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Tradotto da Camille

Riletto da Josephine

 

 

Parte Ia:

Notizie di base sul genere e Transgenderismo (continuazione)
 

 

Part Ie: Notizie di base sul genere e Transgenderismo (It)

Parte Ia: (TG continuazione)

Parte II: Transessualismo (MtF)

Parte III: La vita da donna dopo la transizione TS 
 
 
 

 
 
Parte Ia - Contenuti:
 
Nell’armadio di mia madre : un’infanzia sognando di diventare donna
 Un’analisi comparativa fra le transizioni Transgender (TG) e quelle Transessuali (TS)
 Riflessioni sulla discriminazione e sui crimini contro persone gay e transgender
 Tristemente, la transfobia è spesso alimentata da gay, lesbiche e femministe (e come le cose stanno cambiando nel presente)
I giovani transgender che vengono allontanati o “cacciati”
 I giovani transgender che vengono aiutati dalle loro famiglie
Tuttavia, anche quei giovani transgender accettati dalle loro famiglie affrontano molti pericoli in questo periodo
 Sforzi per estendere alle persone transgender il pieno diritto umano ad essere protette
 Panoramica delle differenze nella situazione delle persone TG e TS nei diversi paesi del mondo
 Il potente ruolo che internet sta giocando adesso nell’aiutare le persone transgender e transessuali
 Speranze per il futuro
 
 
 
 

 
 
 
Nell’armadio di mia madre : un’infanzia sognando di diventare donna  

“L’armadio di mia madre era al contempo un santuario e una sfera di cristallo, un posto dove evadevo dal mondo e dove, attraverso i suoi vestiti, visualizzavo me stessa nel futuro. Nell’armadio di mia madre i miei sensi diventavano vivi. I profumi della colonia, del lucido da scarpe , della lana, del cuoio; le sensazioni al tatto del raso, del velluto, della seta, del chiffon - queste cose avevano il potere di evocare sogni e fantasie …
E, anche se non era proibito, avevo sempre paura di entrarci. Paura di cosa? Di essere scoperta? Più probabilmente avevo paura di trovare qualche cosa, qualche indizio che mi avrebbe rivelato il misterioso mondo in cui sapevo che un giorno sarei entrata, il mondo di essere una donna”. - Eugenia Zukerman
 

Molte persone leggendo questa pagina crederanno che queste parole siano i ricordi d una donna transessuale. Ma non lo sono: sono le parole della famosa scrittrice e commentatrice TV Eugenia Zukerman, prese dalla retrocopertina del suo notevole nuovo libro “Nell’armadio di mia madre: un invito a ricordare”.

In questo bellissimo libro, Eugenia raccoglie i ricordi d’infanzia di quarantatrè donne, ponendo l’attenzione alla forte attrazione e alle fantasie riguardo al mondo femminile che venivano suscitate dai segreti scoperti negli armadi delle proprie madri. Molte delle donne descrivono sensazioni quasi magiche, sensuali sentite esplorando e provando le cose che trovavano, tra il calore, la morbidezza, i vividi colori e i dolci profumi dell’armadio.

Questo libro rivela per la prima volta quanto siano comuni queste esperienze per le bambine, come parte del rituale di diventare donne.

 
 

Nell’armadio della mamma c’erano i segreti delle donne che sarebbero diventate.

…Per ciascuna di queste donne, aprire la porta dell’armadio della madre sembrava come liberare un torrente di ricordi e pensieri che andavano ben oltre il semplice fatto di usare i vestiti della mamma. C’erano lacrime e sorrisi durante queste interviste, insieme con intuizioni, rivelazioni, amabili propositi. La collezione di ricordi che ne risulta getta lo sguardo sui miti e i riti del passaggio, ed esplora il rapporto talvolta gioioso, talvolta timoroso tra madre e figlia.

Eugenia Zukerman

 
 
Da quello che sappiamo del transgenderismo, anche alcuni maschietti hanno le stesse esperienze, che spesso descrivono nello stesso identico modo.

Nel passato, la maggior parte delle persone pensava che solo ragazzi sessualmente perversi fossero ossessionati dalle cose della madre, come se le bambine non lo fossero. Ora invece sappiamo che molte se non la maggior parte delle bambine fanno queste esperienze, e nessuno le accusa di perversione sessuale!

Così, questo libro ci aiuta a vedere le esperienze dei maschietti con le cose della lor mamma non come perversione sessuale, ma come un desiderio di sensualità e l'attrazione verso una identità adulta che li incalza, proprio come accade per qualunque bambina. Comprendere ciò può essere di aiuto a quelli che provano vergogna e imbarazzo per aver fatto queste cose da piccoli, specialmente se sono stati etichettati in modo vergognoso dagli psicologi o derisi da altre persone semplicemente per aver fatto cose molto naturali per una bambina ...
 
Questo è un libro importante riguardo la ricerca della visione della propria identità adulta e riguardo i rituali, spesso segreti nella nostra cultura, per raggiungere la propria condizione di donna. Lynn lo raccomanda caldamente.

La cosa triste, naturalmente, è che i bambini con identità femminile non trovano accettazione e incoraggiamento nei loro desisderi da parte della mamma. Invece devono trovare da soli la propria strada, senza l'aiuto di alcun adulto, nel segreto, nel silenzio e nella paura. Questo è il vissuto adolescenziale che molte donne transessuali si portano dietro durante gli anni della transizione.
 
 
Un’analisi comparativa fra le transizioni Transgender (TG) e quelle Transessuali (TS):
 

Ci sono molti differenti percorsi che le persone transgender MtF possono seguire lungo la via per diventare donne.

 

Nelle ultime decadi molte donne transessuali hanno affrontato una transizione transessuale, che include sia un cambiamento di genere sociale che chirurgico e hanno continuato a vivere una vita piena di soddisfazioni nel loro nuovo genere. Molte storie diffuse dai media riguardo questi casi hanno aiutato la società a diventare gradualmente più consapevole, tollerante e ad accettare il concetto di transizione transessuale. La maggior parte degli stati adesso ha procedure ben definite per cambiare i documenti ufficiali delle persone che hanno completato una transizione transessuale. Molti datori di lavoro hanno persino procedure stabilite per venire incontro alle persone durante la transizione transessuale.

 

Più recentemente, molte persone transgender che non hanno modi di sentire intensamente transessuali hanno cominciato ad affrontare apertamente transizioni transgender. Alcuni sono crossdressers sopraffatti alla fine dal proprio sentire transgender e dalla necessità di assumere identità sociale femminile. Altri sono drag queen che a lungo si sono divertite a partecipare a spettacoli di travestiti ( drag shows ), ma alla fine hanno riconosciuto la forza delle loro sensazioni di confusione di genere. La maggior parte di queste persone comincia la transizione assumento dosi modeste di ormoni femminili ( abbastanza da produrre un certo grado di femminilizzazione ) e sottoponendosi all’elettrolisi per rimuovere la barba. Una volta femminilizzate fino ad un certo punto, spostano il loro genere sociale full-time vestendo in un modo più femminile, modificando la loro voce e le loro maniere fino ad un certo grado, prendendo un nome femminile e ottenendo una sorta di identificazione formale nel genere femminile. In questo modo raggiungono varie gradazioni di transizione sociale SENZA cambiamento di sesso chirurgico.

 

Nel momento in cui le persone transgender sono diventate più consapevoli di queste opportunità di transizione sociale, il numero transizioni transgender è cresciuto moltissimo. Molti sessuologi adesso vedono molte più transizioni transgender che transessuali, specialmente tra i clienti più anziani. Il riconoscimento della validità della transizione transgender è una importante nuova tendenza, dal momento che casisticamente ci sono chiaramente molte più persone transgender che transessuali.

