transessualismo ). 

La transizione transgender non richiede il “permesso” di nessuno e di nessuna autorità, anche se generalmente viene portata avanti con l’assistenza di un sessuologo. La persona in transizione TG MtF lavora duro per femminilizzare il proprio aspetto e le proprie maniere il più possibile prendendo ormoni, rimuovendo la barba con l’elettrolisi e aggiustando la voce a molti comportamenti. Alcune persone durante la transizione TG affronteranno interventi di chirurgia estetica per modificare i tratti del viso e/o aumentare le dimensioni del seno. Una volta che questi cambiamenti si sono spinti abbastanza in là, la persona affronta la transizione sociale vestendo permanentemente secondo il suo nuovo genere, cambiando legalmente nome e adeguando tutti i propri documenti al nuovo nome e genere ( cosa relativamente facile adesso in molti stati degli USA ). Ci sono ancora molte difficoltà su questa strada, perché la società non è ancora disposta ad accogliere facilmente una persona che si trovi “a metà” tra i due sessi riconosciuti. Tuttavia, in alcuni casi, donne TG dopo la transizione hanno avuto molto successo nella vita, hanno avuto ottime carriere professionali e hanno trovato anche meravigliosi partners.

Alcuni esempi di donne TG e le loro storie si trovano nelle foto e nei collegamenti seguenti. Queste foto testimoniano la possibilità di successo di una transizione transgender senza SRS ( Sex Reassignment Surgery :intervento di riassegnazione del sesso ) ( anche se alcune di queste donne hanno poi avuto , o avranno, una transizione transessuale completa, affrontando anche la SRS ):
 

Calpernia Addams nel 2000:

Una bellissima donna transgender,

femminilizzata dagli estrogeni

Per maggiori notizie riguardo Calpernia, vedi Parte Ia.

Dal momento in cui è stata scattata questa foto, Calpernia si è sottoposta a SRS.

Vedi anche il nuovo sito web di Calpernia  e il suo nuovo libro, “Mark 947”.

Her story is also told in the movie Soldier's Girl.

 

 

 

Chrysis, una stuperfacente donna TG attrice

di cabaret a New York City negli anni ’70 e ’80.

Qui la vediamo con Nick Nolte,

sul set del film Q&A ( in cui compare )

 
 
 
Carla Antonelli, una bellissima attrice TG dalla Spagna.
 
 
 
 

Miriam, una stupefacente donna TG dagli UK

Miriam è molto felice in questa condizione,

e non ha in programma di sottoporsi a SRS.

Miriam è stata oggeto di una recente controversia

riguardo alla sua apparizione in un “reality TV show” negli UK

 

 

Nei casi più intensi di transessualismo, il percorso della ragazza TS inizialmente può sembrare simile a quello delle persone TG. Tuttavia, la soluzione ultima del loro conflitto richiede più che i soli cambiamenti ormonali e di ruolo sociale. L’unico modo per loro di risolvere il loro conflitto è cambiare completamente il sesso fisico del loro corpo perché si accordi alla loro identità di genere. Questo significa affrontare una “transizione transessuale”, che nel caso di un transessuale maschio-femmina ( MtF ) vuole dire cambiare completamente il proprio corpo da quello di un uomo a quello di una donna. Questo viene ottenuto prendendo ormoni femminili E sottoponendosi ad un intervento di riassegnazione del sesso ( SRS ) per ricostruire organi genitali esterni femminili. La transizione transessuale negli USA viene condotta sotto il controllo di protocolli medici formali che richiedono una consulenza, una terapia ormonale sostitutiva e una “real life experience” di almeno un anno di vita e lavoro nel nuovo genere, prima che il paziente sia autorizzato alla SRS ( vedi Parte II. Transessualismo).

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Harisu, una graziosa giovane transessuale coreana, che effettuò la transizione durante l’adolescenza con l’aiuto della madre ed si sottopose all’intervento di riassegnazione di genere MtF a 19 anni. Harisu in questo modo ebbe una “transizione transessuale” ed ora è una donna transessuale operata.

 

 
 
 
Dana International, una graziosa giovane israeliana che affrontò la transizione durante l’adolescenza e la SRS a 22 anni. Dana era un’attrice di cabaret travestita durante l’adolescenza e divenne una cantante di fama mondiale  dopo l’intervento.

 

 

Ci sono da 32000 a 40000 donne transessuali operate negli USA ( vedi le informazioni sull’incidenza della condizione TS, nella Parte II ). Circa 1500-2000 residenti negli USA adesso si sottopongono all’intervento di riassegnazione del sesso MtF ogni anno, così il numero globale sta crescendo rapidamente. Come vedremo, molte di queste donne hanno avuto una vita piena di successo dopo la transizione TS.

Il numero di donne transgender e il numero di coloro che intraprendono una transizione transgender è molto maggiore di quello dei transessuali. Pertanto, è probabile che molte centinaia di migliaia, forse alcuni milioni di persone, negli USA siano transgender.

 
 
Altre condizioni si sovrappongono o spesso si intrecciano con il transgenderismo e il transessualismo:
(i) gay (ii) drag queens, (iii) "Female Impersonators", (iv) Crossdressers ("Travestiti"), (v) Travestis ("She-males"), (vi) Feticisti e  (vii) altri

Il transgenderismo e il transessualismo sono spesso mischiati con le altre condizioni più comuni che portano come conseguenza aspetto e comportamenti sulla linea di confine dei due sessi. Possiamo imparare di più su transgenderismo e transessualismo confrontandoli con queste altre condizioni, visualizzando i confini a volte molto sfumati che esistono tra loro.

Durante la nostra discussione su queste condizioni, ricordate che una “etichettatura “ è comunque molto imprecisa in questo campo. Persone diverse etichettano le cose in modo diverso. Alcune persone considerano TUTTE le situazioni che comportano il cross-dressing ( travestitismo ) appartenere al medesimo ambito globale transgender. Tuttavia, ci sono differenze fondamentali tra le persone con identità di genere cross-gender abbastanza forti da spingerli ad una transizione ( persone TG e TS )e i travestiti o le drag queens gay che hanno una identità completamente maschile. Se non si capiscono bene queste differenze, raggruppare tutte queste situazioni sotto una unica etichetta può causare una gran confusione. 

Questa confusione può anche avere un impatto sui giovanissimi TG/TS, quando cominciano ad affrontare i loro problemi di genere. Come vedremo, molti giovanissimi TG/TS inizialmente si convincono di dovere per forza essere “essere gay” o “drag queens” o “crossdressers”, mentre cercano di trovare una collocazione per la loro condizione. Come risultato, molte giovani persone TG/TS passano attraversano i club gay e di crossdressers, mentre sono alla ricerca della propria identità di genere.

Notate anche che le emozioni e le sensazioni delle variazioni di genere si esprimono in maniera differente in differenti culture,  dipendentemente da quale ruolo sociale le persone transgender possono rivestire in ciascuna società. Parole diverse possono essere usate in differenti culture per descrivere le persone con variazioni di genere. Questi “termini” variano molto da cultura a cultura ed evolvono nel tempo all’interno di ogni cultura. Leggete la pagina di Lynn riguardante  la situazione delle persone TG/TS in diversi paesi  e anche il TransgenderAsia website, per trovare esempi di quanto varii la tipizzazione delle persone transgender in differenti culture.  

Leggete anche la pagina seguente riguardante le difficoltà nelle comunicazioni tra culture diverse e nella traduzione dei termini riguardanti le variazioni di genere. Come esempio, questa pagina discute di come la parola  “travesti” nelle lingue dui derivazione romanica (come Spanish, Portuguese, Italian, etc.) sia molto spesso confusa con il termine “travestito” ( “transvestite” ) in Inglese (termine che ha un significato molto diverso ). Come scopriremo, la tipizzazione e la definizione delle variazioni di genere dipendono molto dalla cultura e dal linguaggio e sono spesso molto approssimative.  

Il vasto spettro di variazioni di genere

e i termini per descriverle

 

(i) riguardo alla confusione del transgenderismo e transessualismo con l’essere Gay: 

Più del 5% di tutti gli uomini e le donne è gay e preferisce trovare un/una partner del proprio sesso e/o genere. Questa attrazione innata da parte di molte persone per il proprio sesso fa parte della natura umana. E’ sempre stato così, nonostante gli sforzi di molte religioni e società di reprimere questo fenomeno. Sembra che l’amore alla fine trovi sempre il modo di emergere, nonostante tutti gli ostacoli.

Dato che l’essere gay è così comune, il transgenderismo e il transessualismo sono spesso confusi col semplice essere gay, anzi “veramente molto gay”. La prima idea che sorge nella mente di una persona, quando apprende che qualcuno è transessuale, è “wow, non sapevo che fosse gay”.

E’ facile vedere come le persone arrivano a questa conclusione. Vedendo una donna TS MtF con un partner eterosessuale, esse semplicemente pensano che ella sia ( o fosse ) un “uomo gay”. Esse saltano alla conclusione che “egli” abbia cambiato sesso semplicemente per attrarre un uomo come partner. Tuttavia, questa è una idea completamente sbagliata, che ha radici nella ignoranza riguardo alla identità di genere. E come vedremo, questa idea mischia e confonde due tipi completamente differenti di persone: donne transessuali e uomini gay.

Come è nata questa confusione? Una possibilità è che anni fa molte persone gay giocavano un “gioco di ruolo”. Per decadi e decadi ci sono stati uomini gay che si comportavano in modo “effeminato” ed emulavano un “ruolo femminile” in una relazione, anche se avevano una identità di genere fortemente maschile e non si sentivano affatto donne.
 