 
Alcuni transgender migrano verso un ruolo sociale “transgender” anziché cercare di passare come donne. Queste persone di fatto possono non sentirsi a proprio agio riguardo al diventare “completamente femminili” nel modo di presentarsi e nelle maniere e specialmente riguardo a modificare i propri genitali. Invece, esse sentono il bisogno di assumere un ruolo sociale transgender o androgino che esprima meglio la loro commistione/confusione di identità di genere. Queste persone spesso rimangono visibilmente transgender e si sentono a proprio agio in tale identità e la loro vita sociale al di fuori del lavoro spesso si svolge nelle comunità transgender. Molte attiviste TG, moderatori di gruppi di supporto, relatori su argomenti TG, etc. sono persone che hanno identità sociali apertamente transgender.

Altre persone in transizione TG vanno molto oltre verso una passabilità sociale come donne ( ma senza SRS ) e alcune raggiungono con successo questa meta. Alcune alla fine hanno successo nell’assimilazione sociale ( ma non sessuale ) come donne.

Se pensiamo a questa gamma di possibilità, possiamo vedere che il “completamento” di una transizione TG è un concetto relativo alla meta di chi fa la transizione. Il “completamento” dipende dal punto a cui una persona intende spingersi per sentire di essere “arrivata”. Ci sono molti possibili punti di arrivo.

Adesso è possibile per alcune persone TG fare la transizione mentre occupano solide posizioni professionali, semplicemente informando il datore di lavoro della propria “transizione”, senza entrare nel dettaglio se sia una transizione TG o TS. Molti datori di lavoro e colleghi semplicemente suppongono che la persona stia facendo una transizione TS, specialmente se la persona lavora duramente per diventare pienamente passabile come donna. Esse possono quindi seguire il persorso per la transizione TS, salvo che, benchè femminilizzate dagli estrogeni, non si sottopongono alla SRS per trasformarsi fisicamente in donne.

Queste transizioni possono permettere alle persone transgender di trovare sollievo e una posizione più confortevole nella società. E , non affrontando l’intervento chirurgico di riassegnazione, possono mantenere e godere dei loro genitali maschili, funzionando come “she-males” con partners maschili, o come maschi con partners femminili.

Ovviamente l’uso comune del termine “transizione” a volte genera confusione, persino tra le stesse persone TG e TS. Per esempio, se qualcuno dice “ho fatto la transizione nel 1991”, ci si pone l’imbarazzante dubbio se sia un she-male o una donna transessuale operata – cosa che può essere una questione rilevante in situazioni come uscire o avere una relazione con qualcuno. Tuttavia, se qualcuno dice “sono transgender e ho fatto la transizione nel 1991” allora la sua condizione transegender è chiara. In modo simile, se qualcuno dice “ sono transessuale e ho affrontato la SRS ( Sex Reassignment Surgery : riconversione chirurgica sessuale ) nel 1991”, non abbiamo dubbi riguardo alla sua condizione di transessuale operata ( tranne nel caso particolare degli autoginefili, che non si identificano comunque come donne ). ( Una donna che sia ancora nel periodo di RLE ( Real Life Experience ) potrebbe chiarire la sua condizione dicendo “ ho cominciato la transizione l’anno scorso e farò la SRS tra circa un anno”).

Per riassumere: una persona transgender MtF affronta una transizione sociale, per vivere come una donna transegender la sua vita sociale di tutti i giorni. La persona transessuale MtF non ha solo una transizione sociale, ma anche un cambiamento fisico di sesso ( tramite la SRS ) così da poter vivere pienamente e funzionare come una donna anche nella propria intimità.

Tristemente, molte persone TG provano inutilmente vergogna della propria condizione fisica “confusa”, e hanno spesso molta più paura di essere scoperte che le donne operate. Molte nascondono la loro condizione transgender dicendo di essere “transessuali”. Se la loro condizione fisica viene in qualche modo scoperta, spesso dicono di essere transessuali “pre-operate” o “non-operate”, come spiegazione.

Fortunatamente, molte persone che hanno portato a termine una transizione TG adesso si rendono conto che una identità di genere “a metà” è una identità autentica, e che una persona non dovrebbe provare vergogna per essere fisicamente androgina, intersessuata o con caratteri dei due generi. Sempre più persone appartenenti a queste categorie stanno uscendo allo scoperto come “transgender”, dicendo di trovarsi a proprio agio in questa condizione. Essendo apertamente transgender, stanno cominciando a fornire dei modelli di ruolo per altri che sperano di poter vivere come donne ma non intendono arrivare fino in fondo e diventare fisicamente donne.

Nel frattempo, nessuna persona TG dovrebbe essere costretta a pensare che una transizione di genere automaticamente porta alla fine a sottoporsi alla SRS. Questa convinzione viene da datati modelli di genere bi-polari, che non ammettono una via di mezzo tra maschio e femmina. Le persone transgender non dovrebbero sentirsi forzate a dichiarare di essere “pre-operate” o “non-operate”, o obbligate a dissimularsi come “operate”. Dovrebbe veramente essere OK poter dire “sono transgender”, se questa è la propria autentica identità. 

La conclusione è che tutte le pesone dovrebbero essere libere di modificare il loro genere in consonanza con il loro sentimenti più intimi sia che sentano la necessità di diventare più libere nei propri comportamenti , androgine, di affrontare una transizione TG parziale o una transizione TS completa. Dovrebbero essere libere di assumere la identità di genere migliore per loro, senza alcuna pressione da parte degli altri, e senza emarginazione sociale per il fatto di vivere la propria identità. Dovrebbero anche essere libere di riconoscere apertamente la propria identità dovunque si ponga nello spettro di variazioni di genere, piuttosto che averne vergogna, nasconderla o sentirsi obbligate a distorcerla.

Si spera che la società cominci a riconoscere la validità e l’autenticità dello status delle persone transgender e a garantire loro un posto nella società senza obbligarle alla SRS, così come si è mossa in questa direzione per le persone TS che hanno portato a termine una transizione TS completa, compreso l’intervento di riassegnazione.
 
 
Riflessioni sulle discriminazioni e i crimini contro gay e transgender:
 
A causa della diffusissima confusione e degli equivoci riguardo le differenze tra gay e transgender, le discriminazioni e i crimini compiuti contro persone transgender sono praticamente sempre confusi con crimini contro i gay. La grande maggioranza dei cosiddetti “crimini dettati dall’odio contro i gay” è per lo più compiuta contro persone visibilmente CD/DQ/TG/TS, invece che contro persone semplicemente conosciute come gay.

Gli stessi che compiono questi misfatti spesso credono di stare attaccando i “gay” quando attaccano i transgender. Poi, alcune vittime sono semplicemente uomini di aspetto effeminato o donne di aspetto mascolino che non sono né gay né transgender. Inoltre, quegli uomini gay che subiscono violenze sono spesso giovani minuti ed effeminati, che così appaiono “stereotipatamente gay” ( cioè effeminati ). La cosa che sembra innescare la rabbia e le orribili violenze contro questi giovani gay è l’apparenza di effeminatezza e vulnerabilità in un “maschio”. Un tragico esempio è quello di Mathew Shepard, il piccolo, sorprendentemente bello, sensibile giovane gay che fu picchiato e torturato a morte nello Wyoming nel 1998.
 
Mathew Shepard
[1 Dicembre 1976 – 12 Ottobre 1998]
 
 

In molti casi, gli attivisti gay hanno sfruttato la “invisibilità del fenomeno transgender” pubblicizzando tutti i misfatti contro le variantidi genere come attacchi “anti-gay”, senza specificare la condizione transgender, transessuale o altro delle vittime.

 

Per esempio, il pestaggio a morte del Pfc. Barry Winchell in una base militare del Tennessee, largamente pubblicizzato, fu inizialmente descritto come un “crimine di odio contro i gay” sia dai gruppi  attivisti gay che dai media. Tuttavia, l’amante di Winchell non era un uomo – Winchell non aveva mai frequentato uomini – ma una giovane e molto graziosa donna transgender di nome Calpernia Addams. Callie si esibiva in uno show “drag” in un nightclub che i soldati frequentavano. Barry e Callie si conbbero lì e si innamorarono profondamente. Barry, che era eterosessuale e a cui piacevano le belle ragazze, accettava completamente Callie come donna nonostante la sua condizione di transgender. Egli fu pestato a morte da un altro soldato in uno scoppio di violenza omofobica a causa della sua relazione con Callie. Dopo questo tragico evento, i media gay si riferivano a Callie come a un “gay” piuttosto che una donna transgender ed ella fu deliberatamente tenuta da parte per evitare di rivelare la sua vera condizione. Questo aspetto della vicenda fu finalmente rivelato in un articolo del reporter David France intitolato “Una donna sconveniente” sul New York Times di Domenica 28 Maggio, 2000.

 

Più tardi, nell’estate del 2002, Callie si sottopose alla SRS e ora è la donna che aveva sempre desiderato essere. Nel 2003 un film intitolato “La moglie del soldato”, premiato al Sundance Movie Festival, raccontò la storia d’amore di Barry Winchell e la sua tragica fine. Calpernia ha scritto un libro, “Mark 247 ” riguardo le sue esperienze di vita e sta sviluppando un meraviglioso sito di supporto per persone TG/TS.

 
 

Calpernia Addams prende parte a un meeting per i diritti degli omosessuali,

con uno schizzo del suo boyfriend Barry Winchell dietro di lei..

 
 
Tristemente, la transfobia è anche alimentata da gay, lesbiche e femministe ( e come le cose stanno cambiando adesso ):
 

Una lunga serie di deliberati equivoci da parte degli attivisti gay, come nel caso di Calpernia Addams, ha creato tensione tra gli attivisti gay e la gente TG/TS. Gli equivoci hanno anche causato un ulteriore isolamento sociale e una maggiore invisibilità delle persone transgender. Inoltre, molti uomini gay importanti come lo scrittore Jim Fouratt e molte importanti femministe come Germaine Greer e Janice Raymond sono altamente transfobici e hanno lavorato pubblicamente contro gli sforzi per ridurre le discriminazioni contro le persone TG/TS.

 

Fouratt è tristemente famoso tra le persone TG/TS per il suo accomunare transgenderismo e omosessualità, equiparando la transizione transgender a una “terapia riparativa anti-gay” e per avere scritto che le donne transessuali operate in realtà sono solo “uomini gay sconsiderati” che si sono sottoposti a mutilazioni.

 

La Greer è nota per la sua stridente opposizione ai “cambiamenti di sesso” e per avere incorporato la transfobia dentro la tradizionale “teoria femminista”. La sua strana rabbia contro la mera esistenza delle donne transessuali è così profonda che l’ha spinta ( e con lei altre femministe ) ad ingaggiare una caccia alle streghe per “smascherare” e diffamare pubblicamente donne TS operate durante gli anni ’80 e ’90 ( inclusa la dottoressa Padman alla Università di Cambridge).

 
 

Altre informazioni riguardo la vasta propagazione di transfobia

e fobie per le condizioni intersessuate da parte della femminista Germaine Greer:

 
Nei tardi anni ’90 Germaine Greer divenne così “presa” dalle sue teorie femministe riguardo un “essenzialismo femminile” quasi mistico ( basato in qualche modo sull’”avere geni XX” ) da andare persino oltre e condannare tutte le donne AIS come “maschi falliti” e dichiarare che dovrebbero comportarsi come uomini invece di vivere come donne. Ella propone questa assurda teoria, includendo le donne AIS insieme con le transessuali operate, nel suo nuovo libro del 1999, “La donna intera”, in un capitolo dal titolo spregiativo “le donne pantomima”. In questo capitolo ella conclude che donne AIS o con altre variazioni cromosomiche non hanno il diritto di essere cosiderate “donne” o “femmine”. Questo libro è una lettura standard nei programmi di “studi sulle donne” nelle maggiori università e sta indottrinando alla transfobia e alle fobie contro le variazioni di genere una nuova generazione di femministe accademiche.
 
La crudele condanna di Greer, non fondata su basi scientifiche, non solo delle transessuali ma anche delle donne AIS ha generato una considerevole quantità di critiche da parte della comunità scientifica, nelle confutazioni di prominenti ricercatori quali il Prof. Milton Diamond, professore di anatomia e biologia riproduttiva alla Università delle Hawaii. Qui di seguito, una parte della risposta del Prof. Diamond al libro della Greer, estratta dal sito web AIS Support Group(AISSG):
.
"Cara professoressa Greer,

Una porzione del suo ultimo libro “La donna intera”, riguardante la sindrome di insensibilità androgenica ( AIS ) è stata portata alla mia attenzione. Anche se lei è convinta di ciò che scrive, sfortunatamente scrive ignorando di quella condizione tutto ciò che va oltre quello che avrebbe potuto leggere su qualche rivista scandalistica. E’ come se uno scrivesse di Shakespeare avendo letto delle sue opere solo dalle strisce a fumetti. Lei ha mancato il nocciolo della questione.

In particolare, lei sostiene, in un modo singolare, di scrivere dal punto dalla vantaggiosa prospettiva femminista . Mentre lei ammette senza difficoltà che le femministe possono avere differenti opinioni nella loro concezione di femminilità o nel loro identificarsi come donne ( qualunque cosa questo possa significare ) lei nega questo diritto ad altri e lo vede come una sorta di sciarada. Lei vede come una debolezza il fatto che altre donne accettino le persone AIS ( e le transessuali MtF ) come donne in buona fede ---

--- Ma, più significativamente, lei nega a queste persone i loro diritti psicologici, i loro bisogni e la loro spinta interiore a seguire la propria identità di genere come donne. Lei ha una visione ristretta di ciò che significa essere donna e ovviamente solo quelle persone che soddisfano i suoi stentati criteri sembrano essere all’altezza. Negherebbe alle femmine XX infertili la loro identità di donne? Secondo la sua definizione esse sono femmine incomplete.

Tuonerebbe contro le donne che hanno subito una mastectomia? Secondo la sua definizione esse sono femmine incomplete. Le donne AIS fanno del loro meglio per seguire il loro cuore e la loro mente a dispetto di una condizione medica naturale, anche se relativamente rara. E’ un peccato che lei non non riesca a vedere l’intera foresta per focalizzarsi sui singoli alberi , nel momento in cui tutto quello a cui guarda sono i cromosomi e i genitali di un individuo,negando la parte più importante di una persona, ciò che la rende umana, il cervello e la mente.

Potrei suggerirle di incontrare alcune donne AIS e di parlare con loro. Potrebbe essere così illuminante come assistere ad una rappresentazione di Shakespeare.
 
Suo Milton Diamond, Ph.D.
Professor - - - "
 
 

Raymond ( professore alla Università del Massachusset) è molto nota nei circoli lesbici femminsti per il suo libro profondamente transfobico “L’impero transessuale: la costruzione del She-male”, un libro che ha costituito l’informazione di base per le prime impressioni di molte femministe riguardo le donne transessuali. Nel libro ella condanna i “cambiamenti di sesso” MtF come una “cospirazione degli uomini per creare donne artificiali che sappiano venire incontro alle fantasie sessuali maschili”. Ella prosegue nel mettere alla berlina le donne transessuali come strumenti patriarcali per corroborare un’immagine di donna chiaramente stereotipata. Una ristampa di questo libro fortemente transfobico nel 1994 è stata adottata nei corsi femministi e di studi sulle donne in molte grandi università e anche questo sta portando avani la stigmatizzazione delle donne transessuali all’interno di una nuova generazione di “femministe accademiche” nelle università americane.