Gay e lesbiche spesso si sono concessi una maggiore libertà delle persone eterosessuali nel rompere le regole dei comportamenti legati al genere – specialmente in ambienti sociali protetti o “amichevoli”. Ma, persino in questo modo, la maggioranza dei gay e delle lesbiche tengono un comportamento difficile o impossibile da distinguere da quello degli eterosessuali.

Tuttavia, gli uomini gay effeminati , una minoranza della comunità gay maschile, sono stati molto più visibili pubblicamente che le donne TG/TS, perché, tanto per cominciare, la comunità gay è molto vasta. Dopo tutto, più del 5% di tutta la popolazione maschile e femminile è gay, e preferisce avere come partner persone dello stesso sesso e/o genere. Nello stesso tempo, le donne TG/TS hanno dovuto vivere nascostamente nel passato, restando il più possibile “invisibili” solo per sopravvivere, e il loro numero era molto minore di quello dei gay. Tutto ciò ha portato molti eterosessuali a confondere questi uomini gay che interpretano un “gioco di ruolo” e gli uomini gay “effeminati” con uomini gay che “in realtà desiderano essere donne”.

Ora, questa è la questione: un uomo gay ha una identità maschile. E’ attratto da uomini che pure hanno identità maschile e sono a loro volta attratti da lui perché è un uomo. L’ultima cosa al mondo che un gay vorrebbe è cambiare sesso e diventare una donna. Fare una cosa del genere sarebbe catastroficamente autodistruttiva, per via della sua identità maschile e l’amore per la mascolinità sia in se stesso che nel partner.

Al contrario, una donna TS Mtf ha una identità di genere femminile. Può essere sia etero che omosessuale dopo la transizione. Ella può essere attratta da maschi con identità maschile o da femmine con identità femminile e che sono attratti da lei perché è una femmina. Ella vuole disperatamente cambiare il proprio corpo per potersi pienamente sentire ed essere percepita come una donna – sia da lei stessa che dal partner. Se salta fuori che ella è “gay” dopo la transizione, questo avviene perché ella è lesbica nel suo nuovo ruolo, non perché sia un “uomo gay”.

 
(ii) Drag Queens:
 
Alcuni uomini gay occasionalmente si travestono per divertimento e per fare una sorta di caricatura delle donne ( DRAG = Dressed ( vestito ) As ( come ) a ( una ) Girl ( ragazza )). Talvolta essi frequentano bar e club “in drag” e talvolta si travestono in occasioni speciali e per varie occasioni di divertimento. Uomini gay che sono particolarmente abili nell’impersonare un personaggio femminile si esibiscono in vari nightclubs ( come il club “OZ” a New Orleans ). Alcuni di questi uomini gay, come Ru Paul, hanno una grande abilità come “illusionisti” e sono diventati famosi personaggi di spettacolo travestiti. 
 
 
RuPaul - un famoso personaggio di spettacolo drag
 
 
Le origini di questa pratica piuttosto comune vanno abbastanza indietro nella cultura gay. Questi uomini vengono chiamati “drag queens” ( DQ ) e sono di solito uomini gay dall’identità completamente maschile. Molti di essi hanno cominciato a travestirsi da giovani, quando hanno scoperto che era un modo per attrarre un sacco di attenzione da parte degli uomini nei club gay. Essi non ricercano alcuna modifica permanente al loro corpo tramite ormoni e contano sulle loro capacità di performers e sulla loro abilità nell’usare abbigliamento, imbottiture posticce e makeup per ricreare una immagine femminile. Come uomini gay, essi danno una importanza tremenda ai loro genitali maschili. Essi sono completamente chiusi rispetto al concetto di “cambiamento di sesso” e non considererebbero mai una cosa simile per se stessi, così come nessun uomo gay.

C’è un substrato maschile gay piuttosto diffuso di attori travestiti e di concorsi per travestiti in tutti gli USA, e c’è sempre una piccola frazione di giovani gay che sono attratti da questo “lifestyle” ( stile di vita ) , come qualche volta viene chiamato. Per molti di questi giovani uomini, anche quelli che non sono particolarmente attraenti come maschi, recitare come travestiti in un club gay è un modo sicuro di attrarre attenzione e un eventuale partner, almeno finchè sono giovani. Tuttavia, fuori dai club questi ragazzi appaiono quasi sempre come uomini, e dal momento che non prendono ormoni e non apportano modifiche al proprio corpo per femminilizzarlo, molto pochi possono “passare” come donne alla luce del giorno.

Molti giovani transgender e transessuali, apprendendo che potrebbero vestire ed agire come “ragazze” nei club gay, provano un forte impulso a calcare quelle scene e inizialmente possono persino auto identificarsi come drag queens. Questo è sempre stato un percorso comune per i giovani TG/TS che cominciano ad esplorare la loro identità di genere. Dopo avere frequentato questi locali per un po’, questi giovani TG/TS si rendono conto di non essere affatto maschi gay “travestiti”. Molti si stufano delle attenzioni di uomini gay che li desiderano precisamente perché essi “sono maschi”, invece di desiderarli come femmine. Essi gradualmente vengono a conoscenza di altre ragazze che hanno fatto cure ormonali e l’elettrolisi e interventi per aumentare il seno e che sono in grado di “passare” come donne al di fuori dei clubs. Ancora meglio, essi vengono a conoscenza del fatto che alcune di quelle ragazze riescono a trovare partners eterosessuali che le accettano come ragazze. Quando apprendono della possibilità di vivere a tempo pieno nel loro genere corretto intraprendendo una transizione TG o TS, possono cominciare a pianificare la propria transizione e lavorare per andare oltre la scena dei travestiti gay part-time ed entrare nella società eterosessuale come donne post transizione.
 
Così, c’è stata a lungo una commistione di DQ, TG e TS sulla scena dei travestiti gay, perché così tante ragazze TG e TS migrano continuamente attraverso questa scena e poi verso il mondo esterno. Anche se la maggioranza delle ragazze che si esibiscono nei club gay è costituita di drag queens, ci sono sempre alcune TS tra loro. Questo non è un cattivo modo per alcune ragazze TS per cominciare, perché i club di travestiti sono spesso ambienti amanti del divertimento, disinibiti, dove non si emettono giudizi, in cui le TS si sentono libere e capaci di esplorare la propria identità. Per una conoscenza più approfondita sul “lifestyle” , da parte di una ragazza transessuale che ha calcato la scena dei club gay, leggete il bellissimo libro di Calpernia Addams Mark 947.  

Per un approfondimento riguardo il mondo delle drag queens, degli attori travestiti e dei concorsi per travestiti, potete esplorare i collegamenti ai club gay che vi sono su molti siti web della comunità gay. Of special interest are the major beauty and performance contests, such as the famous Miss Continental pageant (more), which provide opportunities for the expression of feminine beauty by large numbers of DQ's and TG girls.  QUEENMOTHER.TV, l’avamposto online della florida comunità dei performers travestiti di New York, è un altro buon accesso alla comunità drag. 

Le drag queens ( DQ’s ) stesse sono spesso confuse dal pubblico coi “transessuali” e viceversa. Le stravaganti caricature femminili presentate da molte drag queen tendono a propagare una immagine distorta delle persone transgender, come persone di genere maschile che amano imitare le donne in modo ostentato. D’altro lato, le persone che hanno familiarità solo col transessualismo MtF possono erroneamente pensare che una drag queen abbia identità di genere femminile, cosa che non è vera. 

Alcuni teorici dell’identità di genere considerano anche le drag queens appartenenti al “mondo” transgender, un mondo che raggruppa insieme tutte le persone al di fuori dei generi standard. Lynn pensa che questa terminologia omni-comprensiva generi molta confusione, dato che la maggioranza delle drag queens indiscutibilmente si autoidentifica nel genere maschile e si traveste per divertimento; raramente si identifica come transgender, dato che non ha alcun problema con la sua identità di genere. Il modo migliore pr capire se una drag queen si considera transgender è chiederglielo, piuttosto che etichettarla come transgender semplicemente perché si traveste.

 

(iii) Impersonatori di personaggi femminili ( FI’s ) e il ruolo storico dei club FI nel diffondere informazioni sulla transizione di genere:

Negli anni ’50 e ’60, gli unici incontri di molte persone con drag queens e transessuali avvenivano frequentando nightclub gay in cui si esibivano gli “impersonatori di personaggi femminili” ( FI nel seguito ). Essi erano raramente visti fuori da questi club perché nella maggior parte dei luoghi era contro la legge per i “maschi” vestirsi da donna in pubblico. Come risultato, i FI divennero il modo comune per la gente di percepire ( ed etichettare ) drag queens e ragazze TG/TS.

In quegli anni molto inibiti e incredibilmente omofobici, l’idea di andare a un nightclub dove giovani uomini si esibivano sotto attraenti sembianze femminili toccava una corda molto profonda in molti eterosessuali socialmente conformisti. Forse questa manifestazione di ciò che appariva loro un modo di vita “decadente e proibito” dava loro uno stimolo sessuale o li faceva sentire molto sofisticati. Qualunque fosse la ragione, alcuni dei club FI nell città più grandi cominciarono ad attrarre un sacco di turisti “regolari”.

Alcuni clubs, come il Carousel a Parigi e il Finocchio's a San Francisco, divennero attrazioni di fama mondiale ospitando alcuni dei performers DQ e TG/TS più belli e talentuosi. Quei club divennero poli di attrazione per molte giovani ragazze trans, perché come performers esse avevano la “scusa” per farsi vedere pubblicamente come donne, almeno per qualche momento. Persino più importante, la rete sociale delle ragazze trans che lavoravano in tali clubs facilitava alle nuove arrivate l’accesso a molti segreti che cominciavano allora ad emergere e a metodi ( ormoni, elettrolisi, silicone, etc. ) per femminilizzare il proprio corpo.
 

Fu mentre lavoravano al Carousel verso la metà degli anni ’50 che alcune ragazze giovani e intensamente transessuali cominciarono a prendere ormoni, che cominciavano allora ad essere disponibili in farmacia. Come risultato, esse svilupparono corpi attraenti e fattezze delicate che stupivano il pubblico dei clubs. Un performer, di nome Coccinelle, andò dal Dr. Georges Burou a Casablanca, Marocco, nel 1958, e divenne uno dei primi pazienti a sottoporsi al metodo chirurgico moderno per il riassegnamento del sesso ( che Burou aveva appena messo a punto ). Due anni più tardi anche un’altra showgirl del Carousel, di nome Bambi, si recò dal Dr.Burou per la SRS.

 

Coccinelle e Bambi dopo l’intervento continuarono ad esibirsi al Le Carousel, dove venivano viste da un vasto pubblico, che includeva persone famose e ricche. Come risultato, la notizia del successo del loro “cambiamento di sesso” si sparse come un incendio, aumentando la loro fama e l’alone mistico del club.

 

Le transizioni TS di Coccinelle e Bambi innescarono una improvvisa e vasta diffusione di informazioni verso il mondo transgender riguardo come intraprendere e portare avanti una transizione di genere. Fino ad allora, anche se molte persone sapevano del “cambiamento di sesso” di Christine Jorgensen, c’era una informazione di dettaglio veramente scarsa su come intraprendere un tale percorso. Le ragazze del Carousel cambiarono questo stato di cose, parlando di cosa avevano fatto e come. Le loro performances al club diffusero anche l’immagine patinata e culturalmente rivoluzionaria dei “transessuali” come donne molto belle, talentuose e sessualmente desiderabili ( cosa che sfortunatamente più tardi portò a uno scontro vizioso tra i transessuali e le leaders di pensiero femministe )

 

Coccinelle e Bambi ( Merie-Pier Ysser ) continuarono a vivere una vita meravigliosa a lungo termine e troverete I links alle loro storie nelle TS Successes pages di Lynn ( alla fine della photo gallery 4 ). Informazioni storiche riguardo il Le Carousel possono anche essere trovate in questo link.

 

Il meraviglioso sito di David de Alba fornisce una retrospettiva memorabile sui club e la cultura FI del passato. Il suo sito include una pagina sul Finocchio's e ulteriori notizie su quel club si possono trovare in questo articolo su Planetout.com. Anche il sito web di Vicki Rene mette in risalto molti dei bellissimi club FI di ieri e oggi, nella sua favolosa “Showgirl pages (more)”

 

 La tradizione degli “impersonatori di personaggi femminili” continua anche oggi in famosi nightclub come il Baton Show Lounge a Chicago,  dove potete assistere a performances di talentuose e bellissime entertainers come Mimi Marks (more). Mentre alcuni di questi performers sono drag queen che vivono come uomini fuori del lavoro, altri, come Mimi, sono donne trans che hanno avuto una transizione sociale

 

Mimi Marks - famosa showgirl transgender

ritratta al The Baton Show Lounge a Chicago

Crowned as "Miss International Queen" in 2005

(photos, more, more, more)

 
(iv) Crossdressers (Transvestites):  
 
( n.d.r. nel seguito, si è spesso messo tra parentesi il termine originale, o non lo si è tradotto, laddove c’era una differente sfumatura di significato tra crossdressing e transvestitism  - Camille) 

Molti uomini eterosessuali occasionalmente si travestono, parzialmente o per intero*, come un modo di sentirsi sensuali e come un modo divertente di accendere il desiderio sessuale. Questo è stato a lungo definito travestitismo ( transvestism = TV’ism ) e forse il 20% o 30% di TUTTI i maschi lo fanno prima o poi durante la loro vita.

[*Consultate la pagina "L’ampio spettro di variazioni di genere e i termini usati per descriverle "  per trovare una discussione su tale terminologia e su come il significato delle definizioni sia variato nel tempo. Per esempio, la parola “travestitismo” in Inglese è gradualmente caduta in disuso a casua della sua passata stigmatizzazione da parte della società e della comunità psichiatrica, e il termine "crossdressing" ha gradualmente preso il suo posto. Inoltre, la vecchia parola “travestito” in Inglese viene spesso confusa con il termine "travesti" delle lingue neolatine – che si riferisce ad una forma diversa di variazione sessuale (vedete più sotto )]. 

E’ importante capire che questa è una cosa molto, molto comune, e così è necessario inquadrarla bene nell’ambito del quadro complessivo dei problemi di genere.

Il “crossdressing” è spesso semplicemente una espressione della sessualità maschile simile all’uso della pornografia per suscitare piacere dalla propria immagine e per autoeccitazione e in questi casi l’identità di genere non c’entra proprio per nulla. Maschi sessualmente attivi che provano piacere alla vista di una femmina possono divenire molto eccitati vedendo parte di se stessi come femminile quando indossano qualche capo femminile. Alcuni di questi uomini gradualmente arrivano al travestimento completo in modo da provare sempre più eccitazione. Tuttavia, è importante notare che crossdressers e travestiti in genere NON modificano il loro corpo attraverso ormoni e chirurgia.

Quando i maschi travestiti invecchiano, forse 1 su 10 di essi ( il 2% o 3% di tutta la popolazione maschile ) arrivano occasionalmente al travestimento ( crossdressing ) completo, in privato o nei club per “crossdressers”. Ci sono milioni e milioni di maschi “regolari” che si travestono e questa forma di travestimento completo è in realtà molto comune. Figure pubbliche del passato e del presente ampiamente note come travestiti includono J.Edgar Hoover, Jeff Chandler, Milton Berle, Flip Wilson, Dennis Rodman, Marv Albert e una lunga lista di uomini piuttosto mascolini e spesso molto sexy.

Alcuni di questi uomini appaiono molto attraenti vestiti da “donna” nelle fotografie o alla luce fioca dei locali notturni, ma le loro movenze e le loro maniere maschili generalmente rivelano che essi non si sentono né pensano a se stessi come donne, né cercano in realtà con molta convinzione di comportarsi come donne. Queste persone semplicemente agiscono così per una sorta di divertimento sensuale. Vestendo il proprio corpo con morbidi, seducenti abiti femminili, il “crossdresser” riesce a provare una meravigliosa sensualità maschile vedendo il proprio corpo apparentemente femminilizzato. A causa di questa concentrazione sull’autoeccitazione, i travestiti spesso vestono in una maniera “ostentata” che è stereotipatamente femminile e persino provocativa, usando elaborati abiti lunghi, calze e tacchi a spillo, etc…, in un modo che la maggior parte delle donne usa solo in occasioni speciali.

Vi sono molti altri crossdressers che hanno problemi di genere più o meno pronunciati. In questi casi, le proprie sensazioni transgender e la necessità di alleviare l’angoscia riguardo al proprio problema agiscono come motivazione principale per il travestimento. Capita che queste persone si riferiscano a se stesse come crossdressers oppure “transgender”.

Alcuni crossdressers, specialmente quelli che hanno sentimenti transgender piuttosto forti, desiderano fortemente vestirsi da donna più liberamente in pubblico e anche part-time sul lavoro. Una piccola parte può persino intraprendere una transizione sociale transgender per travestirsi “24/7” ( cioè full time ) e poi si autoidentifica come transgender.

Anni fa, era difficile per gli uomini acquistare abiti femminili, per la paura di essere riconosciuti e messi alla berlina ( outed ) come travestiti. Fortunatamente, oggi è molto più facile. Oltre a molti fornitori per posta o via web, ( inclusi molti cataloghi ben forniti come il J.C.Penney ), c’è una vasta rete di negozi, servizi e ditte che vendono per posta, che forniscono abiti e abbigliamento feticista specificamente per crossdressers. Uno dei più vecchi e conosciuti fornitori di tale abbigliamento feticista è Frederick’s, a Hollywood. In anni recenti, ordinare via web è diventato un modo facile per i crossdressers di procurarsi abiti e suppellettili ( vedi ad esempio : TGNOW Shopping Directory, TG Forum Shopping Mall, Glamour Boutique, Fantasy Girl). Questi fornitori per TC/CD danno alcuni importanti vantaggi rispetto alle fonti di approvvigionamento tradizionali come J.C.Penney, perché hanno a magazzino grandi quantità di ogni cosa, incluse le scarpe, e i loro capi coprono una gamma di stili più vasta e sensualmente esotica.

Inoltre, molti club e gruppi di supporto sono stati formati per permettere ai travestiti e crossdressers di incontrarsi e travestirsi in ambienti sociali sicuri e divertenti. Il più vecchio e forse influente club a livello nazionale per crossdressers maschi è chiamato Tri-Ess. Fondato decadi fa da Virginia Prince, che si autodefiniva travestito, la quale fu pubblicamente contestato ( out back ) all’epoca, Tri-Ess adesso ha affiliati in tutti gli USA.

Sfortunatamente, i club affiliati Tri-Ess ( e molti altri club CD dei vecchi tempi ) accettano solo “maschi eterosessuali” come membri, escludendo specificatamente gli “omosessuali”. Donne transgender e transessuali che stanno cominciando a vestirsi da donna e uscire allo scoperto, ma che sono bisessuali o attratte dagli uomini, NON possono diventare membri perché sono considerate “omosessuali” dai club Tri-Ess. 