 

Le veementi crociate pubbliche di persone come Frank, Fouratt, Greer e Raymond hanno contribuito a inculcare una sorta di stupida transfobia nei gay della vecchia generazione e nella cultura lesbica e femminista, fino al punto che in quegli ambienti, se uno è una persona gay, lesbica e/o femminista “bene informata”, è un atteggiamento politicamente corretto essere “contrario alle transizioni transgender e transessuali”.

 

Questo atteggiamento provoca notevole confusione nelle giovani transessuali MtF che spesso sono molto emancipate nel loro pensiero ( e pertanto di natura femminista ) e tra cui ci sono molte lesbiche, nella loro identità di genere corretta. Ci vorranno anni di sforzi da parte dei portavoce più giovani nelle comunità gay, lesbiche e femministe nei confronti delle donne TG/TS per contrastare gli effetti di tutta questa stigmatizzazione.  

   

Lungo un altro asse, molti altri leader di pensiero gay e lesbiche stanno cercando di “normalizzare” l’immagine dei gay e delle lesbiche. Desiderare che i gay sembrino persone proprio “come tutti gli altri”, equivale a voler eliminare i vecchi stereotipi in base ai quali i gay “assomigliano ai transgender”. Al contrario degli attivisti gay che proclamavano che Calpernia Addams era un “uomo gay”, queste persone non vogliono riconoscere i “transessuali vittime di violenze” come appartenenti alla propria comunità – né vogliono in alcun modo essere accomunati con le persone transessuali. Questa tendenza sta incrementando la stigmatizzazione delle persone transgender presso porzioni della comunità gay, in maniera simile alla stigmatizzazione dei gay da parte dei crossdressers eterosessuali. Miranda Stevens-Miller, una nota attivista transessuale di Chicago, ha scritto in modo eloquente riguardo come questa tendenza isola e stigmatizza ulteriormente le persone trans:

 
 
 
Estratto da "That lingering trans bias"
di Miranda Stevens-Miller

Windy City Times, Feb. 21, 2001

 

“ --- Stavo partecipando ad una sessione di training per I membri del dipartimento degli oratori del GLSEN. Lo scopo era impratichirsi nella presentazione del video ‘It’s Elementary’ destinato agli insegnanti delle scuole elementari. Era la prima volta che vedevo il video. Trovai il film una esperienza commovente sia nel modo in cui gli insegnanti presentavano l’argomento omosessualità ai bambini, sia nella maniera intelligente ed aperta con cui i bambini reagivano all’argomento.

 

L’unica cosa che mi disturbò fu la completa assenza di qualunque accenno ai problemi di genere. Quando i bambini discutevano dei loro stereotipi riguardo gay e lesbiche, l’espressione del proprio genere era uno dei concetti menzionati di frequente. Stereotipi come la covinzione che tutti i gay si travestano o che le lesbiche adottino un taglio di capelli da maschio erano comuni. Lo spettatore viene portato a capire che questi sono solo ridicoli stereotipi, che gay e lesbiche non sono affatto così. Ma in questo modo, si marginalizza un’altra parte della comunità, quella delle persone con problemi di genere, stigmatizzandola.

 

Cosa potrebbe pensare un giovane ragazzo o ragazza transgender sentendosi dire che va bene essere gay o lesbica, ma non va bene avere un problema di identità? Che se non viene loro detto esplicitamente, perché l’argomento  identità di genere è lasciato fuori dalla discussione, essi possono sentirsi ancora più confusi e disperatamente isolati. Perché bisogna marginalizzare i comportamenti che esprimono variazioni di genere per ottenere accettazione della propria identità gay? Perché c’è bisogno di sostituire la omofobia con la transfobia? ---

 

 Come membri della più vasta comunità LGBT, stiamo portando il messaggio sbagliato a tutti, dai bambini nelle scuole elementari fino al Congresso. Finchè la comunità ha un atteggiamento di “noi e loro” quando si parla di orientamento sessuale e identità/espressione di genere, allora --- il modo penserà che è perfettamente accettabile discriminare persino i membri più rispettabili della comunità transgender e delle persone con incertezze di genere.

 

Il primo passo è smetterla di definirsi per quello che non si è. Questo in entrambi i casi. Se sei gay, non porta nessun vantaggio dire “io sono gay, ma almeno non mi travesto”. E se sei un travestito, smettila di dire “almeno non sono gay”. Tutti siamo diversi, ma finchè ci guardiamo negli occhi e ci riconosciamo nei vincoli comunemente impostici, sarà molto difficile convincere il mondo non-gay, non-trans che tutti meritiamo lo stesso rispetto e la libertà dalla discriminazione. ---“

 
 

Pertanto, vediamo che le persone trans sono spesso fonte di “imbarazzo e disagio” per gay e lesbiche perché noi rinforziamo presso l’opinione pubblica i vecchi stereotipi che li riguardano, stereotipi che essi stanno duramente cercando di eliminare.Inoltre, molti dei loro leader di pensiero hanno promosso una aperta transfobia presso i circoli gay, di lesbiche e femministe. E tuttavia, quando siamo vittime di violenze, siamo accolte e spacciate per “gay” dagli attivisti gay allo scopo di riempire di donazioni le loro casse. Sembra che molti dei più vecchi gay, lebiche e femministe abbiano sentimenti bizzarramente confusi riguardo le persone transessuali, e dovremo aspettare che una nuova generazione prenda il lor posto prima che un vero cambiamento possa avvenire.     

   

Fortunatamente, ci sono segni che alcuni di questi cambiamenti, anche se fortemente in ritardo, stiano avvenendo. La National Center for Transgender Equality (NCTE) e la National Transgender Advocacy Coalition (NTAC) are currently leading the struggle for human rights for transgendered people in the U.S., e nel coordinare questi sforzi con alcune organizzazioni per i diritti dei gay. Alcuni gruppi per i diritti dei gay, come la Gay and Lesbian Alliance Against Defamation (GLAAD) e la Human Rights Campaign hanno finalmente coordinato le loro politiche in supporto dei diritti delle persone TG/TS e stanno fornendo alla NTAC la necessaria assistenza allo scopo di far cessare le discriminazioni contro le persone TG/TS.

   

Inoltre, il National Center for Lesbian Rights (NCLR), a San Francisco, una nuova forza leader nello sforzo di assicurare pieni diritti legali, sociali e lavorativi per le donne lesbiche, sta anche lavorando in un certo numero di casi legali di importanza critica che riguardano i diritti di persone transgender. La NCLR ha messo insieme alcune menti legali veramente talentuose per lavorare su questi problemi, che stanno cominciando davvero a lasciare il segno.

 

Questo potente supporto ai diritti legali delle persone trans da parte degli avvocati pragmatici e attenti al sociale del NCLR ( che per lo più accoglie lesbiche ) è la punta dell’iceberg di una nuova tendenza di cooperazione GLBT per risolvere i problemi pratici, nel mondo reale, riguardo i diritti umani – e si erge in netto contrasto con la stigmatizzazione e la teorizzazione difensiva riguardo le persone trans attuate nel passato da persone transfobiche come Frank, Fouratt, Greer e Raymond.

 
 
I bambini transgender che vengono allontanati o “rovinati”:
 

Sebbene nei decenni scorsi sia stato compiuto un grande progresso per fornire possibilità di correzione delle condizioni TG e TS, la possibilità di transizione è in realtà limitata a quelle persone che sono in qualche modo avvantaggiate dal punto di vista sociale, educativo ed economico.