Questa escusione non dovrebbe sorprendere. Il fondatore di Tri-Ess, Virginia Prince, era frequentemente oratore riguardo all’argomento “sesso e identità sessuale” alle prime conferenze mediche negli anni ’60 e ’70. Prince presentava il travestitismo come “amore del femminile” da parte di un normale uomo eterosessuale, ovviamente in contrasto con il transessualismo, che era considerato dalla maggior parte dei comportamentisti e degli psicologi dell’epoca come una forma estrema di omosessualità. ( Questo era tuttavia un altro sottoprodotto della errata teoria di John Money riguardo l’identità di genere come costruita socialmente, che aveva portato psicologi e psichiatri a considerare le donne transessuali uomini gay che desideravano cambiare sesso chirurgicamente per poter più facilmente fare sesso con gli uomini. Seguite il link seguente per evere una visione più moderna delle cause del transessualismo ). 

I discorsi di Prince implicitamente sfruttavano il transessualismo come uno strumento per suggerire una immagine del travestitismo come caratterizzato dall’avere motivazioni più alte, pure e intellettuali. Dal momento che quei discorsi rinforzavano il vecchio paradigma che il transessualismo aveva “a che fare col sesso” ( in particolare sesso gay ), la visione di Prince veniva presa seriamente da molti psichiatri maschi del tempo.  

Come effetto collaterale, Prince inculcò nella cultura Tri-Ess un intenso sentimento di omofobia e transfobia, tuttora presenti. In questo modo, uno può pensare che il senso di vergogna e imbarazzo provato da molti travestiti Tri-Ess sia stato a lungo alleviato proclamando “ io posso travestirmi, ma non sono comunque un finocchio o un transessuale”. Inoltre, l’esclusione da parte di Tri-Ess di membri TG/TS può essere un espediente per calmare le paure delle mogli e fidanzate dei membri, che i loro uomini siano spinti verso l’omosessualità o persino verso una transizione se donne TG/TS frequentano Tri-Ess. 

L’esclusione da molti club CD rappresenta un problema per le giovani TG e TS che cercano di entrare nel mondo del travestimento ai primi stadi della loro transizione, pensando a ciò come un modo di “tastare il terreno” ( “try out their wings”) all’inizio della transizione. Alcune inizialmente pensano persino di essere semplicemente CD, e solo dopo si rendono conto che i loro problemi di identità sono più profondi. Occasionalmente, una giovane TG/TS, nel momento in cui comincia ad avere coscienza di sé, cerca di aderire al Tri-Ess, pensando di potervi trovare aiuto. Questo può portare ad un angosciante rifiuto e danneggiare la giovane TG/TS in un periodo particolarmente critico della sua vita. Perciò, i giovani che pensano che ci sia una possibilità che essi abbiano sentimenti transgender o transessuali sono fortemente invitati a non cercare di aderire al Tri-Ess, ma a cercare altri club CD che accolgano apertamente le persone TG/TS. Naturalmente, persone con tendenza al travestimento che vogliono far parte di un club CD che accetti solo “normali uomini eterosessuali” si sentiranno veramente a casa nel Tri-Ess.

Fortunatamente, i paradigmi del crossdressing stanno cambiando rapidamente e stanno nascendo e guadagnando larga adesione club che accolgono apertamente CD/TG/TS. Alla fine, nei primi anni del 21esimo secolo, sembra che il travestitismo si stia liberando dalla paura, dalla vergogna, dall’imbarazzo e dalla segretezza del passato e stia diventando un passatempo appagante per molte persone – spesso con il supporto amorevole di partners e spose. 

Un esempio di un club CD molto più “orientato ai TG”, che accoglie donne TG e TS è “Crossdressers International (CDI)”, a New York. Essi sono un gruppo di supporto per CD che ha un appartamento nella City dove si incontrano, ed in cui nuove “sisters” possono venire allo scoperto. Ogni mercoledì sera, le persone TS o TG o CD possono incontrarsi e socializzare e cenare insieme. Le persone possono “vestirsi” nell’appartamento e sentirsi libere di esprimere il loro lato femminile, ad alcune escono a cena o vanno in qualche club in NYC dopo l’incontro. 

Ora in molte città ci sono anche splendidi “servizi di makeover”, come “FemmeFever” a Long Island, NY, a cui i crossdressers possono rivolgersi per un supporto personalizzato e competente per sviluppare il proprio “aspetto femminile”. Per avere un’idea dei risultati del “makeover”, guardate le sorprendenti foto “prima/dopo” nel sito di FemmeFever, che mostrano alcuni uomini di aspetto veramente gradevole e le loro foto dopo il trucco. Oltre a questi servizi, FemmeFever fa anche da punto di riferimento per una estesa comunità CD/TG/TS in quell’area, gestendo molti eventi di società che possono aiutare i neofiti ad uscire allo scoperto e a prendere confidenza con se stessi.

 
Vedete le sorprendenti foto Lui/Lei
– Prima/Dopo  sul sito FemmeFever
  

Si spera che sempre di più i club CD e le loro attività accolgano le donne TG/TS, specialmente quelle tra loro che stanno uscendo allo scoperto e sono così vulnerabili in quella fase. Quei club potrebbero aiutare le donne TG/TS agli inizi a raffinare il loro aspetto e le loro maniere meglio di quanto potrebbero fare da sole. 

Oltre ai club TV/CD locali e alle varie filiali di organizzazioni a livello nazionale, la comunità CD gioca un ruolo di primo piano nell’allestimento di diverse “conferenze sul genere” a livello nazionale ogni anno. Questi importanti eventi attraggono un gran numero di partecipanti e mettono a disposizione della “comunità” posti stupendi dove aggregarsi in sicurezza e condividere molte attività mondane organizzate in splendidi hotels. Tre eventi particolarmente importanti sono il “Southern Comfort” , che si tiene all’inizio di ogni autunno ad Atlanta, Georgia, e il “Colorado Gold Rush” che si tiene ogni primavera a Denver, Colorado, e il Chicago Be-All che si tiene ogni giugno a Chicago, Illinois. Tra i partecipanti a questi eventi vi sono persone appartenenti a tutto lo spettro delle variazioni di genere, e le conferenze sono sempre più pubblicizzate come conferenze TG. Tuttavia, i crossdressers costituiscono il gruppo più numeroso tra i partecipanti e il crossdressing è un argomento di primo piano di questi eventi.
 
Colorado Gold Rush, Southern Comfort e Chicago Be-All:
conferenze transgender ed eventi crossdressing a livello nazionale
 

 

 

Partecipare a una di queste conferenze è un modo eccellente per alcuni che stanno rendendosi conto di essere TV/CD/TG/TS di aprirsi con se stessi, di mischiarsi e unirsi a molte persone interessanti di diverso tipo, di avere velocemente informazioni sulla intera “comunità” e infine di cominciare a trovare se stessi.
Le conferenze danno ai crossdressers una grande occasione di travestirsi aperamente, tuttavia in modo anonimo, all’interno dell’ambiente dei grandi hotels , per più giorni. Queste conferenze comprendono anche ogni sorta di seminari pratici e sessioni di auto-aiuto per persone TV/CD/TG/TS su qualunque cosa, dalle basi dell’aspetto e presentazione femminili fino ai seminari per donne TS da parte di medici e chirurghi. Queste conferenze rappresentano un modo più moderno, accogliente, meno carico di paure di godere il proprio essere CD e nello stesso tempo stanno aiutando gli appartenenti alla più vasta comunità TV/CD/TG/TS a conoscersi l’un l’altro e a capirsi meglio.

La terminologia può causare confusione quando si parla di crossdressing nel contesto più ampio delle varie condizioni legate all’identità di genere. Alcuni “teorici dell’identità di genere” collocano i crossdressers (CD’s) e i travestiti ( TV’s) all’interno “dell’universo transgender”, anche quando essi si identificano nel genere maschile. Dal momento che ci sono molti, molti più crossdressers eterosessuali di genere maschile che persone transgender, le organizzazioni attiviste di solito li includono ( e anche le drag queen ) nella loro definizione “dell’universo transgender”, per far leva sul grande numero di adesioni per avere aiuti finanziari. Inoltre, anche se il guardaroba di una persona non ne determina l’identità di genere, il “crossdressing” fondamentalmente E’ una forma di comportamento transgender – e le persone che vi si dedicano talvolta diventano oggetto della stessa attitudine piena di odio, antiquata e discriminatoria da parte della società e del sistema legale che gli altri gruppi di persone con variazioni di genere subiscono.

La comunità tradizionale TV/CD è testimone di un flusso sempre crescente di persone TG/TS sulla scena CD. Alcune di queste persone sono alla ricerca di risposte e non sono sicure se il loro percorso definitivo sarà CD o TG o TS. Nel frattempo, tutte le persone coinvolte stanno ricevendo informazioni migliori riguardo alle differenze nell’identità e nei sentimenti più profondi tra le persone TG/TS e i più diffusi crossdressers maschi eterosessuali e i travestiti. Una etichettatura statica semplicemente non sembra essere più adatta in una comunità così fluida. 

Dato che non c’è una linea di demarcazione rigida tra i i travestiti maschi e quelli che hanno identità transgender e quelli che hanno identità maschile, sembra meglio lasciare ai singoli la possibilità di autodefinirsi. Molti crossdressers non gradiscono essere etichettati come transgender, mentre altri preferiscono essere definiti così, perché in una certa misura si identificano nel genere femminile. In questi casi, le persone dovrebbero rispettare la loro identità transgender. 

Sfortunatamente, la scena complessiva dei crossdressers è ancora dominata da un’ombra diffusa di vergogna, imbarazzo e paura a causa della lunga storia di stigmatizzazione sociale del travestitismo. La vasta maggioranza dei crossdressers ha ancora una gran paura di essere scoperta dalla moglie, dalla famiglia, da amici e colleghi. Questa paura è basata sul fatto che, se scoperti, i crossdressers possono diventare oggetto di molestie, crimini e discriminazione molto forte nell’ambiente di lavoro, come nel caso recente di “Winn-Dixie”. 

Ancora peggio, l’istituto per la salute mentale classifica ancora il “travestitismo feticista” come una “malattia mentale” ( proprio come si era soliti classificare l’omosesualità, prima di avere conoscenze adeguate ). Anche se questa classificazione, nel “manuale diagnostico e statistico dei disordini mentali della associazione psichiatrica Americana (American Psychiatric Association's Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders )( DSM-IV-TR ), del 2000, è recentemente stata attaccata da più parti, nondimento getta un’ombra ulteriore sul mondo CD, rinforzando la paura e la vergogna così comuni tra i crossdressers. 

Tristemente, è probabile che ogni “disturbo mentale” diagnosticato come associato col crossdressing sia semplicemente un “effetto indotto” dalla stigmatizzazione da parte della comunità medica e della società in genere. In altre parole, i problemi mentali dei crossdressers non sono dovuti al travestititsmo in sé, ma alla depressione e all’ansia CAUSATI dagli psichiatri e dagli sforzi delle altre persone di “fermare questi atteggiamenti” anche nei casi in cui il travestirsi porta chiaramente un beneficio alla persona. Per consultare un articolo recente  su questo argomento, seguite questo collegamento. Per una critica estensiva degli stereotipi della psichiatria riguardo le differenze di genere, consultate la pagina web del Gender Identity del Colorado sulla riforma del GID.

La classificazione non scientifica del crossdressing, inoffensivo e piacevole, come una malattia mentale è a lungo stata fonte di paura e discriminazione non solo contro i crossdressers, ma tutte le persone transgender. Se tutto va bene, gli attivisti saranno capaci di educare le persone e accrescere la loro consapevolezza del fatto che la visione del vecchio establishment psichiatrico riguardo il crossdressing semplicemente non ha senso e che essi ingiustamente stigmatizzano persone che si stanno semplicemente divertendo, esplorando le proprie inclinazioni, trovando pace e non facendo male ad alcuno.

Fortunatamente i tempi stanno cambiando. Molti crossdressers di adesso e i loro SO’s stanno spezzando i vecchi paradigmi di pensiero e semplicemente continuando a trarre piacere da ciò che sono e da quello che fanno. Anche se molti crossdressers sentono ancora il bisogno di nascondere del tutto le loro “abitudini” a mogli e fidanzate, molti altri si stanno confidando con le partners. Come risultato, molte mogli e fidanzate stanno scoprendo che possono accettare pienamente il crossdressing del partner e supportarlo, specialmente se questo lo aiuta ad essere una persona più felice, sensuale, appassionata ed amorosa. Per esempio, consultate il sito di Alison, dove viene descritta la relazione tra Alison e la sua partner Sue, e anche la “home page” di Kathy e Amanda Bower , che descrive la meravigliosa relazione di Kathy con una partner non solo comprensiva, ma anche consensuale e veramente entusiasta. Per saperne di più riguardo la tendenza verso un nuovo paradigma di apertura famigliare e di comfort riguardo il travestitismo, leggete il libro pubblicato di recente da Helen Boyd:

 

Mio marito Betty” è un libro di Helen Boyd, la moglie di un crossdresser. Ella ha scritto questo libro nel tentativo di aiutare sia le mogli che i crossdressers a guardare oltre il paradigma di “vergogna e segretezza” che ancora permea la comunità dei crossdressers. La attitudine generale – che il crossdressing sia un problema con cui bisogna “convivere” in una relazione – impedisce un atteggiamento più positivo verso il crossdressing quando si manifesta. Inoltre, Helen ha trovato che i crossdressers stessi hanno cominciato a riconoscere la loro collocazione all’interno dello spettro TG e spera che le nuove generazioni di crossdressers possano ed effettivamente comincino a capire che i diritti dei transgender sono anche un loro problema. Ella è una scrittrice femminista e spera di vedere le mogli dei crossdressers acquistare forza dall’amore dei loro partners per ciò che è femminile e incoraggia l’intera comunità a rendersi conto, con le sue parole, che “noi – così chiamate donne genetiche, donne transessuali ( transitioned ) e ‘donne temporanee’ – abbiamo una meta comune: riconoscere e celebrare il nostro ‘essere donne’”.
 
Il libro di Helen ora può essere ordinato presso Amazon.com.
 
Per una introduzione più approfondita sul crossdressing e sul travestitismo, vedete il sito web “Why be a TV”. La sezione intitolata “Cosa io credo” è da tutti i punti di vista una descrizione veramente aperta, onesta e autentica di cosa significa essere una maschio travestito e in quel sito ci sono altri eccellenti collegamenti da seguire. Per un approfondimento riguardo il crossdressing, ci sono molti siti personali che potete esplorare. Alcuni ulteriori buoni esempi di siti personali sono “Yvonne's Place for Crossdressers” e la homepage di Tammie. Per un elenco di libri e riferimenti riguardo il crossdressing, vedete il catalogo di libri su CD di Kathryn.
 
 
(v) Travestis (“She-males”) e identità di genere similari:

Nella maggior parte delle grandi città Americane e in molte città portuali in giro per il mondo, esiste una grande ma più o meno nascosta comunità di donne transgender che lavorano per lo più nella cosiddetta industria del sesso, cioè prostituzione, strip clubs, pornografia etc.

Questa da lungo tempo è una sorta di “punto di approdo” per le giovani con variazioni di genere che sono state scacciate dalla propria famiglia. Mancando di educazione, documenti di identità e di qualunque altra forma di supporto sociale, questa almeno garantisce loro dei mezzi di sussistenza.

In pochi casi, queste giovani possono essere ben pagate come call girls, e quelle carine e di maggior talento possono riuscire a guadagnare bene per un po’ come showgirls. Tuttavia, molte vivono vite molto marginali nei ghetti delle grandi città.

Nel mondo di lingua inglese, non c’è accordo su un termine per definire queste ragazze e donne. A volte sono chiamate – o si definiscono esse stesse - “she-males” o “street trannies”, mentre altre si autodefiniscono transgender o transessuali e si riconoscono come tali ( anche se alcune seguono percorsi di vita diversi dalla maggior parte delle donne transessuali ).

Anche se "she-male" viene considerato un termine spregiativo in alcune ambienti ( e talvolta usato per insultare donne transessuali non ancora operate ) , questo termine attualmente viene recuperato come un buon modo per alcune persone con variazioni di genere per descrivere la loro identità. La pornografia she-male su internet ha anche reso molte persone consapevoli della bellezza e sensualità di queste donne, facendo sì che questa parola sembri meno diffamatoria e più esotica.

Nei paesi dove si parlano lingue neolatine, il termineuniversalmente usato per tali persone è “travesti.” Questo termine NON dovrebbe essere confuso con la parola inglese “transvestite” (che al contrario indica un maschio eterosessuale crossdresser). Data la recente crescita di immigrazione dall’America Latina verso gli U.S., il termine “travesti” si sente talvolta anche qui, al posto di “she-male”.

In comune con le donne TG e TS, travestis e she-males generalmente intraprendono una transizione full-time per sfuggire ad una identità di genere maschile, ma come è tradizione delle loro comunità ( e spesso mancando dei soldi necessari ad una trasformazione radicale ) molti usualmente non si spingono tanto in là da raggiungere una completa identità e caratteristiche fisiche femminili.

L’apparenza esteriore di queste donne è spesso molto femminile ed esse si comportano di conseguenza, ma molte non pretendono di essere donne né di avere identità di genere femminile. Non appartenendo chiaramente, nella loro mente, a nessuno dei due generi predominanti, talvolta si riferiscono a se stesse come ad un “terzo sesso ( o genere )” o “altro.”

Tali identità di genere intermedie si sviluppano in parallelo con le modifiche che i travestis (she-males) apportano al loro aspetto fisico. Essi spesso si spingono molto in là per raggiungere la maggiore femmminilità possibile dal punto di vista esteriore, con l’eccezione critica di mantenere genitali maschili funzionali. Invero, mentre molti usano ormoni femminili, altri ne limitano o ne evitano l’uso per mantenere una funzionalità maschile normale, e così dipendono dalla chirurgia estetica e/o dagli impianti di silicone per femminilizzare i loro corpi. Di solito i partner sessuali di queste persone sono maschi, ma non è chiaro se la sessualità del partner debba essere gay, eterosessuale o qualcos’altro ( o se si debba definirla in alcun modo ).

Rimane da vedere se questo gruppo avrà nel lungo termine una sua identità di genere stabile. Alcuni dei giovani non si limitano più a trascorrere la vita nell’industria del sesso, alcuni evitano del tutto questa esperienza, specialmente da quando i gruppi di supporto ( advocacy ) e i servizi sociali più illuminati li hanno raggiunti in alcune città ( in particolare San Francisco, CA). Altri shiftano verso traiettorie transgender differenti – inclusa una transizione completa come donna transessuale e poi l’assimilazione nella società.

Tuttavia, nell’America Latina (e specialmente in Brasile), dove questo gruppo è stato molto visibile e ben organizzato per molto più tempo, è evidente che essi formano un gruppo coerente di persone con una identità che non è né maschile né femminile, ma piuttosto una commistione delle due. In molti casi questa identità composita – contrapposta ad una mera scelta occupazionale – è al cuore dell’identità travestì ed è fonte di appagamento e di grande orgoglio per loro.
 
     
(vi) Il travestitismo  feticista, il “Autoginefilia” e altre classificazioni psichiatriche delle persone CD/TG/TS : questa è una etichetta o un marchio d’infamia?