 

Parallelamente ai progressi delle tecnologie mediche, e alle decine di migliaia di transizioni portate a termine con successo, una incredibile tragedia è stata portata alla luce negli ultimi decenni. A causa dell’ignoranza circa i problemi di genere, migliaia e migliaia di bambini transgender e transessuali sono stati rinnegati dalle loro famiglie.

 

Ogni anno, molti di questi ragazzi sono costretti a lasciare casa o vengono letteralmente “gettati” sulla strada dalle loro famiglie. Un’alta percentuale di questi ragazzi è Ispanica o Afro-americana, dato che queste comunità sono omofobiche in modo persino più isterico rispetto alla comunità bianca – e sovente pensano erroneamente che i loro ragazzi trans siano “vistosamente gay”. A molti ragazzi trans, anche ad alcuni che arrivano da famiglie appartenenti al ceto medio, viene semplicemente dato un biglietto di sola andata per Los Angeles o New York e viene loro detto di “non tornare più”.

 

Dal momento che questi ragazzi non sono gay, non si adattano né sono bene accolti nella comunità gay. Con poche speranze di raggiungere una appropriata condizione di genere o di trovare un lavoro normale nel loro genere corretto, non possono nemmeno pagare un analista né l’assistenza medica e molto pochi mettono da parte abbastanza denao per una transizione completa. Molti possono solo sperare di avere un sollievo psicologico e di modificare il proprio corpo con una terapia di estrogeni ( comprandoli “sulla strada” ) e di avere una transizione sociale e vivere la propria vita come un cosiddetto “trannie” o “she-male”.

 

Molti di questi ragazzi naufraghi e fuggitivi finiscono nella prostituzione, nella degradazione e nel perenne pericolo notturno delle stradine delle città, nello stesso modo in cui le donne ostracizzate, senza famiglia o soldi o impiego sono state costrette a fare durante tutta la storia dell’umanità. La grande visibilità di queste protitute TG/TS ha fatto crescere il mito urbano secondo cui tutte le donne transgender e transessuali siano prostitute. La loro vulnerabilità le ha spesso rese essere vittime di violenze e crimini.

 

Alla maggior parte della gente L’idea di un “maschio” che prende estrogeni e si veste da donna diventando una prostituta she-male sembra come una discesa nella peggiore degradazione. Persino molte donne TG, almeno quelle che hanno un impiego e vivono bene, guardano dall’alto in basso le ragazze di strada, pensando che ciò che fanno sia disgustoso e che esse “creino una cattiva nomea per tutte noi donne TG”. Tuttavia, se voi provate a visualizzare come deve apparire il mondo attraverso gli occhi di una giovane TG/TS sulla strada perché non trova altro impiego, vedrete che essere una prostituta she-male non viene percepito per nulla come una degradazione.

  

Per molte ragazze TG/TS, essere capaci di sedurre uomini eterosessuali, spingerli a desiderarle e ad essere disposti a pagare per i loro favori sessuali è una potente affermazione della propria femminilità e capacità di attrarre e porta molte gratificazioni psicologiche. Con il denaro possono comprare bei vestiti, più ormoni e rendersi ancora più più appetibili al pubblico maschile. Non è affatto sorprendente che molte ragazze trans finite sulla strada, che non hanno una identità appropriata, incapaci di trovare un lavoro normale, una casa decente e incapaci di avere una vita affettiva regolare, spesso si diano alla prostituzione. Per un maggiore approfondimento riguardo questa situazione, leggete l’articolo di Kyle Scanlon sull’argomento. Leggete anche il recente articolo sul Boston Globe sulla prostituzione transgender a Boston, per capire perché queste ragazze TG si danno alla prostituzione e conoscere a quali pericoli per la salute esse vanno incontro come risultato. Ecco un estratto da questo articolo:

 

"Molte persone [transgender] cercano conferme dal partner sessuale. Anche se fosse il solo a dire ‘ io ti vedo come sei; tu sei una ragazza, tu sei una donna ‘, questo sarebbe importantissimo” dice Grace Sterling Stowell, una transgender che è direttore esecutivo della Boston Alliance della gioventù gay, lesbica, bisessuale e transgender. Tinoya è d’accordo:” essi ci fanno sentire completamente come vogliamo sentirci.''

 

Solo se sei in grado di afferrare il fatto che queste ragazze vogliono disperatamente qualunque genere di accettazione sociale possano trovare come donne – anche se viene solo attraverso la prostituzione – allora potrai capire come si sentono e perché fanno ciò che fanno. Allora non le vedrai come “ragazzi pervertiti”, ma come “ragazze che lavorano” nell’unico modo per loro disponibile in questo momento per sopravvivere e trovare un posto nella società.

 

Alcune delle più attraenti di queste riescono ad abbandonare le strade e a lavorare come “call-girls” ben pagate, spesso facendo pubblicità ai loro “servizi” via web. Queste donne spesso sono molto in là con la terapia ormonale, hanno completato una transizione TG e vivono come donne full-time. Molte si sono sottoposte a vari interventi chirurgici estetici come l’aumento del seno e alcune all’intervento di femminilizzazione del viso (FFS acronimo di face feminization surgery). C’è una grande presenza sul web di queste T-girls e she-males in tutto il mondo. La clientela di queste ragazze è per lo più di uomini eterosessuali, non gay. 

  

Potete vedere quanto siano carine alcune di queste ragazze, e il mondo in cui vivono, visitando siti sui “servizi” she-male e T-girl come Sun Sun Moon e Stars Transsexual Top 100 e Shemales Amateurs around the WWWorld. (ATTENZIONE: alcuni dei contenuti di questi siti sono altamente pornografici). Anche se queste ragazze hanno genitali maschili, i loro corpi per il resto sono quelli di donne sorprendentemente belle e sexy. Molti uomini eterosessuali sono fortemente attratti da she-males carine – almeno finchè esse sono giovani e il loro aspetto non comincia a rovinarsi sotto l’effetto a lungo termine del testosterone combinato con l’età.

 

Anche se esse non hanno registrazioni anagrafiche e di lavoro in regola, e perciò non riescono ad avere un lavoro regolare, alcune tra le più carine di queste ragazze riescono a guadagnare abbastanza soldi come call-girls e accompagnatrici per pagare i trattamenti e gli interventi per una transizione TS completa. Tuttavia, anche per loro si tratta di una corsa disperata contro il tempo e la mascolinizzazione ormonale, mentre combattono in un mondo pericoloso per guadagnare abbastanza denaro da correggere il loro genere prima di perdere il loro aspetto e il loro sex appeal. 

   

Tristemente, là fuori è un mondo pericoloso per queste ragazze. Poche di loro ce la fanno, ma molte no – come nel caso di Amanda Milan, una grazionsa giovane “accompagnatrice” transgender crudelmente colpita a morte nelle strade di New York City mentre chi assisteva incitava il brutale assalitore.

 
Il sidewalk memorial per Amanda Milan

 

La attuale equivalenza delle persone TG/TS con “l’essere gay” ha tenuto la vasta prevalenza dei “trans di strada” lontana dai punti di osservazione della società. Anche peggio, nel momento in cui l’AIDS ha cominciato a diffondersi attraverso questa comunità in modo distinto e separato da quello della comunità gay, la confusione riguardo i trans di strada ha aiutato a nascondere una grave emergenza per la salute pubblica e le sue innumerevoli tragedie ( vedete il recente articolo su Salon.com “Un flagello misconosciuto” e anche il recente articolo sul Boston Globe sul problema ).