Alcuni maschi, che sentono intensamente il bisogno di travestirsi, divengono preoccupati dalla sensazione di aver perso il controllo sull’assuefazione al crossdressing e alla masturbazione e cercano aiuto presso gli psicologi per contenere questa assuefazione. Questo gruppo è stato a lungo catalogato dagli psichiatri ( nel loro manuale DSM ) come sofferente di una “malattia mentale” chiamata “travestitismo feticista”. Non esiste causa nota per questa condizione – nemmeno alcuna cura , tranne che aiutare la persona a smettere di preoccuparsi così tanto e ad accettare questa condizione e trarne divertimento.

Tristemente,questa catalogazione psichiatrica dà un’immagine estremamente negativa ed ha l’effetto di intensificare il senso di vergogna e di colpa delle persone che cercano aiuto psichiatrico. Questa pratica di etichettatura diffamatoria da parte degli psichiatri, in questo modo, causa molta della paura non necessaria provata dai crossdressers e altre persone transgender riguardo alla loro “condizione” ( assicurando così uno stabile introito a quegli psichiatri ).

La situazione è stata anche peggiore per alcuni anni ( circa dal 2000 al 2004 ), durante i quali una cricca di sessuologi (Ray Blanchard, J. Michael Bailey and Anne Lawrence) ha tentato di “appiccicare” una variante di quella vecchia etichetta vergognosa anche a praticamente tutte le donne transessuali. Ciò ha portato ad una approfondita indagine sui metodi di ricerca e l'etica professionale di quelle persone e al successivo fallimento del loro tentativo.

 

Il travestitismo feticista, anche chiamato “Autoginefilia” per qualche tempo da Blanchard, Bailey e Lawrence ( BBL ) : questa è una etichetta o un marchio d’infamia? (It)

Per saperne di più sulla teoria di Blanchard, sul libro di Bailey e sui successivi declino e caduta di Bailey, Blanchard e Lawrence consultate la pagina BBL Clearinghouse di Andrea James, la pagina Rapporto investigativo sul libro di Bailey's e il saggio  di Joan Roughgarden "Psychology Perverted". Studenti, studiosi di etica e storici della scienza torveranno una ulteriore dettagliata documentazione di questo “fiasco scientifico” sulle pagine online tempistica degli eventi e collegamenti alle prove.

Sfortunatamente, questa è stata solo l’ultima di una lunga serie di disoneste teorie sul transessualismo da parte degli psichiatri, degli accademici e dei sessuologi. Nel futuro, invece di inventarsi etichette fortemente stigmatizzanti per le donne transessuali e di interrogarsi incessantemente tra di loro sul significato di tali etichette, i sessuologi dovrebbero fare qualcosa di più produttivo. Dovrebbero condurre indagini a posteriori sulla vita reale di chi ha affrontato la transizione ed aiutarci a capire quali fattori conducono ad esiti positivi e quali no.

Nel frattempo, qunado sentite la parola “autoginefilia” traducetela in “travestitismo feticista”. Poi chiedetevi: questa parola ha comunque un significato reale? O anche questa è semplicemente un bollo vergognoso trasformato in etichetta scientifica? Per maggiori chiarimenti sulle parole inventate che definiscono fenomeni inesistenti come “malattie mentali”, potreste anche leggere sulla inesistenza della “ninfomania” e fare un parallelo con la “autoginefilia”.

 

Nymphomania and Autogynephilia:

L'invenzione di malattie mentali da parte degli psichiatri

 
 
(vii) Gli altri: 
 
Un altro gruppo di persone spesso scorrettamente identificate come transgender o gay sono quegli uomini che hanno aspetto femminile e quelle donne che hanno aspetto maschile. Molte persone di identità di genere normale hanno un aspetto fisico in qualche modo ambiguo, spesso senza nemmeno rendersi conto dei segnali ambigui che il loro aspetto rimanda agli altri riguardo il loro genere. Questo è il risultato del loro corredo genetico, non è un modo di proporsi deliberato e non significa per niente che essi siano transgender. Sfortunatamente, queste persone sono spesso ridicolizzate e oggetto di pregiudizio semplicemente a causa del loro aspetto.

Molto recentemente, alcuni giovani hanno cominciato ad autodefinirsi “trans” o “transgender” nel tentativo di ribellarsi contro i rigidi stereotipi di genere. Alcuni ragazzi teenagers, mentre guardano una giovane donna sensuale esibirsi, come Britney Spears quando era giovane e “hot”, possono non solo essere attratti da lei sessualmente, ma desiderare di essere un pochino come lei fisicamente, esteticamente e sensualmente. Questo per generare la stessa reazione nelle ragazze. Sentendosi un po’ limitati dai vincoli legati al genere che formano il codice di comportamento attuale, essi reclamano il diritto di vestirsi come gli pare, indipendentemente dalla loro appartenenza di genere. Essi possono usare un po’ di make-up, e travestirsi parzialmente per esplorare la loro identità di genere e per trarne divertimento e per motivi politici ( or. Gender-political ).

Molti di questi giovani non sono realmente transgender e usciranno da questa fase crescendo. Questo “movimento” è una reminiscenza degli anni ’60, quando alcuni uomini portavano i capelli lunghi come una forma di ribellione contro il conformismo giacca-e-cravatta degli anni ’50. Questo trend può essere , in ultima analisi, utile per le persone veramente transgender e gay, rilassando i costumi della società e rendendo la gente più tollerante nei confronti della varietà di modi di presentarsi legati al genere.

Altri giovani hanno cominciato ad abbracciare una identità che essi chiamano “genderqueer,” che consiste in un modo fluido e individualista di esprimere la propria identità di genere e  le proprie inclinazioni sessuali e di modificare il proprio corpo, che permette loro la libertà di variare queste espressioni a seconda del loro sentire. Molti reclamano anche un principio di auto-determinazione “queer”, così da resistere alle pressioni esterne di rientrare permanentemente in qualche categoria LGBT già esistente. Per i genderqueer una identità “composita” è una cosa naturale e non semplicemente una ribellione contro i vincoli sociali esistenti. Ciononostante, tali espressioni di genere hanno in sé la potenzialità di spostare ulteriormente le antiqualte nozioni sociali sul “corretto comportamento di genere”.

Un altro gruppo ancora di persone con variazioni di genere, non sempre facile da differenziare dai genderqueers, è quello degli  androgini , che generalmente concepiscono se stessi come aventi una identità di genere che cade più o meno a metà tra il maschile e il femminile. Come con gli altri gruppi, la loro identità di genere è anzitutto una questione di sentire individuale, che può essere o non essere evidente nel loro aspetto esteriore.

Infine, ci sono moltissime persone che si mischiano alla comunità transgender ma non possono essere facilmente classificati, o riconosciuti, come transgender. Un gruppo largamente diffuso consiste di persone che hanno realizzato poco durante la loro vita, che non si sentono all’altezza di essere uomini, che si sentono “un fallimento come uomini” e così in qualche modo si convincono che “forse avrebbero dovuto essere donne, invece”. Forse sono persone con un passato di saltuario crossdressing, che poi sentono parlare di transgenderismo e pensano “Aha! Ecco la spiegazione per tutti i miei problemi!”. O forse essi invidiano quello stato di “mantenuta” che alcune donne giovani e carine raggiungono e desiderano di poter trovare qualcuno che si prenda cura di loro. Trovandosi in uno stato di confusione riguardo a queste cose, talvolta queste persone entrano in gruppi di supporto TG o entrano in comunità TG o cliniche nelle città più grandi e cercano aiuto per “cambiare sesso” proclamando di essere “transgender”.

Questi “irrealizzati” ( or. Underachievers )sono un gruppo molto difficile da aiutare. Molti sofforno di malattie mentali, altri abusano di alcool o droga, molti hanno problemi di salute e molti hanno altri complessi problemi di aggiustamento psico-sociale. Molte di queste persone pensano che potrebbero diventare donne carine se solo “i dottori dessero loro gli ormoni e facessero degli interventi chirurgici su di loro”, pensando di non dover fare altro, in prima persona, che sottoporsi ai trattamenti medici. Presentandosi come “vittime”, spesso si gettano in cliniche e sistemi di welfare corcando aiuto.

Sfortunatamente, queste persone sono candidati molto inadatti per una transizione di genere, dal momento che mancano di abilità nel risolvere i problemi e di quelle doti di sviluppo personale necessarie per gestire un progetto tanto complesso, indipendentemente dal fatto che tale progetto sia sensato o meno per loro. Mancando di una identità di genere femminile, i loro tentativi di transizione di solito falliscono disastrosamente, risultando in una ulteriore emarginazione sociale. Questi “irrealizzati” spesso stazionano ai margini di molti gruppi di supporto TG/TS, dove rimangono per anni ( e la loro presenza riconoscibile spesso spaventa le giovani in transizione durante il loro approccio a tali gruppi ). Questi sono casi tristi per cui non ci sono, in questo momento, soluzioni pronte.

 
Perché alcune persone reagiscono nei confronti dei transgender con tanta ostilità?
Perché i transgender e i transessuali vengono condannati per le loro afflizioni?

Essere gay non condiziona il proprio genere, nome, corpo o aspetto in alcun modo. Essere gay significa soltanto che tu sei innatamente spinto verso un partner del tuo stesso sesso. Molti gay passano facilmente per persone normali, evitando in tal modo il riconoscimento e la persecuzione costanti.

Passare può essere molto più difficoltoso per i transgender, specialmente quando essi cercano da adulti una transizione parziale o completa verso il genere sociale corretto per la loro identità di genere e il loro sesso cerebrale. Transizione significa cambiare la morfologia del corpo, cambiare abiti ed aspetto esteriore, cambiare nome, cambiare tutte le registrazioni legali, cambiare tutte le relazioni sociali e famigliari; in breve, cambiare praticamente tutto ciò che uno è abituato a fare, in un modo o nell’altro.

Le persone in transizione che non passano sono spesso trattate come “drag queens” inusualmente esibizioniste o “travestiti fuori controllo” che ostentano le proprie tendenze in pubblico. Molte persone reagiscono con ostilità nei riguardi di queste persone in transizione, perché le confondono coi pruriginosi stereotipi di “devianti sessuali”. Persino i gay spesso si sentono a disagio vicino a un transgender molto riconoscibile e molti pensano che le persone TG/TS proiettino nella società una immagine bizzarramente scorretta dei “gay”. In modo simile, uomini che sono essi stessi travestiti in privato, e che provano imbarazzo e senso di colpa riguardo alle loro tendenze, spesso si sentono intensamente a disagio e provano paura quando incontrano persone visibilmente transgender.

Le stesse sensazioni di vergogna e imbarazzo possono talvolta essere provocate in uomini segretamente gay dal vedere donne visibilmente transgender, dato che spesso essi confondono transgenderismo con omosessualità. Inoltre, ogni sensazione di attrazione sessuale verso persone visibilmente transgender può essere fonte di profondo disagio per molte persone insicure riguardo la propria sessualità o identità di genere.

Ci sono anche molte persone che vedono ogni espressione di identità transgender – così come qualunque orientamento sessuale anticonformista – come una scelta deliberata che non significa altro che il desiderio individuale di “divertirsi”, “scuotere l’ordine sociale legittimo e isituzionalizzato” o “agire a causa di una malattia mentale”. Le persone che hanno questo punto di vista spesso usano il termine “stile di vita” per definire le condizioni GBLT, implicando con ciò che una identità di genere e sessuale non conformi sono capricciose, prive di sostanza e in ultima analisi prive di valore. Tristemente, questo pensiero mal informato, scorretto e stigmatizzante viene spesso trasmesso di generazione in generazione nell’ambiente famigliare e nei gruppi della stessa estrazione sociale nelle scuole e in altre istituzioni.

Inoltre, come vedremo nella Parte II, molti psichiatri considerano ancora il transgenderismo e il transessualismo come “malattie mentali” ( così come molti psichiatri considerano il crossdressing una malattia mentale e lo chiamano “travestitismo feticista” ), ed esse compaiono ancora come tali nel Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM-IV-TR), 2000. Queste catalogazioni ormai sorpassate sono fonte di forte stigmatizzazione delle persone TG/TS da parte di molti medici e della società in genere, perché persone che si suppone “malate di mente” vengono spesso condannate per essere esse stesse la causa della propria condizione e vengono dipinte in modo che possono spaventare gli altri.

Per di più, molte religioni hanno stretti tabù nei confronti di ogni forma di comportamento sessuale fuori dall’ortodossia e nelle loro dottrine ufficiali, nei loro insegnamenti e nella pratica esse spesso demonizzano, ridicolizzano e perseguitano le persone “diverse” riguardo al genere.

Per queste e molte altre ragioni, il transgenderismo e il transessualismo ( specialmente MtF ) storicamente, nella società occidentale, sono “condizioni socialmente impopolari”. Sfortunatamente, le reazioni ostili degli altri possono complicare e persino far fallire la transizione di qualcuno, specialmente se problemi di lavoro gli costano la possibilità di sostentamento. Non bisognerebbe sottostimare l’agonia personale di coloro la cui transizione è in stallo o fallisce ( vedete la storia di Rexanne in A Tragedy's Tragic End).
 
Se tutto va bene, la gente comune un giorno capirà che le persone TG e TS che sono visibilmente in transizione stanno seguendo profondi imperativi biologici e disperatamente cercando di risolvere la loro incongruità di genere, profondamente sentita. Queste persone non dovrebbero neanche essere stigmatizzate o temute per il loro tentativo di risolvere una condizione che non è voluta da loro stesse.
 
 
Sfumature di grigio: combinazioni e gradazioni di preferenze di genere e di partner: 

Naturalmente, le cose non sono così semplici come sono sembrate finora nella nostra discussione. Le cose non sono solo bianche o nere. Invece, ci sono molte gradazioni di grigio lungo un continuum di condizioni di genere.

Alcune persone gay possono anche avere conflitti di identità di genere. Per esempio, alcuni che inizialmente trovano posto nella comunità gay come ragazzi piuttosto effeminati, e si riconoscono nell’etichetta di drag queen, possono di fatto essere transgender o persino intensamente transessuali. Alcune persone fortemente transgender hanno preferenze sessuali verso il proprio sesso. Alcune persone, incluse persone transgender, possono essere bisessuali ed essere attratte da partners di entrambi i sessi. Sorgono poi questioni del tipo: una donna TS pre-op che ama una donna è eterosessuale o lesbica? In tutti questi casi, vediamo come la nostra tendenza ad “etichettare” velocemente le persone ci mette in difficoltà, inducendo errori e confusione.

Per esempio, se sappiamo che due partners sono “maschi genetici”, ci sono molti differenti scenari per ciò che sta realmente succedendo. Possono essere semplicemente due gay, entrambi con identità maschile, e questa relazione apparirà ad entrambi come una relazione tra due uomini.
Tuttavia, uno dei due potrebbe essere un maschio eterosessuale che si è innamorato di qualcuno intensamente transgender, o di una donna transessuale non ancora operata. Entrambi i partners sentono che questa relazione è tra un uomo e una donna ( Lynn ebbe alcune relazioni di questo genere qunado era una giovane TS pre-op ). D’altro lato, entrambi potrebbero erroneamente riconoscersi come “gay” e pensare di avere una relazione gay, anche se da quasi tutti i punti di vista si tratta di fatto di una relazione uomo-donna.

Lo stesso tipo di complessità può sorgere in relazioni tra due donne genetiche, dipententemente dalle identità di genere delle due amanti. E le cose possono essere ancora più sfumate se uno entrambi i partners sono solo moderatamente transgender o se uno o entrambi non rivelano la propria identità transgender al partner. Ancora, considerate cosa succede se uno dei due amanti in una relazione gay o lesbica è transgender e alla fine affronta la transizione.

Per esempio, una storia recente riportata da Sara Corbett sul New York Times Magazine solleva la questione : “ Un cambiamento di sesso significa la fine di una relazione?”. La storia riguarda due donne, Chris e Debbie, che erano amanti lesbiche e avevano una bambina piccola, Hanna ( Debbie era stata fecondata con sperma di un donatore anonimo ). Tuttavia, Chris era intensamente transgender e in seguito ha affrontato la transizione ( FtM ) , sottoponendosi ad interventi chirurgici e terapia ormonale con testosterone per diventare un uomo. La sua transizione inizialmente aveva sollevato molte domande e difficoltà nella sua relazione, che però da quel momento si è rafforzata ed è diventata più profonda. Debbie è ancora incinta e ora stanno aspettando un maschietto. Questa è la storia stupenda di due persone innamorate e della famiglia che hanno creato.

 
Chris e Debbie, con la figlia Hannah

[ dal New York Times Magazine, 10-14-01 ]

 

Un’altra situazione comune è, per le donne transessuali non ancora operate che affrontano la transizione tardi, essere sposate con una donna e avere dei figli. Questo non deve sorprendere, a causa della pressione a lungo termine che la società esercita sul transessuale perché “esca con le donne” e a causa del desiderio del transessuale di una qualunque forma di intimità e di relazioni umane intime.

In molti di questi casi, la moglie del transessuale può non avere nessuna consapevolezza che suo “marito” pensa a sé coma a una donna, desidera essere fisicamente una donna, e pensa che il suo matrimonio sia in qualche modo una relazione lesbica. Solo se il transessuale alla fine rivela la propria condizione e cerca aiuto la moglie conoscerà la verità. Nella maggior parte dei casi, queste relazioni gradualmente terminano se il marito affronta la transizione MtF. Tuttavia, in alcuni casi ( come nel caso di Chris e Debbie ) queste relazioni possono rimanere intatte se i due partner si amano profondamente e riescono ad adattarsi ai cambiamenti fisici della transizione.

Sia la comunità eterosessuale sia quella GLBT stanno sempre più rendendosi conto che le differenze umane e le combinazioni di questo tipo non sono così inusuali e stanno cominciando a riconoscerle senza il bisogno di restringerle in un inquadramento sessuale o di assegnare loro etichette. La realtà è che le preferenze della gente riguardo al partner sessuale – sia che si sia attratti dallo “stesso” sesso o dal sesso “opposto” o da entrambi – possono essere riportate alle caratteristiche sessuali e/o di identità di genere o a una loro combinazione.

 
   
Andare oltre le “etichette” e pensare invece alle sensazioni, ai comportamenti e ai percorsi di vita legati al genere.

Abbiamo visto che ci sono molte variazioni e combinazioni legate alle condizioni di genere, lungo un vasto continuum di possibilità. Queste sono realtà importanti che condizionano profondamente la vita di molte persone riguardo alle loro relazioni amorose. Sfortunatamente, non abbiamo ancora un vocabolario adeguato per parlare di questo vasto campionario di fenomeni, e molte persone sono lasciate sole quando combattono per far fronte alla loro confusione riguardo al genere o con condizioni di identità transgender all’interno delle proprie relazioni amorose.