 

I responsabili per la salute pubblica alla fine hanno cominciato a prendere nota di questi ragazzi. Nel 1999, la American Public Health Association (APHA) ha fatto un importante annuncio pubblico nel tentativo di allertare la comunità medica riguardo il problema dei giovani transgender. Per maggiori informazioni su questa situazione, vedete gli articoli IJTComportamenti a rischio HIV dei transgender Male-to-Female in un programma di riduzione del rischio basato su comunità” e “Prevenzione dell’HIV e necessità dei servizi sanitari per la comunità transgender di S.Francisco”.

  

Nel momento in cui questi problemi sono diventati più visibili, alcune città come S.Francisco hanno anche cominciato a fornire ai giovani trans di strada terapie ormonali gratuite, aiuto per ottenere documenti corretti per il proprio genere, consulenze per il lavoro e sull?HIV e il sesso sicuro. ( Vedete, per esempio, il sito web della San Francisco Public Health Department's Transgender Clinic). Questi servizi mirano ad aiutare i ragazzi a minimizzare il riutilizzo di siringhe per le iniezioni di ormoni, evitare il sesso non protetto e ridurre la loro dipendenza dalla prostituzione. Con questo tipo di aiuto di base mentre sono ancora giovani, questi ragazzi possono vivere vite più sicure e aumentare le probabilità di ottenere un impiego e alla fine completare con successo una transizione TG o TS.

 

Le difficoltà affrontate dai trans di strada vengono ben comprese da molti ragazzi trans, che nascondono la loro condizione alle famiglie per evitare di essere gettati su una strada. Tuttavia, anche questi ragazzi soffrono. Essi rimandano la ricerca di aiuto per paura di essere buttati fuori di casa, e spesso aspettano molti anni prima di tentare una transizione. Rimanadando una cura ormonale, essi spesso vengono fortemente virilizzati dagli effetti del testosterone – effetti che saranno difficili, in molti casi impossibili, da invertire.

 

Si spera che, dal momento che la società sta comprendendo queste condizioni e le opzioni disponibili per correggerle, un numero maggiore di ragazzi sarà in grado di raccontare ai genitori la propria condizione e ottenerne aiuto durante la gioventù.

 
 
I ragazzi transgender che vengono aiutati dalle famiglie:
 

In alcuni casi, le famiglie accettano e cercano di aiutare un bimbo o un teenager transgender. In un momento in cui la società sta diventando più informata in merito al transgenderismo e transessualismo, un numero sempre maggiore di famiglie imparano riguardo queste condizioni e non sono così inclini ad allontanare i ragazzi TG/TS. Sta anche diventando sempre più facile per le famiglie trovare un buon supporto psicologico e l’aiuto medico per i ragazzi che devono affrontare la transizione. Di conseguenza adesso è possibile per molti teenager transgender, anche quelli appartenenti a famiglie di mezzi modesti, affrontare la transizione – se hanno l’aiuto della famiglia. Come vedremo nella parte II, trovare aiuto e affrontare la transizione presto nella vita può dare enormi vantaggi ai ragazzi intensamente transgender o transessuali.

 

Esiste un meraviglioso libro rivolto ai teenager TS MtF e ai loro genitori, “Mamma, devo essere una ragazza”, che racconta la storia della transizione transgender di un teenager con l’aiuto della madre. Il libro mostra come la madre di Danielle l’ha aiutata a trovare la sua strada attraverso il groviglio di difficoltà che devono affrontare questi teenagers, soprattutto nell’affrontare la scuola e le altre autorità, in modo da facilitarle la transizione. Malgrado questo libello sia fuori stampa, potete leggere questo libro anche sul sito di Lynn Conway all’indirizzo seguente:

 

 Mamma, devo essere una ragazza

Deutsch, English,  Español,  Français, Português

 

Danielle è stata molto fortunata ad avere l’aiuto attivo della madre e ad ottenere anche l’aiuto degli amministratori e degli insegnanti delle scuole che ha frequentato. Si spera che un numero maggiore di scuole e altre istituzioni sociali diventino supportive per sempre più ragazze come Danielle durante la loro transizione di genere, e aiutino così a prevenire discriminazioni e molestie che possono minare le loro chances di successo. La storia di Danielle mostra come questo risultato può essere raggiunto ed è una lettura importante per i  teenagers transgender e le loro famiglie.

 

Nella Parte-II: Transessualismo vedremo che molte altre giovani ragazze TG/TS sono state aiutate dalle loro famiglie e hanno avuto beneficio dalla possibilità di affrontare la transizione presto nella vita. Anche più storie di ragazze TS che sono state aiutate ad affrontare la transizione presto nella vita si trovano nelle pagine TS Successes del sito di Lynn. Tutte queste  storie dovrebbero dare speranza ai teenagers transgender e alle loro famiglie.

 
 
Tuttavia, anche quei ragazzi transgender che sono accettati dalla famiglia devono affrontare molti pericoli oggigiorno:
 

Anche se i tempi sono molto cambiati, e molta più informazione ed aiuto sono disponibili per i teenager transgender e le loro famiglie, la transizione può essere molto pericolosa. Gli anni dell’adolescenza sono un periodo in cui molti giovani maschi, pieni di testosterone, hanno tendenze molto violente dato che si confrontano con la sfida di cercare di “provare di essere uomini”. Coppie e “branchi” di giovani maschi sono particolarmente inclini alla violenza contro ragazze e donne transgender. Questo è particolarmente vero nelle comunità Afro-americana e Ispanica, dove le espressioni di violenza contro i “finocchi” sono specialmente comuni tra i giovani maschi che tentano di mostrarsi “machi”.

  

I terribili risultati di tali violenze sono troppo spesso presenti nei notiziari, come la recente storia dell’assassinio di Gwen Araujo. Gwen era una teenager diciassettenne Ispanica, di Newark, California, che sperava di poter un giorno diventare una ragazza cambiando sesso. Aveva vissuto per alcuni anni come una ragazza con la piena accettazione della madre, e col tempo avrebbe molto probabilmente realizzato il suo sogno. Tuttavia, mentre partecipava ad una festa nell’ottobre 2002, alcuni brutali, violenti giovani uomini scoprirono la sua condizione di transgender e la colpirono e strangolarono a morte con una corda mentre gli altri partecipanti alla festa stavano a guardare. Questo tragico omicidio fu uno shock per la liberale Bay Area, e mostrò una volta di più i pericoli che devono affrontare i teenager transgender. (Sfortunatamente, molti resoconti giornalistici si riferirono a Gwen come “Eddie” utilizzando altresì pronomi personali maschili, ignorando e negando la sua identità transgender).

 
 
Gwen Araujo con la sua nipotina Arianna.
 
 
Il punto è : I teenagers possono affrontare la transizione se accettati e aiutati dalle famiglie. Tuttavia, essi e le loro famiglie devo stare molto attenti alle amicizie, alle persone con cui socializzare e condividere informazioni. Devono in particolar modo usare molta cura nell’evitare incontri rischiosi con gruppi di giovani maschi potenzialmente violenti e transfobici. Allo scopo di avere una visione migliore del diffuso problema delle violenze e dei crimini contro le persone transgender, consultate il sito web “Remembering Our Dead” di Gwendolyn Anne Smith.
 
 
Tentativi per estendere la garanzia del rispetto dei pieni diritti umani alle persone transgender:
 

Negli anni più recenti, sempre più comunità negli Stati Uniti sono diventate consapevoli delle discriminazioni e dei crimini contro le persone TG/TS e le persone adesso sono sorprese di sapere che le leggi anti-discriminazione che si applicano alle persone gay non offrono uguale protezione per le persone transgender.