La tendenza di psichiatri, psicologi, medici e sessuologi di “catalogarci” come “travestiti”, "crossdressers",  “transgender”, “transessuali”, etc., può veramente nascondere ciò che di fatto succede. Le stesse persone con problemi di identità di genere spesso si sentono intrappolate nella confusione e nelle controversie riguardo queste etichette. I consulenti e i loro clienti spesso si perdono all’infinito su questioni come “è questa persona ( o sono Io ) un travestito, o realmente un transessuale?”, oppure “è questa persona un DQ o un TG o un TS?”. E così via di questo passo, spesso con una sovrapposizione di giudizi, di paternalismo e di condiscendenza, con alcune condizioni che vengono considerate “più accettabili” di altre, e vice versa, dipendentemente dall’interlocutore!

Queste difficoltà con le “etichette” ricordano a Lynn una profonda osservazione di Edwin Armstrong, un grande ingegnere ricercatore dell’inizio del 20esimo secolo che fece molte invenzioni che stanno alla base delle moderne tecnologie della comunicazione:
 
 
 

“Gli uomini sostituiscono le parole alla realtà,

e poi discutono delle parole” -

- Edwin Armstrong

 

Non sarebbe meglio chiedere, piuttosto che cercare di rispondere a domande senza senso riguardo a etichette che nascono già distorte? Qualcuno può essere un crossdresser, ma questo può non significare che sia un travestito. Potrebbe essere, invece, un TG o una TS o una DQ. Qualcuno può prendere gli ormoni e godere del proprio seno, senza che questo significhi necessariamente che sia TS e nemmeno TG! Potete vedere quanto sono imperfette le catalogazioni?

Le etichette danno l’illusione di essere di fronte a qualcosa di reale, ma quando si scende in profondità, in qualche modo svaniscono! Noi siamo ciò che facciamo, quello che proviamo, come ci comportiamo, il percorso che seguiamo. Noi siamo sempre un “lavoro in corso” proprio come tutti gli altri esseri umani. Non possiamo essere definite una volta per tutte con una etichetta che resta appiccicata addosso.

Quello che realmente conta è ciò che senti dentro di te. Cosa ti dicono il tuo corpo e il tuo cuore che devi fare? Che comportamento tieni realmente? Che esperienze hai avuto? Quale percorso di genere ha senso per te? Quali cambiamenti fisici e sociali puoi e dovresti fare per trovare un più naturale e confortevole posto – fisicamente e socialmente – nella vita? Puoi fare questi cambiamenti senza sacrificare troppo nel lavoro, nelle relazioni famigliari, nelle tue aspettattive di trovare, dopo, un partner?

Ora, queste sono domande reali che devono trovare una risposta reale. Nessuno può semplicemente fare una diagnosi e dirti: “ Tu sei TS, perciò dovresti fare X,Y e Z”. Semplicemente non funziona così. E’ molto più complesso di così.

Ci sono così tante variabili che non ha senso cercare di capire “in anticipo” chi è CD o TG o TS. Lo scopri vedendo nel tempo cosa fanno le persone. Alcune persone si travestono e questo è sufficiente a renderli felici. Potreste chiamarli “CD’s”, ma come fate a sapere cosa faranno tra dieci anni? Alcune persone affrontano un atransizione sociale ( usualmente con l’aiuto degli ormoni ). Potreste chiamarli “TG’s”, ma cosa significa in realtà? Dopo tutto, potrebbero andare oltre e sottoporsi alla SRS prima o poi, o potrebbero persino tornare ad un ruolo sociale “normale” nel tempo. Alcune persone vanno avanti con una transizione sociale e affrontano un riassegnamento chirurgico del sesso. Potreste chaimarle “TS’s”, ma come vedremo nel capitolo II, anche questo si è dimostrato un errore in alcuni casi. 

L’unica cosa di cui POTETE essere sicuri, quando si tratta degli altri, è ciò che essi fanno: se qualcuno si traveste, allora quello è un comportamento REALE e potete dire “quella persona si traveste”. Se qualcuno affronta una transizione sociale, quello è un comportamento REALE e un punto di svolta nel suo percorso. Allora potete dire “quello ha affrontato una transizione TG”. Se qualcuno affronta una transizione sociale e si sottopone a SRS, anche quello è un comportamento REALE e un punto di svolta nel suo percorso. Allora potete dire “quello ha affrontato una transizione TS”. Ma non ha alcun significato etichettare queste persone come CD, TG e TS eccetto che per una sorta di “abbreviazione” per riferirsi informalmente a quelle persone.

Per favore, prendete nota: Questo è il modo in cui Lynn intende che siano interpretate le etichette in questo website, cioè come una sorta di “abbreviazione”, tenendo sempre a mente la grande complessità delle situazioni individuali e la loro variabilità nel tempo. Noi dobbiamo anche essere aperti a cambiare, estendere ed evolvere questa terminologia man mano che la nostra comprensione e i modelli empirici di transgenderismo evolvono.

Le etichette affibbiate alle minoranze con problemi di genere non funzionano meglio per definire “il ruolo di queste minoranze” rispetto a quanto il termine “gioco di ruolo” funzionasse per definire ruoli veramente significativi nella comunità gay. Le etichette e i presunti ruoli che queste indicano sono semplicemente troppo statiche. Le etichette pongono dei confini troppo limitativi. Esse sono inutili per predire cosa una persona dovrebbe fare e realmente farà nel momento in cui scoprirà come si sente di vivere e di presentarsi alla società.

Solo voi potete decidere cosa il vostro cuore e il vostro corpo vi stanno dicendo, quali comportamenti dovreste esplorare, e quale percorso legato al genere dovreste seguire. Nel fare questo, dovreste considerare il più vasto spettro di possibilità e di opzioni. Non saltate alla conclusione di essere “CD” o “TS” per poi mimare gli stereotipi di “cosa un CD dovrebbe o non dovrebbe fare” o cosa “un TS dovrebbe o non dovrebbe fare”. Mentre andate avanti, siate sicuri di permettere al vostro percorso di virare verso direzioni possibilmente inaspettate rispetto al percorso inizialmente stabilito, in accordo con il modo in cui il vostro corpo e il vostro cuore mutano durante il cammino.

In modo simile, molti giovani oggi stanno superando le etichette di “normale” o “gay” o “lesbica” quando pensano ad un partner, perché queste etichette limitano troppo le opzioni di una persona per trovare il vero amore della sua vita. Per molte persone più anziane della comunità gay queste etichette hanno un profondo significato e giocano un ruolo importante nella propria auto-definizione. Le etichette divenatno così strettamente legate alla loro identità e c’è una pressione notevole “politicamente corretta in senso gay” di aderire a quelle etichette e di applicarle a chiunque. Tuttavie, tali etichette semplicemente non funzionano per le molte persone “bisessuali” , le cui esperienze amorose dipendono dalle persone di cui capita loro di innamorarsi.

Per una eccellente introduzione ai complessi problemi riguardanti le catalogazioni di identità, vedete il nuovo libro di cui si discute nel sito raggiungibile tramite il link Bay Windows Online:
 
Il nuovo libro mette sul tavolo della discussione il genere e l’identità transessuale:  intitolato “Definito dai pronomi” ( or. Pinned Down by Pronouns - Conviction Books ) , l’antologia raccoglie scritti da una ambiziosa assemblea di 75 scrittori locali – la maggior parte dei quali si identificano come transgender, come persone dalle strane abitudini sessulai ( or. Genderqueer ) e come gay ( or. Queer ). A prima vista, questa collezione di più di 200 pagine rappresenta un risultato letterario per la comunità transgender di Boston. Senza menzionare il fatto che rappresenta un tentativo tangibile di cambiare l’attitudine pubblica riguardo agli stereotipi di genere. Ma il libro sottolinea anche la grande solidarietà della comunità di questa città: una comunità unita nello scopo di cambiare il linguaggio, la sua costruzione di una traiettoria definita ( or. Binary ) per il genere e le conseguenti assunzioni su cosa definisce un uomo, cosa definisce una donna e cosa ci rende umani. “ Con i termini transgender e genderqueer, alcuni di noi vogliono allargare tale traiettoria, alcuni vogliono distruggerla e alcuni vogliono salvarla”, spiega Lee Thornhill, editore dei Conviction Books. “ Ma tutti noi vogliamo essere visti per quelli che siamo”.
 
ESTRATTO DALLA PREFAZIONE
Taryn Levitt
In queste pagine noi stiamo guardando indietro. Guardando indietro alle teorie che ci cancellano. Ai libri scritti riguardo noi ma mai per noi, ai dottori che ci vedono solo come persone disturbate, alle nostre famiglie naturali che ci rinnegano, alle famiglie che ci scegliamo e che ci accolgono, a quelli che ci vogliono morti, a quelli che dicono che “ la nostra vita non è possibile” ( Abe Rybeck ). Le nostre vite non sono solo possibili. Le nostre vite sono rivoluzionarie.
 
- - estratto da Pinned Down by Pronouns
 
 

 
Nel prossimo capitolo confronteremo la gamma di transizioni transgender ( TG ) e transessuali ( TS ) con maggiore dettaglio. Come vedremo, la vasta gamma di transizioni di genere di oggi sta espandendo l’involucro di quello “spazio di genere “ conosciuto in cui le persone possono vivere vite soddisfacenti. Queste esplorazioni stanno producendo informazioni su come seguire molte nuovi “percorsi di genere” ( cioè, sequenze di “stati di genere” ) durante la vita. In questo processo, stiamo avendo migliori informazioni su come alcuni riescono ad effettuare la transizione con successo da qualunque condizione di genere iniziale, attraverso vari stati intermedi, per raggiungere alla fine uno stato che sia confortevole ed autentico per loro.
 
 
Andate al prossimo capitolo:
Parte Ia: TRANSGENDERISMO (cont.) (It)
 
 
 
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