 

Come risposta, un certo numero di città e due stati ( Minnesota e Rhode Island ) negli USA hanno esteso le loro protezioni anti-discriminazione ai transgender. Per una mappa e una lista delle giurisdizioni che forniscono tale protezione, vedete il sito web “Transgender Law and Policy Institute”.  

   

Il più significativo recente cambiamento nel campo della protezione legale è stato fatto a New York City il 30 aprile 2002, quando il sindaco Michael Bloomberd ha firmato una legge che estende la garanzia della protezione dei diritti umani a New York City a tutte le persone con variazioni di genere, inclusi cross-dressers, drag queens e transessuali operati e non. Un editoriale del New York Times del primo Maggio 2002 diceva che “ la nuova legge, che è stata approvata dal Consiglio Cittadino con 45 voti contro 5, è un passo avanti importante nel combattere il pregiudizio e nel proteggere i diritti di alcuni tra i cittadini più vulnerabili della società”. Per maggiori informazioni sulla nuova legge, leggete l’articolo di Planet Out dal titolo “New York OKs transgender protections”. Vedete anche il sito web NYAGRA e la notizia per la stampa del Transgender Law & Policy Institute Press per informazioni su come gli attivisti hanno lavorato per l’approvazione di questa legge.

 

L’anno 2002 è così diventato uno spartiacque per i diritti dei transgender: dopo l’approvazione di questa legge a New York City, le città di Dallas, Philadelphia, Boston e Chicago hanno modificato le loro leggi per fornire una protezione simile alle persone transgender. I precedenti stabiliti da queste importanti città necessariamente influenzeranno le politiche di molte altre città nei prossimi anni.

 
 
Uno schizzo delle grandi differenze della situazione di persone TG e TS nei diversi paesi del mondo:
 

Le pagine di Lynn sono scritte partendo da punto di vista di una persona che vive e ha affrontato la transizione negli Stati Uniti d’America. Tuttavia, il transessualismo e il transgenderismo sono sempre stati “internazionali”: ragazze da tutto il mondo hanno sempre guardato al di là dei confini del proprio paese nel tentativo di travalicare le barriere di genere entro cui si trovavano loro malgrado. Ogni paese ha da sempre atteggiamenti diversi nel trattare le persone TG/TS e le persone in transizione spesso trovano speciali vantaggi nell’assistenza medica e nel campo del lavoro in paesi diversi da quello di origine. La stessa Lynn dovette andare fuori degli USA per la sua SRS (Sexual Reassignment Suregery) nel 1968, in un’epoca in cui questo tipo di chirurgia era raramente permessa negli USA.

     

Ogni aspetto della transizione e della vita dopo la transizione è influenzato dalla propria nazionalità e cultura. Paesi diversi hanno costumi, tradizioni sociali, tabù, leggi e burocrazia molto differenti per quanto riguarda la condizione TG/TS e la transizione. La nazionalità di una persona così ha un effetto enorme su quanto difficile sia completare una transizione TG/TS e sul modo in cui una persona in transizione è accettata dalla società e sulle sue opportunità per una vita soddisfacente dopo la transizione. 

 

Possiamo vedere quanto cambi la vita per le persone TG/TS da paese a paese anche soltanto da paragoni su argomenti di base come (i) la facilità di accesso al trattamento medico, (ii) chi paga per il trattamento, (iii) la risposta della società a questa condizione, (iv) il grado di riconoscimento come donne dopo la transizione, (v) lo status legale prima/dopo la transizione, (vi) quanto è facile cominciare “una nuova vita” e (vii) la facilità di trovare lavoro prima, durante e dopo la transizione. Per una visione su questi argomenti, vedete:

 
 

Per uno schizzo sulle differenze nella vita dei TG/TS in differenti paesi nel mondo, vedete la pagina di Lynn:

 

CONDIZIONI DELLE DONNE TG/TS

IN DIVERSI PAESI DEL MONDO 

 
 

Se guardiamo in giro per il mondo, troviamo che le società più vecchie, tradizionaliste, post-coloniali, del terzo mondo e infine medievali trattano le donne TG/TS nello stesso modo in cui hanno sempre trattato OGNI donna privandola dei suoi diritti. Nelle società tradizionaliste/medievali, ogni giovane donna ( TG,TS o GG )senza una famiglia che l’aiuti o senza alcun mezzo finanziario diventa emarginata. Allora, di solito ella ha solo una scelta se vuole sopravvivere: può diventare una prostituta, o fare i lavori più umili, o diventare una mendicante.

 

Tuttavia, se ci spostiamo nei paesi più avanzati, vediamo condizioni di vita sempre migliori per chi affronta una transizione di genere semza ghettizzazioni od ostracismi durante questo percorso. Nei paesi più avanzati, vediamo opportunità sempre migliori di lavoro e persino per una vita normale dopo la transizione. Si auspica che i molti miglioramenti fatti nei paesi avanzati siano un modello per un rapido miglioramento nei paesi meno sviluppati, specialmente con l’aiuto dei moderni mezzi di comunicazione. 

   

Potete approfondire l’argomento sulle differenze nella vita dei TG/TS da paese a paese confrontando i dettagli delle storie nelle pagine di Lynne dedicate alle Donne TS di successo, che comprendono donne da tutti i paesi del mondo

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Il poderoso ruolo che internet sta giocando nell’aiutare le persone transgender e transessuali:
 

Internet in questo momento sta giocando un ruolo fondamentale nelle vite delle persone transgender in tutto il mondo. Persone CD/TG/TS di ogni tipo, età e nazionalità possono conoscersi via internet e individuare altri che abbiano una condizione di genere simile alla propria e trovare amici/che con cui condividere le proprie esperienze.

Anni fa, molte persone soffrivano nell’isolamento e nell’ignoranza riguardo la propria condizione. Spesso, nell’imbarazzo e nella vergogna, sentivano di “essere le uniche al mondo a sentirsi in quel modo”. Oggi semplicemente digitare le parole “transgender” o “transessuale” in un motore di ricerca apre un vasto patrimonio di informazioni e di supporto. In questo processo, un intero set di “comunità virtuali” si è formato sul web per fornire aiuto reciproco tra le persone transgender.

 

La rete viene usata da persone che attraversano l’intero spettro di variazioni di genere. E’ abbondantemente  usato dai crossdressers per comprare abiti, formare clubs, organizzare eventi sociali e poi accludere foto delle proprie attività. E’ anche abbondantemente usata da persone intensamente TG o TS per avere informazioni sulle possibilità di risolvere la loro condizione sapere come incominciare la transizione TG o TS, venire a conoscenza dei dettagli sui trattamenti e gli interventi chirurgici coinvolti.

 

Internet sta aprendo la porta a un periodo più umano nel trattamento dei problemi legati al genere, soprattutto nel momento in cui più persone giovani cominciano a capire la loro situazione e a cercare aiuto presto nella vita. C’è un vasto insieme di siti di informazione a cui queste giovani possono rivolgersi per aiuto, inclusi molti che rappresentano risorse chiave, molto usati dalla comunità TG/TS. Per una lista di siti di informazione importanti, consultate quelli elencati nella pagina di Lynn “TS Women's Resources” e nella pagina dei link TG/TS/IS.

 

Molte persone TG/TS postano la loro storia e informazioni su di loro sul web. Questo è diventato il modo classico per le persone per condividere la propria storia con altri e cominciare a fare nuove amicizie TG/TS. Molte persone in transizione adesso fanno coming out con gli amici e i membri della famiglia costruendo un sito web. Esse possono raccontare la propria storia e fornire collegamenti ai siti di informazione senza essere costrette ad entrare in ogni dettaglio di persona con amici e parenti. La maggior parte delle persone in transizione si confidano solo “virtualmente” sul web, usando uno pseudonimo o solo il nome per interagire con gli altri. In questo modo possono preservare la loro privacy pur essendo sincere nella descrizione delle loro storie e persino includendo proprie foto sui siti

 

Qui di seguito ecco alcuni esempi di famosi siti web CD/TG/TS, che danno uno spaccato di queste attività ( vedete le icone qui sotto ):

 

ABGender.com è una risorsa molto rinomata tra crossdressers e “donne transgender” e un catalogo per acquisti. "Prettiest of the Pretty" di Vicki Rene è un sito che mostra molte foto di “crossdressers”, insieme con molti link alle pagine di persone TG/TS. Liste molto estese come quelle dei siti "Fiona's Fantasyland", Susana Marques TV/CD/TS/TG Directory e “URNotAlone transgender directory” contengono links a migliaia e migliaia di siti web di TV/CDs e donne TG/TS da tutto il mondo. Anche se questi siti sono principalmente liste di crosddressers, essi comprendono molte TG e shemales e anche un piccolo numero di donne TS operate e forniscono una importante finestra sulla situazione CD/TG/TS. Noterete che il numero di persone in ogni classificazione di queste liste più o meno è proporzionale alla percentuale di ogni categoria nella popolazione ( per qualche centinaio di CD ci sono circa una dozzina di donne TG in transizione o post-transizione e cira 2 o 3 donne TS operate ).

 

Il meraviglioso sito “Midsummer Night's Dream” di Lorna Lynn contiene storie più dettagliate e foto di donne TG e TS interessanti. Ci sono anche molte mailing list e bulletin boards che servono come gruppi di supporto informali per molti partecipanti e un buon esempio di questi è il sito web di supporto alla transizione TG/TS “BeginningLife.

 
 

Alcuni siti conosciuti che rappresentano una finestra sul vasto mondo delle attività CD/TG/TS su internet:

 
Shopping per CD e molti links TG:  
Foto e links ai siti di molti CD e donne TG/TS:
 
 
Links a migliaia si siti di CD, TG e TS in tutto il mondo:
 
 
Links ai siti web e notizie personali di migliaia di persone TG:
 
Foto e storie dettagliate di molte persone TG/TS:
 
 
Links a migliaia si siti di CD, TG e TS in tutto il mondo:
 
Siti di message boards su internet e forums per persone TG/TS in transizione:
 
 Informazioni e assistenza legale per Transgender:
“Trans World News” per rimanere informate!

Ascoltate “GenderTalk Internet Radio”

per interviste, notizie, testimonianze e consigli

 
di interesse e sostegno per i diritti dei transgender:
 

E per mantenere alto il vostro senso di humor riguardo tutti questi argomenti, 

non mancate la lettura delle striscie a fumetti di T-Gina!

 

Washington, D.C. Political lobbying group for trans rights:

 

 

Come risultato di tutta questa attività su internet, stiamo assistendo ad una veloce crescita di un senso di sicurezza nella comunità TG. Il vasto numero di siti web sta incoraggiando sempre più ragazze TG/TS a non sentirsi così sole e a non provare vergogna per la prorpia natura. Il web sta fornendo loro un modo per cominciare ad esplorare le problematiche legate alla loro identità di genere, per trovare informazioni utili e amiche con cui condividere le proprie esperienze.

 

Usando internet, la sparpagliata comunità TG ha trovato sempre più modi di riunirsi e trovare sostegno per cambiamenti legislativi, con risultati di importanza drammatica negli ultimi anni, compresa l’influenza esercitata su molte importanti città per adottare leggi che proteggano i diritti delle persone TG/TS.

           

In questo processo, il web sta aiutando a dare un aspetto più realistico alla condizione TG/TS e sta aiutanto a contrastare i vecchi stereotipi. Le persone TG e TS finalmente stanno cominciando a prendere il controllo del proprio destino. Forse ancora più importante, noi stiamo finalmente “trovando la nostra voce” e parlando per noi stesse. Stiamo raccontando molte delle nostre storie, invece di nasconderci e lasciare che altri “parlino per noi” ( Alcuni buoni esempi di “parlare al pubblico” ed “essere visibili” sono le numerose storie di donne TS di successo che hanno completato la transizione sulle pagine di Lynn TS Successes Page).

 
 
Speranze per il futuro:
 

L’identità di genere è la caratteristica di base che maggiormente identifica ogni essere umano. Essere forzati in ruoli di genere ristretti e a forme di espressione della propria identità di genere altamente restrittive causa grandi sofferenze alle pesone transgender. Essere obbligate a crescere e a vivere in un corpo e in un ruolo sociale in contrasto con la propria identità di genere è una esperienza terribile per i giovani transessuali. Queste situazioni possono portare a disorientamento ed angoscia e possono precludere il raggiungimento delle ricompense più importanti come la possibilità di trovare un partner e la piena soddisfazione sessuale. Fortunatamente, la società ( almeno nei moderni paesi occidentali ) sta rendendo più facile alle persone transgender esplorare le opportunità per esprimere la propria identità di genere e le molte opzioni mediche, chirurgiche e di carattere sociale adesso disponibili per la diagnosi, il trattamento e la correzione di intense condizioni TG/TS. 

 

Tuttavia, l’assistenza pratica, la scienza medica e la tecnologia spesso si spingono avanti, mentre le istituzioni religiose, politiche, legali e sociali restano indietro. I ragazzi transgender vengono ancora ripudiati dalle famiglie. Le persone transgender e transessuali vengono spesso biasimate e messe alla berlina qunado cercano semplicemente di correggere il loro problema e la nostra società tende a stigmatizzare e marginalizzare queste persone anche dopo la transizione sociale e spesso anche dopo una completa correzione fisica.

 

Col passare del tempo, la scienza gradualmente scoprirà le cause del transgenderismo e del transessualismo. È probabile che le prove odierne che suggeriscono che l’identità di genere viene determinata prima della nascita verranno rese più solide da ulteriori ricerche. Allo stesso tempo, i miglioramenti nella tecnologia medica e il rapido diffondersi di informazioni via internet riguardanti i trattamenti disponibili metteranno a disposizione trattamenti correttivi anche migliori di quelli di oggi. Con una migliore comprensione di tutte le opzioni per il trattamento della condizione TG/TS, e mentre la tecnologia medica migliora i risultati, è inevitabile che la società si sposti verso un trattamento più compassionevole verso i transgender, specialmente i bambini. Per una discussione sui problemi dei bambini transessuali, leggete l’articolo del 28 Agosto 1999 su salon.com intitolato “Adolescenti transessuali: quando i bambini hanno diritto di decidere il proprio sesso?

 
Diagnosi precoci e trattamenti precoci produrrebbero aggiustamenti e correzioni molto migliori per i bambini TG/TS MtF, dal momento che molti effetti della mascolinizzazione potrebbero essere evitati per quei bambini che necessitano della transizione. Ci sarebbe anche più tempo per loro per vivere una vita piena, godere pienamente della propria fisicità e avere una chance di trovare un partner. Si spera che verrà il momento in cui i bambini transgender e transessuali avranno la possibilità di conoscere precocemente le varie opzioni mediche e sociali e siano capaci di cercare assitenza e aiuto medico senza la paura del castigo della famiglia o della società. Si spera che più giurisdizioni estenderanno i pieni diritti umani a tutte le persone transgender, così che esse abbiano l’opportunità di trovare impiego, casa e accesso ai pubblici servizi proprio come ogni altro cittadino.
 
 
 

 
 
 
Continua nel prossimo capitolo:
Parte II: TRANSESSUALISMO 
 
 

V-12-05-05

LC updated posting of 2-26-06

 
[Lynn's home page:
http://www.lynnconway.com]